GRAMMATICA (γραμματική, grammatica)
Gino FUNAIOLI
Alfredo SCHIAFFINI
Antichità classica. - Fino al Medioevo grammatica non significò strettamente quella disciplina che noi così chiamiamo; all'idea [...] fra cosa e suono o parola, lo stoico Crisippo (sec. III a. C.) e i suoi seguaci sottoposero ad analisi sistematica empirica: a quella dei puristi (va ricordata la Grammatica di Basilio Puoti, Napoli 1841), propria "di letterati e non di popolo ...
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Con tal nome, di origine e di radice oscure, e che compare solo col sec. XIII, s'intende generalmente ogni gemma lavorata in rilievo; più propriamente il nome è applicato a quei lavori in cui si utilizzano [...] e suppellettili che non possono risalire oltre l'inizio del sec. III a. C.
I caratteri che distinguono i cammei di epoca un reliquiario in agata, a forma di calice, col nome di Basilio il Bastardo, partigiano di Niceforo Foca, e un grande calice di ...
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. S. Antonio il Grande (v.), che pure viene considerato a buon diritto come uno dei padri del monachismo, certissimamente non ha mai scritto una regola né dato una qualsiasi organizzazione federativa alle [...] che nell'Oriente fosse accaduto lo stesso, con le due Regole di S. Basilio per i monaci detti di "rito greco" e di S. Antonio per durante il concilio di Clermont (1095); Onorio III, poi Bonifacio VIII regolarizzarono questi fratelli ospitalieri, ...
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Pittore senese. Le prime notizie di lui, rintracciate sinora, sono del 1278 quando, come in anni successivi (1279, 1286, 1291, 1292, 1294, 1295), dipingeva a Siena forzieri e legature di libri: lavori [...] delicate, come sono quelle del "Menologio" di Basilio II (976-1026) nella Biblioteca vaticana; ma, di storia patria, 1898, p. 20; Cavalcaselle e Crowe, Storia della pittura italiana, III, Firenze 1885, pp. 1-23 (vedi anche l'ediz. inglese con note di ...
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Gli Albanesi vennero nell'Italia meridionale a varie riprese, dalla metà del sec. XV in poi. Il primo contingente, comandato da Demetrio Reres, giunse per invito di Alfonso I d'Aragona che, in stretti [...] e definitiva sede in S. Demetrio Corone, nel monastero basiliano di S. Adriano; saccheggiato nel 1799 e nel 1806, tale movimento non si arrestò alle colonie italiane. Già Carlo III aveva creato per gli Albanesi dell'opposta sponda uno speciale ...
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Capitale attuale della repubblica turca, situata nel cuore dell'Anatolia, sopra l'antica Ancȳra ("Αγκυρα). Conta oggi quasi 75.000 abitanti. È situata a 848 m. s. m., ed occupa la sommità di un colle scosceso [...] storia più antica della città non si sa nulla; nel sec. III a. C. essa fu occupata da alcuna delle orde galliche rovesciatesi Clemente, costruzione in mattoni, probabilmente del sec. VI: è una basilica a cupola, affine a S. Sofia, a cui è forse ...
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LIBANIO (Λιβάνιος, Libanius)
Carlo GALLAVOTTI
Retore greco del sec. IV d. C., nato ad Antiochia nel 314 da ragguardevole famiglia, e avviato dalla madre e dagli zii allo studio della retorica, volle [...] G. Misch, Geschichte der Autobiogr., I, Lipsia 1907, p. 357; per la corrispondenza con Basilio, G. Pasquali, in Studi ital. di filol. class., n. s., III, p. 129 segg.; per il centinaio di lettere latine falsificate dall'umanista Francesco Zambeccari ...
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È il decimo, secondo il canone, fra i libri del Nuovo Testamento, la quinta tra le lettere di San Paolo.
Contenuto. - La lettera si può considerare composta di due parti; nella prima, dopo il saluto iniziale [...] 21 e Col., I, 16; Eph., II, 5 e Col., II, 13; Eph., III, 7 e Col., I, 25, ecc., specie nei capi V e VI). Anche questa somiglianza così due codici posteriori, S e 67; alcuni Padri, Basilio, Origene, Ilario non trovavano il nome di Efeso nella lettera ...
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Città della Bitinia, sulla costa asiatica del Bosforo (oggi Kadiköy), di fronte a Bisanzio (Costantinopoli); fondata, secondo la tradizione greca, da Megara dorica, nel VII secolo a C., ma forse anche [...] Bitinia. Diviene centro importante di cultura. Sullo scorcio del sec. III a. C. si unisce alla lega etolica. Conquistata da Filippo Abbondio di Como, Asterio di Capua con i sacerdoti Basilio e Senatore, muniti di lettere per Teodosio e Pulcheria. ...
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. Per "concubinato" oggi s'intende la convivenza coniugale dell'uomo e della donna fuori del matrimonio. Nell'antichità esso, diversamente da oggi, era, specialmente per il diritto romano, un istituto [...] 1912, p. 480 segg.; U. E. Paoli, Studi di diritto attico, III: Lo stato di cittadinanza in Atene, Firenze 1930, p. 273 segg.
Diritto istituto del concubinato venne abrogato attraverso le disposizioni di Basilio il Macedone (Prochiron, IV, 26) e Leone ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; m. risma di carta; m. metro, m....
navicella
navicèlla s. f. [dim. di nave]. – 1. a. Piccola nave: trovò per ventura alquanto separata dall’altre navi una n. di pescatori (Boccaccio). La Navicella, fontana di Roma in forma di piccola nave, nella piazza omonima sul colle Celio,...