CAMERANA, Giovanni
Alessandra Briganti
Nacque a Casale Monferrato il 14 febbr. 1845 da Giuseppe e Francesca Leotardi, in una famiglia che contava magistrati e militari: magistrato era il padre, morto [...] europei in funzione di stimolo e guida nel superamento del realismo: un'estesa area culturale che va da un Baudelaire assimilato prevalentemente come lezione di stile, ai decadenti belgi, Verhaeren, Jammes, e in seguito anche Verlaine in certi ...
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STUPEFACENTI
Adalberto PAZZINI
Gabriele GABBRIELLI
Giuseppe VIDONI
. Sono sostanze che, introdotte in un modo o nell'altro nell'organismo, svolgono un'azione tale da alterare notevolmente le condizioni [...] mangiatori di ḥaschīsh, organizzato a Parigi verso la metà del sec. XIX, all'Hôtel Pimodan, dove si raccoglievano Gautier, Baudelaire e altri. All'alcool in dosi smodate, o agli stupefacenti, ricorsero, tra gli altri, Verlaine, Coleridge, De Quincey ...
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(v. ballo, V, p. 989; App. II, I, p. 352; balletto, App. IV, I, p. 224)
Nella danza come arte del movimento, quindi nell'accezione più ampia ed estesa della parola rispetto al termine b. (che è solo una [...] del Nibelungo di Wagner, andato in scena a Berlino il 7 marzo 1990. Va comunque detto che l'aver approfondito Baudelaire, Nietzsche, Nijinsky, Wagner, Rimbaud, Mallarmé, Petrarca, Faust e molti altri personaggi e autori famosi, ha condotto Béjart al ...
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SAINTE-BEUVE, Charles-Augustin de
Mario BONFANTINI
Letterato, nato a Boulogne-sur-Mer il 23 dicembre 1804, morto a Parigi il 1° ottobre 1869. Di famiglia agiatamente borghese, orfano di padre prima [...] 'attività artistica quell'autonomia sulle cui tracce erano, per non parlare che di spiriti a lui vicinissimi, il Flaubert e il Baudelaire.
Si tocca qui il gran difetto di Sainte-Beuve e del suo sistema; cioè, in certa misura, il difetto capitale del ...
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Arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Arte
sommario: 1. L'arte nel XX secolo. 2. I movimenti artistici. 3. I ‛beni culturali'. 4. Il rapporto con le ideologie politiche. 5. I movimenti americani. [...] del pubblico, spesso sostenendo questa o quella corrente e intervenendo nel loro contrasto dialettico in modo che già Baudelaire chiamava ‟politico" (v. critica d'arte).
L'informazione del pubblico relativamente ai fatti dell'arte antica e moderna ...
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MARINETTI, Filippo Tommaso (all’anagrafe Emilio Angelo Carlo)
Luigi Paglia
Nacque il 22 dic. 1876, ad Alessandria d’Egitto, da Enrico e da Amalia Grolli.
I genitori, che vivevano more uxorio, si erano [...] ma anche vere e proprie esibizioni, in cui manifestò doti di buon declamatore al servizio di composizioni di Ch. Baudelaire, S. Mallarmé, P. Verlaine, A. Rimbaud. Contemporaneamente valorizzava e metteva a fuoco la propria immagine in un costante e ...
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MORETTI, Marino
Marino Biondi
MORETTI, Marino. – Quartogenito di otto figli, nacque a Cesenatico nella casa dei nonni paterni in via Mazzoni, il 18 luglio 1885, da Ettore, impiegato comunale e imprenditore [...] poeta «sano e sincero» – rivelava la tendenza ad ammirare «per suggestione » i decadenti: Wilde, Verlaine, Rossetti, Maeterlinck, Baudelaire.
A Firenze, dove si trattenne fino al 1907, visse la giovinezza («lasciai la spoglia della mia primavera ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fin dall’inizio del secolo lo stile modernista in poesia avvicina esperienze di diversa [...] della nuova poesia simultanea.
Come spiega il critico ginevrino Marcel Raymond in un libro fondamentale degli anni Trenta (De Baudelaire au surréalisme, 1933) “su di un unico piano si giustappongono senza prospettiva, senza passaggio e spesso senza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La canzone francese del Novecento riprende e rinnova due filoni delineatisi nel secolo [...] degli illuministi e nelle canzoni di François Béranger. Per Ferré sono le suggestioni visionarie che scaturiscono dall’opera di Baudelaire e Rimbaud e sboccano nella rivolta surrealista.
Jacques Brel
A differenza di Ferré e di Brassens, Jacques Brel ...
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NATOLI, Glauco
Lionello Sozzi
NATOLI, Glauco. – Nacque a Teramo il 15 febbraio 1908 da Adolfo e da Amelia Oriolo.
Visse la prima giovinezza a Messina, entrando precocemente in contatto con il circolo [...] critici oppure affrontò e discusse il problema dell'assurdo nell'opera di Albert Camus, o analizzò la posizione di Baudelaire dinanzi alla rivoluzione del ’48. Nel volume Figure e problemi della cultura francese (Messina-Firenze 1956) circoscrisse lo ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...