CONTARINI, Federico, detto dalle do' Torre
Francesca Meneghetti
Figlio di Bertucci di Nadalin e di una nobildonna della quale nulla ci riferiscono le fonti, nacque a Venezia nella contrada di S. Luca, [...] Soldo, La cronaca, in Rer. Ital. Script., 2 ed., XXI, 3, a cura di E. Bissolara, pp. 6, 14, 81; A. M. Querini, Fr. Barbari et aliorum ad ipsum epist., Brescia 1743, pp. 133-136 e, in App., pp. 5 s., 22; R. Sabbadini, Centrotrenta lettere inedite di ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] di imperatori filelleni (Nerone, Adriano, Gallieno). Il declino fu accelerato dalle epidemie, come quella del 165 d.C., e dalle incursioni barbariche: dei Costoboci nel 170 e dei popoli germanici a cominciare dalla seconda metà del 3° sec. d.C.
In G ...
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Sistema montuoso, il più importante d’Europa per vicende geologiche, caratteri del paesaggio e dell’ambiente naturale, avvenimenti storici e socioculturali. Suddivise tra 8 paesi (Austria, Francia, Italia, [...] Valle Stretta alla Francia.
A. Centrali
Mentre in età imperiale romana la Rezia Coirese era stata un antemurale contro i barbari, in età gotica fu lasciata ai Franchi (537) e il confine ritirato allo spartiacque. Allo sbocco delle valli e lungo ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] costruiti dal 13° sec. (senza torri) al 14°-15° (con due o più torri) come difesa dai crociati e dai barbari. Con il cattolicesimo furono poi introdotti modi gotici nella costruzione delle chiese che pure mantennero caratteristiche locali (S. Anna a ...
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Le città costantiniane: da York a Gerusalemme
Andrea Paribeni
Se ci si sofferma a considerare quale sia stato il rapporto che ha legato, nel corso del suo regno, Costantino e le città dell’Impero, inevitabilmente [...] la propria principale residenza. Dalla città posta sulle rive della Mosella, egli coordina le sue numerose campagne contro i barbari e medita le mosse successive che lo porteranno allo scontro con Massenzio e quindi al dominio incontrastato di tutta ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] questi, innanzitutto del clero, vedeva perciò in Federico colui che per primo aveva concepito l'ardito disegno di civilizzare i "barbari" costumi dei suoi tempi ricorrendo al metodo "de' gran legislatori" (Descrizione dello stato, I, pp. 197, 201 s ...
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Voltaire e gli illuministi francesi
Heinrich Schlange-Schöningen
Costantino fu per molto tempo venerato come il liberatore della Chiesa perseguitata e come il primo imperatore cristiano, ma nell’Illuminismo [...] Costantinopoli a un sultanato, seguendo il modello persiano18. Che l’indebolimento dell’Impero, incalzato dall’esterno dai barbari, sia avvenuto anche all’interno per opera dei cristiani, sarebbe evidente dalle discussioni sulle ipostasi di Dio, che ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] Caracalla (212-214 d.C.) la cittadinanza romana veniva intanto estesa anche ai sudditi delle province. Tuttavia la pressione dei barbari e l’involuzione interna iniziarono a minare l’impero. Alla fine del 3° sec. d.C. Diocleziano lo divise in ...
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Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] Voltaire (v., 1756) mette in primo piano per spiegare la caduta dell'Impero: il cristianesimo e le invasioni dei barbari. Quella di Voltaire è una spiegazione esterna e profondamente diversa.La disputa esce dall'ambito degli studi storico-filosofici ...
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CAPRARA, Enea Silvio
Gino Benzoni
Nacque a Bologna il 16 nov. 1631 dal nobile Niccolò (1580-1634), divenuto conte di Pantano nel 1598 e senatore nel 1616, e dalla contessa senese Vittoria Piccolomini.
I [...] giorno del 2 settembre", quando "lì nostri leoni" ebbero modo "di satiar la lor giusta sete nel sangue arrabbiato di quei barbari": la "furia e la rabbia" dei soldati, irritati "non permettendo il fuoco... altro bottino", si sfogò nel "tagliare" ai ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...