GENTILUCCI, Armando
Gianluigi Mattietti
Nacque a Lecce l'8 ott. 1939 da Ottorino, compositore, e Margherita Sallusti, autrice di testi poetici e teatrali. La famiglia si trasferì a Milano quando il [...] vocale), o l'impiego del canto a bocca chiusa e del parlato ritmato in Siamo prossimi al risveglio (1968, per baritono e tre strumenti).
Il G. non rifiutò a priori le logiche della musica seriale o le nuove tecnologie elettroniche, ma privilegiò ...
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SIEPI, Cesare
Giancarlo Landini
– Nacque a Milano il 10 febbraio 1923 da Mario e da Paolina Vismara.
Studiò sotto la guida di Cesare Chiesa, versatile musicista milanese, organista, didatta nella scuola [...] nel Giulio Cesare di Georg Friedrich Händel (parte di mezzosoprano che all’epoca si soleva affidare a voci di basso-baritono). In quell’anno avvenne il debutto al Metropolitan di New York, Filippo II in un nuovo allestimento del Don Carlo ...
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SIBONI, Giuseppe Vincenzo Antonio
Saverio Lamacchia
SIBONI, Giuseppe Vincenzo Antonio. – Nacque a Forlì il 27 gennaio 1780 da Francesco, agiato borghese della città, e da Domenica Maria Grandi, ultimo [...] . Debuttò il 26 maggio 1810 con Traiano in Dacia di Nicolini. Le recensioni sui periodici viennesi rilevano una voce più da baritono che da tenore, e se da un lato lodano l’energia e la passione nel canto come nella recitazione, dall’altro deplorano ...
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RAIMONDI, Gianni
Giancarlo Landini
RAIMONDI, Gianni. – Nacque a Bologna il 17 aprile 1923, secondo di quattro fratelli e una sorella; il padre gestiva un’attività commerciale, coadiuvato dalla madre, [...] , in via Eustachi 20, per cercare di inserirsi in un giro più ampio, e intanto si perfezionò con il baritono Mario Basiola. La grande occasione venne nel 1956, quando Antonio Ghiringhelli e Victor De Sabata, rispettivamente sovrintendente e direttore ...
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SCHIRA, Francesco
Andrea Sessa
SCHIRA, Francesco. – Nacque a La Valletta (Malta) il 21 agosto 1809, quartogenito del tenore Michele e della ballerina Giuseppa Radaelli Pontiggia, e fu battezzato lo [...] si fece conoscere con alcune arie e romanze che ebbero una grande popolarità, tra cui Ah che forse, scritta per il baritono Filippo Coletti (1840), e O momento fatal, chi mi sostiene e Tristo e fuor d’ogni speranza, cantate dal tenore Mario ...
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COTUMACCI, Carlo
Raoul Meloncelli
Nacque a Villa Santa Maria (Chieti) intorno al 1709 da Pietro e Barbara De Ciullo. Rivelata in precocissima età una spiccata inclinazione per la musica, venne accolto [...] Oboe e Trombe (manoscritto autografo, 15.7.21); In Dominica Pentecoste Sequentia per voci di soprano, contralto, tenore e baritono, con accompagnamento di violini, oboe e trombe (manoscritto autografo, 15.7.21); Cogitavit Dominus per voce di soprano ...
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GATTI CASAZZA, Giulio
Ennio Speranza
Nato a Udine il 3 febbr. 1869 da Stefano e da Ernestina Casazza, ereditò dal padre, direttore del teatro Comunale di Ferrara, il grande interesse per il teatro d'opera [...] per la prima volta fuori dal suo paese interpretando con straordinario esito il Mefistofele di Boito nel 1901, mentre il giovane baritono T. Ruffo, scritturato per la stagione 1903-04, colse i primi successi di rilievo proprio alla Scala. Oltre a ...
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DESSY (Dessi), Giovanni Battista
Carlo Matteo Mossa
Nacque a Cagliari il 22 nov. 1834 da Simone e da Francesca Melis.
Si laureò in legge presso l'università di Cagliari nel 1855, anno in cui gli morì [...] giocoso in tre atti su libretto di F. Uda. La prima esecuzione ebbe luogo il 13 nov. al teatro Cerruti con il baritono A. Capelli nel ruolo di protagonista e fu accolta favorevolmente dalla critica (Gazz. music. di Milano, 25 nov. 1883). Il 21 nov ...
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DI VEROLI, Elda
Roberto Staccioli
Nata a Frosinone il 7 luglio 1892 da Marco e Adelaide Efrati, iniziò a studiare il pianoforte con Maddalena Pacifico e, successivamente, si dedicò al canto sotto la [...] bruna", dalla Lakmè di L. Delibes, i duetti "Veglia o donna" e "Sì, vendetta", dal Rigoletto di G. Verdi col baritono E. Molinari.
Nonostante le numerose proposte la D. non volle mai cantare Madama Butterfly di G. Puccini, ritenendola troppo pesante ...
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GARULLI, Alfonso
Maria Caterina Calabrò
Nacque a Bologna il 2 dic. 1856 da Giovanni e da Veronica Parmeggiani. Dapprima impiegato di banca, fu per un breve periodo allievo di A. Busi al liceo musicale. [...] la sua morte fu proseguita dalla moglie a Trieste, ci rimangono alcuni solfeggi lirici, 24 per tenore e 24 per baritono (Trieste, Schmidl, s.d.).
Il G. ebbe voce dal timbro chiaro, adatta al genere lirico-leggero. Il temperamento sensibilissimo e ...
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baritono
barìtono agg. e s. m. [dal gr. βαρύτονος, comp. di βαρύς «grave» e τόνος «tono»]. – 1. agg. Nella terminologia grammaticale greca indica sia la sillaba atona, cioè con tono grave (in contrapp. alla sillaba tonica, cioè con tono elevato),...
baritazione
baritazióne s. f. [der. di barite]. – Nella chimica industriale, metodo di ricupero dello zucchero dal melasso: consiste nell’aggiungere a questo, diluito, ossido idrato di bario che, unendosi al saccarosio, dà un prodotto insolubile...