Pittore, scultore e disegnatore (Roma 1781 - ivi 1835). Figlio di un modellatore di statuette, cominciò esercitandosi nell'arte paterna (gruppi di terracotta, più tardi, sono conservati nel Museo di Roma). Frequentò per breve tempo l'accademia di Bologna e poi, a Roma, l'accademia di San Luca. Personalità vivace e irrequieta, eseguì figure nelle opere del vedutista svizzero F. Kaisermann (1765-1833), ...
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Storico e critico d'arte italiano (Roma 1899 - ivi 1982); prof. univ. dal 1948, ha insegnato storia dell'arte medievale e moderna nell'univ. di Napoli. Ha scritto fra l'altro: Storia della scenografia [...] italiana (1930); Giotto (1937); Michelangelo (1942); Arnolfo di Cambio (1943); BartolomeoPinelli (1948); Il Greco (1950); Giorgione (1955); Le arti figurative (1957); Incontri con Roma nel Rinascimento: L. B. Alberti, Donatello, A. Mantegna, ...
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HAYEZ, Francesco
Michele Di Monte
"Nacqui in Venezia il giorno 10 Febbraio 1791 nella parrocchia di S. Maria Mater Domini": così afferma lo stesso H. nell'incipit delle sue memorie dettate molti anni [...] l'H. poté infatti conoscere e frequentare molti artisti italiani e stranieri: Pelagio Palagi, Tommaso Minardi, BartolomeoPinelli, Dominique Ingres e Friedrich Overbeck, tra quelli ricordati espressamente nelle memorie.
Grazie all'incoraggiamento di ...
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GENGA, Gerolamo
Monica Grasso
Figlio di Bartolomeo, nacque a Urbino nel 1476 (Vasari; Pungileoni).
Il suo percorso artistico rimane ancora oggi in parte oscuro, poiché la fonte principale per ricostruirne [...] il progetto del cortile d'onore e della loggia prospiciente il giardino segreto, forse completati dal figlio Bartolomeo (Pinelli-Rossi; Eiche, 1998).
Le migliorie apportate alla residenza di Fossombrone, documentate negli anni 1528-38, sono oggi ...
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PETROLINI, Ettore
Guido Di Palma
PETROLINI, Ettore (Pasquale, Antonio). – Nacque a Roma il 12 gennaio del 1884 al n. 6 di vico del Grancio, in una palazzina all’angolo con via Giulia, da Luigi e Anna [...] Fraccaroli, La trovata di Paolino di Renzo Martinelli, Ghetanaccio di Augusto Jandolo, Mezzo mijone di Alfredo Testoni, BartolomeoPinelli di Ettore Veo, Er Castigamatti di Giulio Svetoni, Il maresciallo e Scarfarotto di Gino Rocca, Le esperienze di ...
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PACI
Stefano Papetti
– Famiglia originaria di Porto di Fermo (odierna Porto San Giorgio), che gestì per tre generazioni la maggiore manifattura di maioliche attiva ad Ascoli Piceno.
I Paci riuscirono [...] raffiguranti i Costumi di Roma, nati forse in concorrenza, se non in anticipo, con le analoghe figurazioni plastiche di BartolomeoPinelli degli anni Trenta. In uno studiolo preso in affitto presso il ponte di S. Angelo, esponeva anche i suoi ...
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GAJASSI, Vincenzo
Marco Fabio Apolloni
Figlio di Antonio, nacque a Roma nel 1811 (non nel 1801). Molto precoce è, dunque, il suo esordio come incisore: nel 1826-27 realizzò trenta tavole per illustrare [...] fascicoli, come risulta dal manifesto di associazione, le incisioni mostrano il G. emulo, se non direttamente allievo, di BartolomeoPinelli, secondo la vena più sbrigativa e grottesca del Meo Patacca (1825). Il G. era legato da stretta amicizia al ...
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CECCHI, Giovanni Battista
Fabia Borroni
Incisore, per lo più al bulino, e mercante di stampe, fiorentino, nato nel 1748 o 1749, ancora operante nel 1815. Costretto ad abbandonare il mestiere di falegname [...] mercato con il ciclo fiorentino del gruppo di Carlo Lasinio e con alcune stampe romane di Giuseppe Calendi e di BartolomeoPinelli, anch'essi attratti dallo stesso tema iconografico.
Fonti e Bibl.: Oltre alla bibl. in U. Thieme-F. Becker, Künstlerlex ...
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EREDI, Benedetto
Artemisia Abrami Calcagni
Nacque nel 1750 a Ravenna, dove apprese i principi dell'arte dell'incisione; poi si stabilì a Firenze dove lavorò, incise e pubblicò soprattutto insieme con [...] successo durante la Restaurazione e che attrasse anche il gruppo fiorentino di Carlo Lasinio e i romani Giuseppe Calendi e BartolomeoPinelli.
Non si conosce l'esatta data di morte dell'E. evidentemente successiva al 1815 (non è attendibile dunque la ...
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DURANTI, Fortunato
Gabriello Milantoni
Nacque a Montefortino (Ascoli Piceno) il 25 sett. 1787 e nello stesso giorno fu battezzato nella locale pievania di S. Angelo (Dania, 1984, p. 139). Suo padre, [...] primi anni del suo soggiorno romano il D. conobbe Felice Giani e frequentò l'amico di questo, Michele Köck, e BartolomeoPinelli.
A Roma il D. prese ad occuparsi anche di antiquariato, acquistando e vendendo opere, e riunendo una pregevole collezione ...
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popolano
agg. e s. m. [der. di popolo1]. – 1. agg. a. Del popolo, che appartiene al popolo: un uomo p.; donne p.; gente popolana. b. Che è proprio, tipico del popolo, della gente del popolo: il buon senso p.; modi, costumi p.; espressioni,...