Caratteristica stilistico-formale che, nell’ambito dell’eclettismo architettonico della seconda metà dell’Ottocento, segna un revival di forme barocche (Opéra di Parigi di J.-L.-C. Garnier; Tribunali di [...] Bruxelles di J. Parlaert; palazzo di Giustizia di Roma di G. Calderini) ...
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In epoca ellenistica o romana, costruzione di forma rettangolare o circolare o ellittica, spesso absidata, con nicchie e prospetto architettonico a colonne, contenente una fontana, che in alcuni casi raggiunge [...] forme architettoniche con quelle dell’antichità, anche le fontane monumentali delle grandi ville rinascimentali e barocche, costituite da portici, esedre, nicchie, grotte artificiali, scenograficamente realizzate sul declivio naturale del terreno ...
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Struttura, costituita da elementi di legno, metallo o pietra collegati tra loro, atta a recingere giardini, ville, monumenti o separare spazi interni di palazzi (cortili, androni) o di luoghi sacri (cappelle, [...] Siena e della Sacra Cintola nel duomo di Prato) a quelle in marmo (Cappella Sistina), alle fantasiose ed esuberanti c. barocche in bronzo, ferro e ottone (cappella del Tesoro del duomo di Napoli). Si devono infine ricordare le raffinate c. disegnate ...
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VERCELLI
C. Segre Montel
(lat. Vercellae)
Città del Piemonte, capoluogo di provincia, situata in posizione pianeggiante, sulla riva destra del fiume Sesia.
L'insediamento moderno insiste sui preesistenti [...] della fine del sec. 17° (Torino, Bibl. Naz., Q.I.64, dis. 26; Carità, 1994, p. 62) anteriore alle ricostruzioni barocche. L'originaria cattedrale eusebiana, dedicata alla Madre di Dio, era invece situata altrove, a ridosso della cortina orientale del ...
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Architettura
Edificio di culto di piccole dimensioni, isolato in modo da costituire un corpo autonomo; o ambiente, più o meno importante per forme e dimensioni, compreso, con la stessa destinazione di [...] , con effetto architettonico paragonabile a quello delle navate minori. Si arriva così alle ingegnose e ardite realizzazioni barocche, quando la c. diviene parte fondamentale dell’architettura chiesastica, per la possibilità di creare nuovi ambienti ...
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FOGGIA
S. Mola
(Fogia, Focis nei docc. medievali)
Città della Puglia, capoluogo di provincia, situata nell'area settentrionale della regione nota storicamente come Capitanata, al centro del Tavoliere, [...] , 1534 e 1731; in seguito a quest'ultimo sisma il centro storico assunse forme architettoniche e urbanistiche prevalentemente barocche.La città medievale era dotata di una cinta fortificata, distrutta da Federico II nel 1230 (Riccardo di San Germano ...
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HALL
F.H. Hye
Città dell'Austria, nel Tirolo, sulla sponda sinistra dell'Inn a km. 10 a E di Innsbruck. L'insediamento si sviluppò grazie alla scoperta di giacimenti salini nella valle di H. (antico [...] avvenne tra il 1420 e il 1437 a opera di Hans Sewer; contemporaneamente fu ricostruito il coro. Rimaneggiato in forme barocche nel sec. 18°, l'edificio è stato restaurato nel 1960-1961. Il portale occidentale, ad arco acuto, è fiancheggiato da ...
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torri
Fabrizio Di Marco
Costruzioni a sviluppo verticale
Le costruzioni molto alte, sviluppate verticalmente, rappresentano una tipologia costante nell’evoluzione storica dell’architettura e dell’ingegneria. [...] Settecento la tipologia della torre venne applicata raramente, se si escludono i casi di campanili di chiese rinascimentali e barocche o le torri costiere e portuali. Con la rivoluzione industriale e l’introduzione di nuovi sistemi costruttivi, alla ...
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Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi verso l’esterno. Per estensione, apertura di vario genere.
Architettura
Le [...] , sin dal Rinascimento si impone nella pratica comune la forma rettangolare, pur nella fantasiosa varietà delle soluzioni decorative barocche, con moderato uso della f. ovale. Molte sono invece le soluzioni adottate per l’incorniciatura delle f ...
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barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.
barocchismo
s. m. [der. di barocco2]. – Tendenza al barocco, gusto del barocco, come precorrimento (per es., il b. di Ovidio) o come ripresa (per es., il b. di D’Annunzio) di ciò che fu caratteristico dell’arte e della letteratura barocca...