Pediatra e batteriologo tedesco (Ansbach 1857 - Vienna 1911). Dal 1890 prof. di pediatria all'univ. di Graz. Approfondì la ricerca microbiologica, in cui egli ravvisa il più valido mezzo per risolvere [...] molti dei problemi pediatrici. Contribuì ad ampliare le conoscenze su alcune malattie infettive (tetano, tubercolosi, colera, difterite) e sulla patologia da dismicrobismo intestinale; e soprattutto legò ...
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Medico e batteriologo (Nizza 1863 - Parigi 1933), prof. di batteriologia a Lilla e vicedirettore dell'Istituto Pasteur di Parigi. Ha fornito contributi di rilievo in campo sieroterapico (preparazione del [...] siero antiofidico), allergologico (oftalmo-reazione di C. alla tubercolina, ora però abbandonata) e vaccino-profilattico: a lui, infatti, va il merito di aver preparato e introdotto, in collaborazione ...
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Medico e batteriologo tedesco (Hannover 1850 - ivi 1918); direttore dell'Istituto di igiene dell'univ. di Giessen e poi dell'ospedale per le malattie infettive di Berlino, succedendo a R. Koch. Autore [...] di importanti studî sul carbonchio, la peste, il colera, ecc. Nel 1884, coltivò per primo il bacillo del tifo, già isolato nel 1880 da K. J. Eberth, che è pertanto detto bacillo di G.-Eberth ...
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Patologo e batteriologo italiano (Firenze 1874 - Lisbona 1971). Nel 1902, inviato dall'Inghilterra in Uganda, scoprì (1903) l'agente patogeno della malattia del sonno in un Trypanosoma, che egli chiamò [...] ugandense, ma che fu successivamente identificato in Trypanosoma gambiense. Fondò il laboratorio di batteriologia nell'isola di Ceylon dove isolò i bacilli dissenterici, dimostrò inoltre che Spirochaeta pertenuis è l'agente patogeno della framboesia ...
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Medico e batteriologo tedesco (Clausthal, Hannover, 1843 - Baden-Baden 1910). Svolse la maggior parte della sua attività a Berlino, come direttore dell'ufficio imperiale di igiene (1880) e poi come professore [...] di igiene (1885) e direttore dell'istituto per le malattie infettive (1891). Aprì alla microbiologia nuove e feconde possibilità di studio: sia con la preparazione di terreni di coltura trasparenti e solidificabili, ...
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Batteriologo (Chamberley 1877 - ivi 1950). Nel 1900, dopo la laurea in medicina, fu nominato assistente del laboratorio clinico del St. Thomas' Hospital di Londra; lavorò poi al London Hospital e alla [...] con laboratorî di ricerca; nel 1929 fu eletto membro della Royal Society. In un periodo in cui la batteriologia si affermava come disciplina separata dalla medicina, T. contribuì notevolmente alle conoscenze sui microrganismi, sperimentando le loro ...
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Batteriologo e igienista (Rouen 1866 - Tunisi 1936); direttore dell'Istituto Pasteur di Tunisi dal 1904; dal 1929 membro dell'Académie des sciences. Compì numerose ricerche sulle malattie da infezione [...] (Naissance, vie et mort des maladies infectieuses, 1930), specialmente di quelle del bacino del Mediterraneo merid.; nel 1928 ebbe il premio Nobel per la medicina o la fisiologia per le sue indagini sul ...
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Batteriologo (Bellechaume, Yonne, 1866 - Garches, Parigi, 1963). Direttore dal 1944 dell'Institut Pasteur di Parigi, fu membro di numerose accademie scientifiche. Premio Feltrinelli per la medicina nel [...] 1959. Il suo nome è legato alla scoperta dell'anatossina difterica, che ottenne riscaldando a 39÷40 ºC e trattando con formolo la tossina batterica; con questo ritrovato R. fornì un efficientissimo mezzo ...
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Batteriologo inglese (Lochfield, Scozia, 1881 - Londra 1955); prof. di batteriologia nell'univ. di Londra e direttore dell'Inoculation Department del St. Mary's Hospital; accademico pontificio (1946) e [...] socio straniero dei Lincei (1947). Dedicatosi allo studio degli antisettici, scoprì nel 1922 il lisozima. Successivamente, basandosi su un'osservazione casuale compiuta nel 1929, studiò l'azione inibente ...
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Batteriologo e immunologo statunitense (West Hartford, Connecticut, 1897 -Waterford, Connecticut, 1985); direttore delle ricerche sulle malattie infettive al Children's Medical Center di Boston. Con i [...] suoi collaboratoriT. H. Weller e F. C. Robbins (unitamente ai quali gli è stato conferito il premio Nobel 1954 per la medicina e la fisiologia) ha dimostrato la possibilità di coltivare in vitro, su varî ...
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batteriologo
batteriòlogo (o bacteriòlogo) s. m. (f. -a) [comp. di batterio e -logo] (pl. m. -gi, raro -ghi). – Studioso di batteriologia; esperto di batteriologia che si occupa di ricerche sperimentali o delle applicazioni industriali di...
batteriologia
batteriologìa s. f. [comp. di batterio e -logia]. – Parte della microbiologia che ha per oggetto lo studio dei microrganismi unicellulari privi di clorofilla e riproducentisi per scissione diretta, detti schizomiceti o, più comunem.,...