Teologo conventuale (Kyritz, Brandeburgo, 1400 circa - ivi 1469); lettore a Erfurt e Magdeburgo (1422, 1445, 1451) provinciale di Sassonia (1427), al Concilio di Basilea (1432) fu sostenitore della teoria [...] conciliare. Fatto generale dell'ordine (1443) dai seguaci dell'antipapa Felice V, non confermato si dimise. È sua la continuazione della cronaca di Teodorico Engelhus fino al 1464 ...
Leggi Tutto
Arcidiacono di Barcellona (sec. 15º); accompagnatore del card. G. Cesarini, fu da questo destinato a sostituirlo, assieme a Giovanni Dominici, al Concilio di Basilea (1431). Divenne dottore in teologia [...] a Vienna, dove svolse anche attività politica. Come Cesarini, rimase fedele a Eugenio IV. Scrisse: De abstinentia carnium; De reformatione ecclesiae; De excommunicatione regulari ...
Leggi Tutto
PETERSON, Erik
Paolo BREZZI
Teologo, storico e archeologo, nato ad Amburgo il 7 giugno 1890. Studiò teologia protestante a Strasburgo, Berlino, Gottinga e Basilea; nel 1924 divenne professore a Bonn [...] di storia della Chiesa e di esegesi del Nuovo Testamento, è stato sempre contrario all'indirizzo idealistico e alla scuola "comparata" e amico di K. Barth. Convertitosi al cattolicesimo, nel Natale 1929 ...
Leggi Tutto
AMIDANI, Niccolò
**
Nacque a Cremona da Bartolomeo all'inizio del secolo XV. Come uditore del cardinale Niccolò Tedeschi, arcivescovo di Palermo, partecipò al concilio di Basilea, ove, prima del 1442, [...] , in seguito all'accordo stipulato fra Aifonso d'Aragona ed Eugenio IV, abbandonò il concilio, anche l'A. s'allontanò da Basilea, trasferendosi, con ogni probabilità, a Roma e ottenendo in seguito un canonicato a Mantova. A Roma fu protetto in modo ...
Leggi Tutto
Dottrina teosofica alla base di un movimento internazionale promosso da R. Steiner con la fondazione (1913) della Società antroposofica presso il Goetheanum di Dornach (Basilea). Concepisce la realtà [...] universale come una manifestazione divina in continua evoluzione. Anche gli uomini evolvono attraverso innumerevoli reincarnazioni, nello sforzo costante di elevare il proprio spirito, esaurendo il destino ...
Leggi Tutto
Cardinale spagnolo (m. Siviglia 1453). Arcivescovo di Burgos, nel 1426 fu fatto cardinale da Martino V. Legato papale col card. N. Albergati al concilio di Basilea, si adoperò per sanare la difficile situazione [...] tra il papa e la maggioranza del concilio. Fu arcivescovo di Ávila, di Segovia, infine (1450) di Siviglia ...
Leggi Tutto
Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, od. Pienza, 1405 - Ancona 1464). Di nobile ma decaduta famiglia senese, indirizzato a studî giuridici, fu scrittore e abbreviatore al Concilio di Basilea e si pose [...] sanzione di Bourges; fu in grave contrasto con Giorgio di Poděbrady re di Boemia per le compattate del Concilio di Basilea con gli utraquisti; scomunicò il duca Sigismondo del Tirolo per le violenze contro il vescovo di Bressanone, Nicola Cusano ...
Leggi Tutto
PANNENBERG, Wolfahrt
Marco M. Olivetti
Teologo evangelico, nato a Stettino il 2 ottobre 1928. Ha studiato filosofia e teologia nelle università di Berlino, Gottinga, Basilea e Heidelberg, dove si laureò [...] nel 1953 e dove dal 1955 al 1958 è stato libero docente. Ha quindi insegnato alle università di Wuppertal, Magonza e Monaco; qui è attualmente professore di teologia sistematica e direttore dell'Istituto ...
Leggi Tutto
Onorio II
Antipapa (n. forse Verona-m. Parma 1072). Cadalo ricoprì alcune cariche nella corte imperiale tedesca e fu nominato vescovo di Parma. La Dieta di Basilea (1061) lo elesse in contrapposizione [...] ad Alessandro II, eletto dalla curia per ispirazione di Ildebrando di Soana. Nel 1062 si recò a Roma, ma rimase isolato dopo il Concilio di Mantova (1064) che riconobbe Alessandro II ...
Leggi Tutto
VINET, Alexandre-Rodolphe
Pio Paschini
Nato a Ouchy presso Losanna il 17 giugno 1797 da padre di religione riformata, morto il 10 maggio 1847. A vent'anni fu chiamato a Basilea a insegnare lingua e [...] del suo spirito; perciò si volse a quel Réveil che traeva la sua origine dal metodismo inglese e penetrato in Basilea si diffondeva man mano anche a Ginevra, togliendo ecclesiastici e laici dal latitudinarismo che era diventato di moda. Una malattia ...
Leggi Tutto
basilee
baṡilèe s. f. pl. [dal gr. (τὰ) βασίλεια]. – Antiche feste celebrate a Lebadea in Beozia, in onore di Zeus Basileus («Giove re»), istituite dopo la vittoria tebana di Leuttra (371 a. C.) sugli Spartani.
basileese
baṡileése (letter. baṡileènse o baṡiliènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. mediev. Basileensis o Basiliensis]. – Della città e del cantone di Basel o Basilea (lat. Basilia o Basilea), nella Svizzera settentr., in prossimità del confine...