PAPADOPOLI, Antonio
Francesca Brancaleoni
– Nacque a Venezia il 6 marzo 1802, secondogenito del conte Angelo, commerciante e banchiere, e di Maria Mico, entrambi greci.
Poco attratto dalla florida azienda [...] , all’edizione de Il Catilinario e il Giugurtino di C. Crispo Sallustio volgarizzati per frate BartolomeodaSanConcordio (Napoli 1827), pubblicazione da lui sovvenzionata.
Nel 1827 lasciò Napoli e, risalendo la penisola, passò per Roma, Bologna ...
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FERRATO, Pietro
Franco Pignatti
Nato a Padova il 7 luglio 1815 da Antonio ed Elena Crescensì, fu educato nel seminario della città. Per mantenersi fece il maestro elementare a Murano e a Venezia. Dopo [...] dai primi secoli della letteratura italiana fino al Settecento: volgarizzamenti di classici e della Bibbia, testi di BartolomeodaSanConcordio, A. Lancia, G. Sermini, F. Serdonati, C. Strozzi, L. Domenichi, S. Bargagli, L. Salviati, G. B. Guarino ...
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vegliare (vegghiare; vigilare)
Emilio Pasquini
1. La forma ‛ vegliare ' da vigilare attraverso il provenzale velhar, con scarse occorrenze presso D., in genere legate al piano fisico non diversamente [...] ‛ vegghiare ', dal latino vigilare, allotropo toscano (ma anche meridionale), è sempre intransitivo nei primi secoli (almeno daBartolomeodaSanConcordio fino a tutto il Quattrocento); si trova attestato due volte nel Convivio e quattro nel poema ...
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campare
Fernando Salsano
Con valore intransitivo, vale " salvarsi ", " sottrarsi al pericolo ", come in If I 93 se vuo' campar d'esto loco selvaggio (" Posto presso al serpente non camperai da lui lungo [...] tempo ", BartolomeodaSanConcordio Ammaestramenti XXV X 10); Cv III VII 15 sì come quella [la fede] per la quale campiamo da etternale morte; Fiore CXXV 1 Que' che vorrà campar del mio furore; Detto 101. Ha il medesimo valore la forma assoluta di ...
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aiutorio
Lucia Onder
. Dal latino adjutorium, frequente nelle Sacre Scritture, il sostantivo a. fu spesso usato al tempo di D., come documentano Latini Rettorica [Monaci 97] IV 103 " e per essa medesima [...] [la rettorica] ànno li amici certissimo e sicurissimo aiutorio "; Novellino XXXVIII " Quelli cominciò a gridare aiutorio ", e BartolomeodaSanConcordio 18 4 2 (cit. nel Dizion. del Battaglia) " Tu dai aiutorio al rio uomo ".
Nel senso di " aiuto " ...
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domandatore (domandatrice)
Lucia Onder
Deverbale da ‛ domandare '; con il valore del participio presente del verbo, compare soltanto in Cv IV XXV 5 li antichi regi ne le loro magioni faceano magnifici [...] stupidi, e però reverenti, e domandatori de le condizioni onorevoli de lo rege.
Il termine si riscontra anche in BartolomeodaSanConcordio Gli ammaestramenti degli antichi latini e toscani 16 4 7 " Niuno scrive i suoi benefici nel suo quaderno, né ...
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stranezza (istranezza)
Emilio Pasquini
Nessun esempio di questo astratto (con attestazioni trecentesche in BartolomeodaSanConcordio e Matteo Villani) nel D. sicuramente autentico; si resta dunque [...] / a quel valletto, " ti comporti sgarbatamente ", " maltratti ".
Viceversa in analogo sintagma, seguito però da altra preposizione, vale " separarsi ", " tenersi lontano da " (v. STRANIARSI). Così in CLVII 13 di lei fanno stranezza, e CLXX 4 ...
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dirotto
Fernando Salsano
" Che sgorga senza freno "; nell'unica attestazione di Pg XXIII 87 m'ha condotto / ... la Nella mia con suo pianger dirotto (nel Boccaccio: " pianto dirotto è quando è non rattenuto, [...] alcun mezzo ") sembra tendere a una significazione di ordine sentimentale oltre che fisica (cfr. BartolomeodaSanConcordio: " Da riprendere è il riso sed egli è troppo, se è garzonevolmente sparto, se è femminilmente dirotto ", Ammaestramenti degli ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] metallici d'oro, bagliori di gemme e di madreperla nell'abside di San Vitale. L'arte erede di Roma si unisce all'arte d'Oriente. stranieri di Giovanni Villani, di Francesco da Barberino, di Bartolomeoda S. Concordio, di Fazio degli Uberti e d' ...
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PISA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario MARTINOZZI
Matteo MARANGONI
Francesco ARNALDI
Alfredo BONACCORSI
Arturo SOLARI
Giovanni Battista PICOTTI
Tammaro DE MARINIS
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Città della Toscana, [...] Caterina è, con Giordano da Rivalto, con Bartolomeoda' S. Concordio, col Cavalca, con Guido da Pisa, centro di pietà, l'Ufficio dei fiumi e fossi per la bonifica del contado e la sanità dei cittadini, ampliò il vecchio palazzo di S. Matteo, dove si ...
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rammendare
(pop., raro, rimendare) v. tr. [comp. di r- e ammendare] (io rammèndo, ecc.). – 1. Riparare un tessuto o un lavoro a maglia strappato, tagliato o bruciato, o molto logoro e liso, riprendendone e riallacciandone i fili, o ricostituendoli...
sovrano
agg. e s. m. [der. di sovra, sul modello del fr. ant. soverain]. – 1. agg. a. ant. o poet. Che sta sopra, più in alto di tutti gli altri: Non voltò ruota mai con più prestezza Il macigno sovran che ’l grano trita (Ariosto); nel mezzo...