La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] meglio identificato Corado e la citata Macaronea di Tifi Odasi (Michele di Bartolomeo degli Odasi, morto a Padova dopo il 14 ottobre 1492) – fitte glosse marginali. L’edizione del 1521, che porta in coda l’importante autocommento della Merlini Cocai ...
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BALDACCIO d'Anghiari
Piero Pieri
D'umili condizioni, nacque a Ranco presso Anghiari attorno al 1400; servì alungo specialmente i Fiorentini, quale condottiero di fanti, e nel 1437 ottenne la cittadinanza [...] Firenze. Dopo quasi un mese B. lascia Collelungo e si porta a Fighine, fra Chiusi e Acquapendente, e pare che voglia molestare era entrata in carica una nuova Signoria, presieduta da Bartolomeo Orlandini, ostilissimo a B., mentre Neri Capponi, suo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli centrali del Medioevo prosegue la scrittura di storie o cronache universali, o ristrette ad [...] loro armi contro i nemici della croce di Cristo, portando ogni giorno la mortificazione della croce nel loro corpo, così ; a San Vincenzo al Volturno, in Molise; a San Bartolomeo di Carpineto, in Abruzzo, dei monaci archivisti raccolgono i documenti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Quattrocento, la penetrazione della pittura fiamminga in Italia appare di fondamentale [...] con Storie della Passione citati da alcuni inventari), ma porta anche con sé dalla madrepatria artisti iberici di linguaggio fiammingo oggetti e le figure con gli strumenti della pittura.
Bartolomeo Facio, alla corte aragonese di Napoli, è a sua ...
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BARBATELLI, Bernardo, detto Bernardino Poccetti (Bernardino delle Grottesche, Bernardino delle Facciate, Bernardino delle Muse)
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze, nell'agosto del 1548, da un Bartolomeo [...] particolari di forme in controluce, dove veramente riesce a portare la sfaccettatura di Andrea del Sarto fino all'effetto Bollett. d'arte, s. 3, XXX (1937), pp. 540 s.; A. Graziani, Bartolomeo Cesi, in La critica d'arte, IV, 2 (1939), pp. 64, 66 s., ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La riflessione teorica intorno all’arte, nata già nel Trecento, matura nel Cinquecento [...] arte di Masaccio, Beato Angelico e degli altri artisti dell’umanesimo) porta avanti tale riscoperta con "unità di colori" e con la conquista anno 1582 dall’anziano architetto e scultore Bartolomeo Ammannati: quasi un ripudio delle giovanili ...
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CASELLI, Cristoforo (detto anche Cristoforo Parmense, Cristoforo da Parma, Cristoforo Temperelli o il Temperello)
Anchise Tempestini
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Figlio di Giovanni di Cristoforo, forse pittore anch'egli, nacque [...] firmata è il S. Pietro in cattedra della parrocchiale di Almenno San Bartolomeo (Bergamo), i cui laterali, SS. Paolo e Giacomo, SS. ricerche volumetriche della grande pala di Parma e che lo porta ad esiti talora affinì a quelli dì Cima da Conegliano ...
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RIVA, Alberto
Giorgio Bigatti
RIVA, Alberto. – Nacque il 17 maggio 1848 a Casnate (Como), ultimo di tre figli, da Giacomo e da Luigia Perlasca, in una famiglia di agiati proprietari fondiari.
Nel 1857 [...] , frequentando prima il corso ginnasiale e in seguito il liceo di Porta Nuova. Qui fu allievo di Luigi Magrini (1802-1869), la futuri protagonisti della storia dell’industria italiana: Bartolomeo Cabella, Angelo Salmoiraghi, Pio Borghi e Giovanni ...
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MEYRING, Heinrich
Alessandro De Lillo
MEYRING (Merengo), Heinrich (Enrico). – Proveniente da una famiglia di scultori, probabilmente figlio di Heinrich il Vecchio e di Stine Beckering, nacque a Rheine [...] dello spazio cittadino, il M. fu incaricato nel 1695 di portare a termine l’altare della cappella del Monte di Pietà a sono anche la Madonna e il S. Giovanni Evangelista in S. Bartolomeo, l’Angelo custode dell’omonima scuola veneziana (Bacchi), il S ...
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Platina, Bartolomeo Sacchi, detto il
Davide Canfora
Umanista, nato nel 1421 a Piadena (odierna provincia di Cremona), da cui il soprannome P., e morto a Roma nel 1481. Fu in gioventù precettore dei [...] non si trovano «in vero essere» – che sovente porta a pensare che gli umanisti non parlassero di temi Blasio, Roma 1999.
Per gli studi critici si vedano: E. Motta, Bartolomeo Platina e papa Paolo II, «Archivio della Società romana di storia patria», ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
principale
agg. e s. m. [dal lat. principalis, der. di princeps -cĭpis «primo»: v. principe]. – 1. agg. a. Che ha maggior rilievo, maggiore importanza rispetto ad altre cose dello stesso genere: esaminiamo i punti p. della questione; esporre...