Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] base. Non sempre però esiste una base formata da un numero finito n di v.; in tal caso lo spaziovettoriale ha dimensione infinita.
Quanto è stato detto finora vale in unospaziovettoriale qualunque. Spesso lo spazio, e i suoi v., godono però di ...
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Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano [...] elementi x, y in K. Le d. in K formano unospaziovettoriale sopra K.
In logica, con la locuzione d. di una espressione H da un insieme di espressioni M s’indica una successione finita di espressioni l’ultima delle quali è H, e ognuna delle quali è ...
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fìsica matemàtica Disciplina scientifica che si propone di descrivere in termini matematici rigorosi i fenomeni fisici.
Abstract di approfondimento da Fisica matematica di Gianfausto Dell’Antonio (Enciclopedia [...] di creazione e distruzione, e un opportuno stato di vuoto, corrispondente al numero di occupazione zero per tutte le particelle. I campi introdotti sono di varia natura: scalare, vettorialedi grado maggiore di tre, e per unospaziodi Minkowski di ...
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fisica
L’insieme dei fenomeni fisici dovuti all’esistenza di un particolare campo di forza, il campo magnetico, che ha la sua origine in correnti elettriche e determina, attraverso i magneti, azioni meccaniche [...] i loro vettori, la formalizzazione vettorialedi tali interazioni.
1. Sviluppo delle ed elettromagnetismo
Seguendo uno schema storico- che si propaga nello spazio a velocità dell’ordine di 1000-2000 km/s presenza di eterogeneità laterali alla base ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] derivanti; nella teoria degli spazivettorialidi dimensione finita, dove una m. rappresenta nel modo più idoneo un cambiamento della base ovvero una trasformazione lineare dello spaziovettoriale stesso (➔ spazio) ecc.
Generalizzazioni del concetto ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] di De Giorgi', si trova alla basedi tutta la teoria. Secondo Spagnolo, il lavoro di De Giorgi si proponeva di approfondire alcuni aspetti piuttosto oscuri della dimostrazione di Nash del teorema di a unospaziovettorialedi dimensione uno e quindi ...
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Geometria
Ryoichi Kobayashi e Luigi Ambrosio
Giovanni Bellettini
(XVI, p. 623; App. III, i, p. 724; IV, ii, p. 39; V, ii, p. 391)
Numerose voci dell'Enciclopedia Italiana trattano i vari oggetti e [...] delle classi di omologia forma unospaziovettoriale finito-dimensionale. Lo spaziovettoriale duale è lo spazio delle forme di dare una base matematica alle teorie delle superstringhe sono di questo tipo (v. stringa, App. V). Le metriche di ...
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GRAVITAZIONE
Edoardo Amaldi-Massimo Testa
(XVII, p. 770)
Dal 1915-16, quando A. Einstein pubblicò i primi lavori in cui poneva le basi della relatività generale (RG), fino alla metà del secolo questa [...] la teoria vettoriale-tensoriale, la teoria bimetrica di Rosen, e poche altre. La difficoltà di decidere quale la metrica diunospazio quasi piatto. Nella scala del laboratorio il rapporto rg/r è molto più piccolo, dato che l'ordine di grandezza delle ...
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RELATIVITÀ, Teoria della (XXIX, p. 15; App. II, 11, p. 681; III, 11, p. 597)
Carlo Cattaneo
La fisica classica era dominata dalla nozione di tempo assoluto, al quale tutti i fenomeni s'intendevano subordinati. [...] entità assoluta superiore: lo spazio-tempo. si tratta diunospazio lineare 4-dimensionale M4 dotato di metrica iperbolica (+−−−), da . r., scalari, vettoriali, tensoriali, hanno posto in ognuno degli spazivettoriali tangenti di V4, conservando ivi ...
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(IV, p. 63; App. II, i, p. 229; III, i, p. 122; IV, i, p. 150; V, i, p. 203)
La voce architettura, presente sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana, venne redatta da G. Giovannoni, che cercò di definire [...] di un singolo edificio o diunospazio urbano, o ancora si ampli il quadro al rapporto tra spazio delle strutture, accompagnate dal calcolo vettoriale, dai sistemi lineari, dalle dei flussi energetici.
Sulla basedi queste innovazioni nei materiali, ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...