Stiller, Mauritz (propr. Moshe)
Melania G. Mazzucco
Regista cinematografico, di famiglia di origine russa, naturalizzato svedese, nato a Helsinki il 17 luglio 1883 e morto a Stoccolma l'8 novembre 1928. [...] Autore barocco, epico e immaginifico, geniale sperimentatore di tecniche di ripresa, illuminazione e montaggio, scopritore di Greta Garbo, fu uno dei più originali maestri del cinema muto europeo, molte delle cui invenzioni furono riprese, e con ...
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Regista e drammaturgo francese (n. New York 1947). Attratto dalla tradizione musicale e teatrale barocca, sul finire degli anni Settanta ha fondato la compagnia Théâtre de la Sapience, per poi imporsi [...] come uno dei maggiori esperti del teatro barocco e insegnare presso prestigiose accademie. L’esordio cinematografico risale al 2000, con Toutes les nuits. Negli anni Duemila ha diretto pellicole quali Le monde vivant (2003, selezionato al Festival di ...
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Regista cinematografico francese (n. Valence, Tarn-et-Garonne, 1943). Già critico cinematografico, esordì nel lungometraggio con Pauline s'en va (1969). Autore di film eleganti, ben interpretati, a volte [...] letterari, ha diretto tra l'altro: Souvenirs d'en France (1974); Barocco (1977); Rendez-vous (1985); J'embrasse pas (Niente baci sulla bocca, 1991); Les roseaux sauvages (1994); Les voleurs (1996); Alice et Martin (1998); Loin (2001); Les égarés ( ...
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Nannuzzi, Armando
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 21 settembre 1925 e morto a Ostia (Roma) il 14 maggio 2001. Tra la seconda metà degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta [...] fu uno dei protagonisti del bianco e nero italiano. La sua fotografia, caratterizzata da uno sguardo barocco e da raffinati chiaroscuri, si muoveva nel solco di una retorica luministica classica, ignorando i segnali di rinnovamento che in quegli ...
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Scrittore italiano (Napoli 1902 - ivi 1963). Collaborò a varî periodici e giornali, fra cui il Corriere della sera. I suoi volumi di narrativa, per lo più racconti napoletani di ispirazione anche se l'ambiente [...] è sempre tale, hanno un'intonazione fra malinconica e caricaturale che si traduce, nei momenti più felici, in una sorta di umorismo barocco (L'oro di Napoli, 1947; San Gennaro non dice mai no, 1948; A Milano non fa freddo, 1949; Pietre e nuvole, 1950 ...
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Hamer, Robert
Emanuela Martini
Regista e sceneggiatore cinematografico inglese, nato a Kidderminster (Hereford e Worcester) il 31 marzo 1911 e morto a Londra il 4 dicembre 1963. Considerato unanimemente [...] dimostrò fin dagli esordi una personalità e un universo d'autore perfettamente definiti, basati su uno stile elegante e barocco in senso wellesiano, giocato sui chiaroscuri, le ombre e le inquadrature che isolano il personaggio all'interno della sua ...
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L'année dernière à Marienbad
Bill Krohn
(Francia/Italia 1961, bianco e nero, 94m); regia: Alain Resnais; produzione: Pierre Courau, Raymond Froment per Précitel/Terrafilm/Cineriz; sceneggiatura: Alain [...] Evein, Chanel; musica: Francis Seyrig.
La macchina da presa scorre in carrellata lungo le pareti e i soffitti di un hotel barocco, mentre la voce di X, un uomo dall'accento italiano, descrive la fredda bellezza dell'ambiente ad A, un donna che ...
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Gavaldón, Roberto
Bruno Roberti
Regista, attore e sceneggiatore cinematografico messicano, nato a Ciudad Jiménez (Chihuahua) il 7 giugno 1909 e morto a Città di Messico il 4 settembre 1986. Tra i più [...] di mestiere ad altre più personali, del cinema di G. resta il segno di uno stile potentemente evocativo e a volte barocco, e di una cura figurativa nel costruire intrecci melodrammatici o nel disegnare con forza innovativa grandi affreschi in cui la ...
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Regista teatrale e cinematografico francese (Lézigné, Maine-et-Loire, 1944 - Parigi 2013). Ha esordito nel 1965 con Fuenteovejuna di Lope de Vega e con L'héritier de village di P. Marivaux, attirando l'attenzione [...] Dorst, Splendore e miseria di Joaquin Murieta di P. Neruda e Lulu di F. Wedekind, accentuando il carattere onirico e barocco delle sue regie. Altre discusse messe in scena: Peer Gynt di H. Ibsen per il Théâtre national populaire di Lione-Villeurbane ...
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Garmes, Lee
Stefano Masi
Direttore della fotografia e regista cinematografico statunitense, nato a Peoria (Illinois) il 27 maggio 1898 e morto a Los Angeles il 31 agosto 1978. Dotato di uno stile riconoscibile [...] un Nord ideale, in genere coincidente con una finestra quale fonte di luce. Divenne famoso come interprete del realismo barocco attraverso il quale Josef von Sternberg seppe va-lorizzare il misterioso fascino di Marlene Dietrich in alcuni film dei ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.