Pittore (Scaria 1686 - ivi 1775), figlio di G. Battista, studiò a Roma col Trevisani. Lavorò a Einsiedeln, in molti luoghi della Germania meridionale e dell'Austria, a Mantova, Como, Milano, ecc. I grandi [...] affreschi decorativi, che svolgono l'iniziale impostazione tardo-barocca verso un raffinato ed elegante gusto rococò, sono le sue opere migliori. ...
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CINO, Giuseppe
Regina Poso
Figlio di Ferrante (e non di Giovanni Leonardo come afferma il Foscarini) e di Laura Conte, nacque a Lecce dove fu battezzato il 15 giugno 1645 (Foscarini). Fu architetto [...] , p. 170 nota 16; M. Paone, La chiesa della Vergine del Carmine in Lecce, Cutrofiano 1970; M. Calvesi-M. Manieri Elia, Archit. barocca a Lecce e in terra di Puglia, Milano-Roma 1971, ad Indicem. T. Pellegrino, Piazza Duomo a Lecce, Bari 1972, pp. 165 ...
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Architetto italiano (Roma 1876 - ivi 1940). Fu prof. nell'univ. di Roma. Nelle sue numerose costruzioni (stazione di Mergellina a Napoli; ville Dentice di Frasso, Carrega, Campos a Roma; manicomio provinciale [...] di Rieti), si è attenuto alla tradizione, ispirandosi all'arte rinascimentale e barocca. Tra le sue pubblicazioni si ricordano in special modo: L'ossatura murale (1920-23); Le forme architettoniche (1931-40). ...
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Architetto (Pietroburgo 1745 - ivi 1808), uno dei creatori del classicismo architettonico russo. Soggiornò, con una borsa di studio dell'Accademia di Pietroburgo, a Parigi e in Italia, dove studiò le opere [...] di Palladio. Tornato in Russia, dopo una prima attività d'ispirazione ancora barocca, seguì il gusto classicista ivi diffuso da G. Quarenghi. Le sue opere principali sono: una serie di edifici a Bogorodick e a Bobrik nel governatorato di Tula e a ...
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Piacenza, Giuseppe Battista. – Architetto italiano (Torino 1735 - Pollone 1818). Formatosi alla scuola di B. Alfieri, soprastante dei Palazzi Reali di Torino dal 1757, tra i suoi primi incarichi a committenza [...] dei Savoia figura il restauro del castello di Chambéry (1773). Esponente di spicco dell'architettura barocca piemontese, nel 1788-89 si occupò con C. Randoni del riallestimento, di chiara impronta neoclassica, di tre appartamenti nelle residenze del ...
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Architetto (Roma 1616 - ivi 1695). Lavorò quasi esclusivamente a Roma, divenendo tramite importante per il passaggio stilistico al tardo Barocco e al primo Settecento. Giovandosi di motivi rinascimentali [...] e guardando al Cortona e al Borromini, il De R. semplifica la complessità volumetrica e l'articolazione spaziale barocca, adattandola al gusto della borghesia ricca contemporanea. Tale atteggiamento si avverte nelle sue opere maggiori: la Cappella ...
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Architetto (Roma 1677 - ivi 1766). Di nobile famiglia, praticò l'architettura come dilettante ed ebbe fama di dotto teorico e insegnante. Attivo a Roma, membro dell'Accademia di San Luca (di cui fu anche [...] Principe), progettò pochi edifici che mostrano eclettici riferimenti, dall'antico all'architettura manierista e barocca: Teatro Argentina (1731), chiesa dei SS. Marcellino e Pietro a via Merulana (1751-52). ...
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Struttura architettonica di dimensioni ridotte, autonoma o annessa a un edificio maggiore, per servire da ornamento e protezione a immagini sacre, raffigurazioni celebrative, epigrafi e così via. Presente [...] già nell’arte romana, è spesso costituita da due colonne o pilastrini con sovrapposto frontone (v. .). Nell’arte del tardo Cinquecento e barocca sono caratteristiche le e. che ospitano raffigurazioni della via Crucis. ...
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Pittore (Valenciennes 1684 - Nogent-sur-Marne 1721). Fu il più influente esponente francese della pittura rococò, autore di cicli pittorici ispirati in particolare al teatro delle maschere e alle Fêtes [...] il capolavoro Pellegrinaggio all'isola di Citera, 1717). Recuperando le radici della maniera cinquecentesca italiana, la teatralità barocca veneziana e stilemi di P.P. Rubens, elaborò uno stile personalissimo che travalicò la cultura settecentesca ...
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Pittore (Palermo 1718 - ivi 1769); si formò a Roma, dove fu in contatto con C. Giaquinto. A Palermo eseguì molti affreschi decorativi (chiese di S. Caterina, di S. Matteo, dei Tre Re, dei Raccomandati, [...] di S. Salvatore, ecc.) e quadri religiosi. La sua pittura sviluppa, in ampie composizioni e nel colorismo sciolto e brillante, i motivi della decorazione barocca romana. ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...