Filosofo, storico ed economista (Basilea 1728 - ivi 1782). Fu autore di un'importante opera di filosofia della storia (Geschichte der Menschheit, 2 voll., 1764), che offrì diversi spunti a J. G. Herder [...] e nella quale, in polemica con Rousseau, era affermato il costante e progressivo sviluppo della società umana. Con S. Gessner fu tra i fondatori della Helvetische Gesellschaft (1760), che si proponeva ...
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Cronista (1410 circa - 1478) in Basilea, cappellano del vescovo Giovanni di Fleckenstein (1430-36), poi del locale monastero (1439), compilò la Chronica episcoporum basiliensium fino al 1475, e proseguì [...] i Flores temporum, opera scritta da un anonimo frate minore svevo alla fine del sec. 13° ...
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Uomo politico (Magnan, Gers, 1761 - Basilea 1816). Deputato alla Convenzione nazionale, fu tra i membri più influenti della Montagna; eletto presidente della società dei Giacobini nell'ottobre 1792, divenne [...] poi membro del Comitato di sicurezza generale e come tale contribuì grandemente, applicando la legge sui sospetti, all'eliminazione dei Girondini (31 ott. 1793). Il 27 luglio 1794 fu tra i principali accusatori ...
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Uomo politico (Magnan, Gers, 1761 - Basilea 1816). Deputato alla Convenzione nazionale, fu uno dei membri più influenti della Montagna; si pronunciò per la condanna a morte di Luigi XVI; eletto presidente [...] della società dei giacobini nell'ottobre 1792, divenne poi membro del Comitato di sicurezza generale e come tale contribuì, applicando la legge sui sospetti, all'eliminazione dei girondini (31 ott. 1793). ...
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Mistico e storico tedesco (Donauwörth 1499 - Basilea 1542 o 1543). Dapprima (1527) favorevole al luteranesimo, dal 1529 fu un isolato, per le sue idee religiose (religione interiore, Dio e Satana interni [...] all'uomo): egli professava un teismo universalistico e "spirituale" (derivato da Erasmo o dai mistici tedeschi del 14º sec. oltre che da Lutero) e un antidogmatismo assoluto (Paradoxa, 1534-35, ristampati ...
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Uomo politico e storico svizzero (Nantes 1752 - Basilea 1821). Trasferitosi (1769) a Basilea, divenne ben presto il capo del partito francofilo; dopo lo scoppio della Rivoluzione francese fece da intermediario [...] , quindi capo del locale direttorio; il 12 apr. 1798 proclamò la costituzione della repubblica elvetica; l'anno dopo fu sostituito da F.-C. de La Harpe. Scrisse una storia di Basilea (Geschichte der Stadt und Landschaft Basel, 8 voll., 1796-1822). ...
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Famiglia d'origine lombarda, già stabilita a Basilea con Giovanni Angelo nel 1535, il figlio Christof (1534-98) ne ottenne la cittadinanza (1564); un altro Christof (m. 1639), Lukas (m. 1781) e Johann [...] appartennero al Consiglio cittadino; Nikolaus (m. 1704), abile orologiaio, donò a Luigi XIV un automa, nel 1681; Johann Jacob (1684-1744) fu orafo valente; Hieronymus (1697-1770) pastore a Muttenz, innografo e capo della comunità pietista di Basilea. ...
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Gentiluomo senese (n. Siena 1514 - m. forse Basilea 1576 circa). Ricoprì varî incarichi pubblici nella città di Siena e nel contado e svolse importanti ambascerie a Milano (1545, 1555-56) e a Firenze (1563), [...] prima della sua fuga dall'Italia per motivi religiosi (1569). È noto soprattutto per la De haereticis coercendis quatenus progredi liceat ... disputatio (post., 1577), in favore della tolleranza religiosa ...
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Ochs, Pierre
Politico e storico svizzero (Nantes 1752-Basilea 1821). Trasferitosi (1769) a Basilea, divenne ben presto il capo del partito francofilo; dopo lo scoppio della Rivoluzione francese fece [...] , quindi capo del locale direttorio; il 12 apr. 1798 proclamò la costituzione della Repubblica elvetica; l’anno dopo fu sostituito da F.-C. de La Harpe. Scrisse una storia di Basilea (Geschichte der Stadt und Landschaft Basel, 8 voll., 1796-1822). ...
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Militare e uomo politico francese (Phals bourg 1810 - Basilea 1865); figlio del generale napoleonico e barone Joseph, nel 1830 guidò le colonne d'assalto contro le Tuileries; di tendenze repubblicane, [...] fu inviato dal governo di Luigi Filippo in Algeria come tenente di artiglieria (si distinse in molti fatti d'arme). Si trovava in licenza a Parigi al momento dello scoppio della rivoluzione del 1848; vi ...
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basilee
baṡilèe s. f. pl. [dal gr. (τὰ) βασίλεια]. – Antiche feste celebrate a Lebadea in Beozia, in onore di Zeus Basileus («Giove re»), istituite dopo la vittoria tebana di Leuttra (371 a. C.) sugli Spartani.
basileese
baṡileése (letter. baṡileènse o baṡiliènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. mediev. Basileensis o Basiliensis]. – Della città e del cantone di Basel o Basilea (lat. Basilia o Basilea), nella Svizzera settentr., in prossimità del confine...