RINASCIMENTO
Federico CHABOD
Gustavo GIOVANNONI
Pietro TOESCA
. I. - Il concetto di Rinascimento nasce si può dire a un parto con il correlativo concetto di Medioevo; nasce cioè in quanto alla media [...] parte del secolo nella costruzione del Palazzo Ducale (di Bartolomeo Buon e dei suoi figlioi)) e di palazzi privati aggruppamento di colonne (nel palazzo di Ludovico il Moro a Ferrara, nella Loggia del Consiglio di Padova, nel cortile del palazzo ...
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MAIOLICA (fr. majolique; sp. barro esmaltado; ted. Majolika; ingl. maiolica)
Eugenia GARULLI
Gaetano BALLARDINI
Ernst KUHNEL
Alfred SALMONY
Gaetano BALLARDINI
È il nome (storicamente inesatto, [...] : se ne hanno documentazioni scritte già da metà del Quattrocento (a Ferrara, a Pesaro, a Urbino, ecc.); ce ne restano esempî cospicui , con cui si distinguono i fratelli Terchi da Roma, Bartolomeo e Antonio, i quali lavorano anche a Bassano (pezzi ...
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OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] in forma di costruzioni distaccate: l'ospedale di S. Bartolomeo a Londra, riedificato nel 1730, e l'altro nella base decr. 16 agosto 1990, n. 615; A. Tamburini G. C. Ferrari, G. Antonini, L'assistenza degli alienati in Italia e nelle varie nazioni, ...
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PORTA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] ricchezza di sculture è profusa nelle porte del duomo di Ferrara (precedute dal protiro) la cui data, incisa nell'arco Luca della Robbia, coadiuvato da Michelozzo e il Taso di Bartolomeo (1446-74); la porta del Filarete nella basilica vaticana ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] alla tomba del Canova: Bartolommeo Ferrari, Antonio Bosa, Domenico Fadiga, Iacopo de Martini. A Genova introdusse il neoclassicismo Nicola Traverso (Madonna col Bambino in S. Ambrogio), che ebbe per scolari: Bartolomeo Carrea, G. B. Garaventa ...
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VALTELLINA (A. T., 17-18-19 e 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Giovanni DALMASSO
Camillo BASSI
Carlo Guido MOR
L'alta valle dell'Adda, dalle sorgenti allo sbocco sul Lago di Como. La Valtellina corrisponde [...] Ponte vanta una squisita lunetta (1520?). A Morbegno G. Ferrari dipinse la lunetta di S. Antonio e le disperse ante dell (tavola, 1549), Grosio (1566), Somtiolo (1584), S. Bartolomeo di Morignone, Bormio, Teregua (1546), ecc.; nonché a Pelizzano ...
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POLICROMIA
Ranuccio BIANCHI BANDINELLI
Pietro TOESCA
Luigi CREMA
. Il problema della policromia nell'arte antica e nell'arte medievale e moderna si presenta in modo diverso: giacché, mentre per [...] collegiata di S. Gimignano, dipinta da Martino di Bartolomeo; ecc.); come oltralpe, in Lombardia e nel Veneto passim; Th. Bossert, Farbige Dekorationen, Berlino 1923. - Architettura: G. Ferrari, Gli stili nella forma e nel colore, voll. 4, Torino s. ...
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GERGO
Giulio Bertoni
. È voce, con ogni verosimiglianza, d'origine provenzale (nel Donat proensal, sec. XIII: gergons "vulgare trutannorum", ant. ital. [Sacchetti]: gergone, prov. gergon, girgo, fr. [...] 1517.
Scrissero in gergo, dopo il Broccardo, il verseggiatore modenese cinquecentista Giov. Franc. Ferrari e, nel secolo seguente, il bolognese Bartolomeo Bocchini, detto Zan Muzzina. Entrambi si valsero del furbesco settentrionale o "veneto". In un ...
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GUERCINO, Il
Matteo MARANGONI
, Con questo nome è noto il pittore Giovanni Francesco Barbieri, nato a Cento l'8 febbraio 1591, morto a Bologna il 22 dicembre 1666. Dimostrando, precocissimo, una viva [...] fu mandato a riceverne i primi elementi presso Bartolomeo Bertozzi a Bastiglia (Modena) che poi Roma 1924; A. J. Rusconi, in Dedalo, III (1922-23), pp. 598-600; A. Ferrari, Un nuovo G. al museo di Padova, in Bibl. del museo civico di Padova, n. s., ...
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IMPRESARIO
Alberto MANZI
Arnaldo BONAVENRTURA
Teatro drammatico. - In Italia la figura dell'impresario del teatro di prosa è alquanto diversa da quella dell'impresario lirico (v. appresso). Quando [...] di Rudenz, Parisina, Attila, Macbeth. Altro noto impresario fu Bartolomeo Merelli, di Bergamo, buon conoscitore di musica e autore di libretti , il Canori, il Pivatelli, il Romiti, A. Ferrari (che agì specialmente nell'America Meridionale, al pari di ...
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