Pittore e incisore (Bologna 1529 - ivi 1592). La sua formazione avvenne in patria e a Roma con I. Vignola (1550-55) e poi presso T. Zuccari (1555-60 circa). Influenzato inizialmente da Correggio, Parmigianino [...] , Vienna, Kunsthistorisches Museum). Collezionista enciclopedico, creò nella sua casa un museo di curiosità. Suo figlio Tiburzio (Bologna 1555 - ivi 1612 circa), pittore, influenzato da D. Calvaert e G. Vasari, accrebbe il museo creato da Bartolomeo. ...
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Nome sotto il quale è noto Bartolomeo d'Agnolo Baglioni, architetto e intagliatore (Firenze 1462 - ivi 1543). Della sua attività di intagliatore rimangono il coro di S. Maria Novella (1491-96) e quello [...] Fiore (ottava parte del ballatoio intorno alla cupola, scoperto nel 1515, ma interrotto per le aspre critiche di Michelangelo). Costruì i campanili di S. Spirito e di S. Miniato a Firenze (1511). Il palazzo Bartolini-Salimbeni a Firenze (1517-20) può ...
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Pittore (Orzinuovi 1450 circa - Vicenza 1523). Documentato a Venezia nel 1469, operoso nella bottega di G. Bellini, e nel 1482, impegnato a dipingere i teleri con le Storie della Genesi per la Scuola di [...] S. Marco (perduti), M. svolse tuttavia la sua attività prevalentemente a Vicenza (Madonna col Bambino fra sante e pala di S. Bartolomeo, Vicenza, Museo Civico) dove, tra il 1494 e il 1499, firmò la pala Squarzi per la chiesa di S. Michele (ora a ...
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Signore, de facto, di Verona (m. 1277): di nome Lonardino di Iacopino, soprannominato Mastino. Podestà di Verona nel genn. 1259, nel 1261 ebbe la carica di podestà della Casa dei mercanti, carica che nel [...] nella pace di Mantova. Lasciò un figlio legittimo, Niccolò (m. 1294), che non ebbe però alcuna parte nella signoria; ebbe inoltre i figli naturali Guido (m. 1270), Bartolomeo (m. 1290) e Pietro (m. 1295), che furono tutti e tre vescovi di Verona. ...
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Famiglia di artisti veronesi, il cui capostipite è Guglielmo (m. 1420). Segue Bartolomeo, scultore (1410 circa - 1486 circa), che fu dapprima a contatto con l'arte gotica veneziana (sculture di Colognola [...] è Niccolò, pittore (1476-1555), appartenente alla scuola di Liberale, del quale mantiene le tendenze gotiche. Tipici di lui i cicli di affreschi della chiesa di S. Bernardino (1500 e 1522) e la Madonna del Gelsomino (Museo di Castelvecchio). In ...
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Figlio (n. 1539 - m. Nesle, Péronne, 1595) di Federico II duca di Mantova e di Margherita Paleologo, fu nominato dalla nonna materna Anna d'Alençon erede dei beni che ella aveva in Francia, e fu inviato [...] del re Enrico II. Divenuto ben presto influentissimo consigliere di Caterina de' Medici, sembra sia stato fra i fautori della strage di s. Bartolomeo. Luogotenente del re Enrico III in Italia, si oppose vanamente alla promessa restituzione delle basi ...
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Nome convenzionale assegnato da B. Berenson a un anonimo pittore senese del sec. 14º, influenzato da Ugolino da Siena e da P. Lorenzetti. A U. L. sono stati attribuiti, tra l'altro, un polittico nel museo [...] Pietro a Ovile sempre a Siena (ora nel Museo del seminario). Intorno a quest'ultima opera alcuni critici hanno voluto raggruppare i dipinti più direttamente legati a P. Lorenzetti, denominandone l'autore Maestro d'Ovile. È stata proposta anche la sua ...
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Predicatore (Pavia 1312 circa - Ischia 1380), agostiniano eremitano; sdegnato per la corruzione morale e l'oppressione politica dei visconti a Pavia, messosi a capo del popolo, li espulse (1356) con i [...] (1359) i Visconti, il B. fu chiuso in carcere; liberato dopo 14 anni circa, dopo un breve soggiorno ad Avignone presso Gregorio XI (1374-75), che lo incaricò di un'importante missione diplomatica, si ritirò presso il fratello Bartolomeo, vescovo d ...
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Pittore (n. Siena 1477 - m. in Francia dopo il 1533). Fu a Firenze, a Roma e a Siena. Mosse probabilmente da B. Fungai, con ricordi umbri (Siena, Carmine: Ascensione del 1512), e fu poi influenzato da [...] I. Pacchiarotto e più ancora dai fiorentini Piero di Cosimo, fra Bartolomeo e Andrea del Sarto (Annunciazione e Visitazione, 1518, Siena, Accademia). Numerose le sue opere a Siena: affreschi in S. Bernardino (1518, in collaborazione con il Beccafumi ...
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Tipografo (Asola 1490 - Roma 1567). Attivo a Roma dal 1516 e tipografo della Curia dal 1549; stampò occasionalmente anche a Rieti e a Foligno. La sua produzione, tra le più notevoli del '500, comprende [...] i Discorsi del Machiavelli (1531-32), gli Exercitia spiritualia di s. Ignazio (1548), Le antichità di Roma del Palladio (1553). L'arte fu continuata dalla vedova e dai figli Bartolomeo, Stefano, Paolo e Orazio, sino al 1589, poi, dal solo Paolo fino ...
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bartolomita
s. m. (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla congregazione di monaci armeni (chiamati anche «fratelli armeni») che, profughi in Italia, si stabilirono nel 1307 a Genova, con sede nella chiesa di S. Bartolomeo. 2. Religioso...
notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...