OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] in forma di costruzioni distaccate: l'ospedale di S. Bartolomeo a Londra, riedificato nel 1730, e l'altro nella base decr. 16 agosto 1990, n. 615; A. Tamburini G. C. Ferrari, G. Antonini, L'assistenza degli alienati in Italia e nelle varie nazioni, ...
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PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] ricchezza di sculture è profusa nelle porte del duomo di Ferrara (precedute dal protiro) la cui data, incisa nell'arco Luca della Robbia, coadiuvato da Michelozzo e il Taso di Bartolomeo (1446-74); la porta del Filarete nella basilica vaticana ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] alla tomba del Canova: Bartolommeo Ferrari, Antonio Bosa, Domenico Fadiga, Iacopo de Martini. A Genova introdusse il neoclassicismo Nicola Traverso (Madonna col Bambino in S. Ambrogio), che ebbe per scolari: Bartolomeo Carrea, G. B. Garaventa ...
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VALTELLINA (A. T., 17-18-19 e 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Giovanni DALMASSO
Camillo BASSI
Carlo Guido MOR
L'alta valle dell'Adda, dalle sorgenti allo sbocco sul Lago di Como. La Valtellina corrisponde [...] Ponte vanta una squisita lunetta (1520?). A Morbegno G. Ferrari dipinse la lunetta di S. Antonio e le disperse ante dell (tavola, 1549), Grosio (1566), Somtiolo (1584), S. Bartolomeo di Morignone, Bormio, Teregua (1546), ecc.; nonché a Pelizzano ...
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POLICROMIA
Ranuccio BIANCHI BANDINELLI
Pietro TOESCA
Luigi CREMA
. Il problema della policromia nell'arte antica e nell'arte medievale e moderna si presenta in modo diverso: giacché, mentre per [...] collegiata di S. Gimignano, dipinta da Martino di Bartolomeo; ecc.); come oltralpe, in Lombardia e nel Veneto passim; Th. Bossert, Farbige Dekorationen, Berlino 1923. - Architettura: G. Ferrari, Gli stili nella forma e nel colore, voll. 4, Torino s. ...
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GERGO
Giulio Bertoni
. È voce, con ogni verosimiglianza, d'origine provenzale (nel Donat proensal, sec. XIII: gergons "vulgare trutannorum", ant. ital. [Sacchetti]: gergone, prov. gergon, girgo, fr. [...] 1517.
Scrissero in gergo, dopo il Broccardo, il verseggiatore modenese cinquecentista Giov. Franc. Ferrari e, nel secolo seguente, il bolognese Bartolomeo Bocchini, detto Zan Muzzina. Entrambi si valsero del furbesco settentrionale o "veneto". In un ...
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GUERCINO, Il
Matteo MARANGONI
, Con questo nome è noto il pittore Giovanni Francesco Barbieri, nato a Cento l'8 febbraio 1591, morto a Bologna il 22 dicembre 1666. Dimostrando, precocissimo, una viva [...] fu mandato a riceverne i primi elementi presso Bartolomeo Bertozzi a Bastiglia (Modena) che poi Roma 1924; A. J. Rusconi, in Dedalo, III (1922-23), pp. 598-600; A. Ferrari, Un nuovo G. al museo di Padova, in Bibl. del museo civico di Padova, n. s., ...
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IMPRESARIO
Alberto MANZI
Arnaldo BONAVENRTURA
Teatro drammatico. - In Italia la figura dell'impresario del teatro di prosa è alquanto diversa da quella dell'impresario lirico (v. appresso). Quando [...] di Rudenz, Parisina, Attila, Macbeth. Altro noto impresario fu Bartolomeo Merelli, di Bergamo, buon conoscitore di musica e autore di libretti , il Canori, il Pivatelli, il Romiti, A. Ferrari (che agì specialmente nell'America Meridionale, al pari di ...
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FREGOSO (o Campofregoso)
Vito Antonio Vitale
Famiglia di ricchi mercanti che derivò il nome da un piccolo luogo di Val Polcevera, non ha figure di qualche rilievo prima del sec. XIII, e soltanto con [...] agli Sforza, poeta e capostipite del ramo milanese. Da Bartolomeo, per Giano I (nato nel 1405) doge dal gennaio doge Domenico, furono incorporati negli Alberghi De Fornari e De Ferrari; ripresero l'antico nome nel 1576, ormai senza alcuna importanza ...
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SPANI, Bartolomeo
Luigi Magnani
Architetto, scultore e orafo, nato a Reggio nell'Emilia nel 1468 da Clemente orafo, ivi morto nel 1539. La sua attività svolse principalmente in patria a partire dal [...] toscano-lombardo, apprese a Roma, e diede impulso con la sua operosità al rinnovamento artistico di Reggio Emilia.
Bibl.: G. Ferrari, B. S., in Arte, IV (1899), pp. 125-46 (anche per bibliografia precedente); A. Venturi, Storia dell'arte ital., VI ...
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