Pittore (Wangen 1691 - Costanza 1757), uno dei più notevoli decoratori di chiese del tardo barocco della Germania occidentale. Affreschi nella chiesa del convento di Zwiefalten (1747-51). ...
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Scrittore portoghese (1570 circa - 1634), della scuola di Gil Vicente, ma con iniziale gusto barocco. Francescano, autore, fra l'altro, di due commedie notevoli, Cêrco de Dio e Pastora Alfea. ...
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Storico e scrittore ceco (Nové Benátky 1900 - Praga 1982). Ha dedicato numerosi studî al barocco ceco, specie nei suoi rapporti con l'Italia (České baroko, 1941); dell'Italia tratta anche il suo Italský [...] skicář ("Taccuino italiano", 1928) ...
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Architetto (Venezia 1728 circa - ivi 1798), allievo di G. Massari e interprete dell'ultimo barocco. A Venezia costruì la facciata di S. Rocco (1765-71) e quella della Scuola della Carità (1766, progetto [...] di Massari); lavorò al palazzo del Ridotto (1768) e nel Palazzo Ducale; a Mestre eresse la chiesa collegiata, a Padova il palazzo del Capitanio (1779) ...
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Scultore lombardo (n. 1615 - m. Milano 1687). Formatosi a Roma, contemperò classicismo e spirito barocco svolgendo un ruolo importante nella scultura lombarda del sec. 17º. Eseguì rilievi e statue per [...] il duomo di Milano, dove fu protostatuario (1658). Lavorò alla certosa di Pavia e realizzò grandiose composizioni, segnate da drammatico realismo, per i Sacri Monti di Varallo, di Varese e di Orta. Ebbe ...
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Architetto (Cordova 1669 - ivi 1725). Attivo in Castiglia e in Andalusia eseguì, con gusto barocco e ricorso a motivi platereschi, il camarìn (cappella) per il mausoleo dei conti Buenavista nella chiesa [...] di Nuestra Señora de la Victoria (1693) a Malaga e il retablo in San Lorenzo a Cordova (1696). Maestro mayor nella cattedrale di Granada, tra il 1702 ed il 1720 realizzò la monumentale cappella della certosa ...
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Poeta portoghese (Vidigueira, Alentejo, 1631 - Varatojo, Lisbona, 1682). Tra i più significativi rappresentanti del barocco lusitano, fu autore di glosas, madrigali, romances, satire e sonetti che si ispirano, [...] per lo stile, ora a Camões ora a Góngora. Dopo aver condotto vita avventurosa, nel 1663 prese l'abito francescano e iniziò un periodo di intenso ascetismo, di cui ha lasciato ampia testimonianza letteraria: ...
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Pittore, architetto e teorico della prospettiva (Trento 1642 - Vienna 1709). Maestro dell'illusionismo pittorico barocco, grazie al sapiente uso dell'elaborazione prospettica, di cui fu abile trattatista, [...] dipinse per lo più architetture e spazi immaginari. Attivo a Roma (finta cupola e affreschi nella chiesa di S. Ignazio, 1685-94), si trasferì poi a Vienna dove la sua opera fortemente decorativa ebbe grande ...
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Pittore (Les Andelys, Normandia, 1594 - Roma 1665), tra i massimi esponenti del classicismo barocco. Allievo del pittore manierista Q. Varin (1611), nel 1612 si trasferì a Parigi dove, dopo un [...] breve e insoddisfacente apprendistato presso F. Elle e G. Lallemant, si rese indipendente, accettando commissioni casuali per sostenersi. Interrotti, forse a causa di malattie, due tentativi di recarsi ...
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Architetto (Roma 1611 - ivi 1691). Contribuì con la sua attività a caratterizzare l'aspetto barocco della Roma del 17° sec. con numerose opere, nelle quali sperimentò le più originali e complesse ricerche [...] linguistiche del periodo. Tra i suoi lavori: chiesa di S. Maria in Campitelli (1655-67), tribuna e abside di S. Maria Maggiore (1669-75), prospetto di S. Maria in Via (1681), facciata di S. Andrea della ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.