Pittore (Praga 1610 - ivi 1674), importante personalità del barocco boemo. Fu in Italia (1630-35), dove studiò P. Veronese, B. Strozzi, i pittori bolognesi (i Carracci, G. Reni, Guercino), N. Poussin. [...] A Praga svolse una vasta attività, eseguendo opere profane e religiose; fu brillante ritrattista. Tra le numerose opere conservate nella Národní Galerie: Presunto ritratto di N. Poussin (1632-35); S. Martino ...
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Pittore (Siviglia 1618 - ivi 1682). Massimo artista del barocco religioso, nelle sue opere rivelò una ricchezza nella pennellata e una padronanza tecnica notevoli, tutti elementi volti alla costituzione [...] di un linguaggio sentimentale che rese famose le sue madonne e i suoi ritratti, dall'acuta interpretazione psicologica.
Vita
Ancora fanciullo entrò nello studio di Juan de Castillo (1929), dove erano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è stato definito un’epoca neobarocca per la riscoperta del Seicento come [...] la prima volta, tra i segni dell’agonia e della corruzione, l’inizio di una sensibilità rinnovata. L’analogia tra barocco e tarda latinità si ritrova in Marius the Epicurean di Walter Pater (1885), particolarmente nel capitolo Eufuismo – una variante ...
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Architetto (Fürstenwalde, Sassonia, 1707 - Dresda 1774). Esponente del tardo barocco sassone, ricostruì, risolvendo in modo brillante il rapporto con le preesistenze medievali, la chiesa di Grossenhain [...] (1748) e la Kreuzkirche (1764) a Dresda, dove fu architetto della città. Le sue opere andarono in gran parte distrutte nella seconda guerra mondiale ...
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Architetto (Quitzow, Perleberg, 1713 - Amburgo 1794). Esponente del tardo barocco, fu attivo ad Amburgo dove, tra l'altro, completò la chiesa di S. Michele caratterizzandone l'interno con un grandioso [...] impianto centrale (1757; distrutta nel 1906 da un incendio, fu poi ricostruita, 1907-12) ...
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Architetto e scultore (Lecce 1645 - ivi 1722), esponente del barocco leccese. Sue opere documentate sono il Seminario (1694-1709) e la chiesa del Carmine (1711, ultimata dopo la sua morte) a Lecce, e gli [...] altari della parrochiale (1704) e della confraternita del Rosario (1705) a Martignano. È autore di Memorie che trattano di fatti accaduti a Lecce dal 1656 al 1719 (pubbl. 1905-06) ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’architettura barocca e le nuove sfide del costruire
Gianfranco Gritella
Nascita, sviluppo e caratteristiche dell’architettura barocca
L’età del Barocco è caratterizzata da un mutamento profondo dell’estetica [...] ’essenza di una ricerca del divino che continuerà per tutto il Sei e Settecento, unendo con metamorfosi continue il Barocco di Borromini e Guarini con la distillata purezza di Bernardo Antonio Vittone (1704-1770), sino al tedesco Dominikus Zimmermann ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] della giustizia, e ancora una volta per merito del Croce, il quale, prima in alcune pagine della sua Storia dell'età barocca in Italia, e poi nell'introduzione a una sua accurata ristampa dell'Aristodemo (1948), ne assunse le difese proponendosi di ...
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Letterato (Firenze 1579 - ivi 1649). Poeta incline alle stravaganze del barocco, intitolò ai nomi delle Muse sei raccolte (1637-42) di cinquanta sonetti ognuna. Notevole la sua traduzione delle Odi di [...] Pindaro (1631) ...
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Architetto (Mosca 1733 - ivi 1812). Seguì nei primi lavori il barocco russo, poi passò al classicismo, pur formandosi uno stile proprio, caratteristico per la Mosca del sec 18º. L'opera sua principale, [...] benché incompiuta, è il castello di Caricyno presso Mosca (1788). A Mosca, notevoli i palazzi Razumovskij, del Senato, Petrovskij, Baryšnikov e la chiesa del metropolita Filippo ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.