Pittore e illustratore italiano (Oderzo 1876 - Milano 1954). Soggiornò a Monaco (1898) e collaborò alla rivista Jugend; s'impose con le illustrazioni per La secchia rapita di Tassoni (1903) e col ciclo [...] un forte stimolo alle sue allucinanti invenzioni. Nello stesso gusto dipinse quadri, acquerelli e pastelli e illustrò Baudelaire, Rimbaud, Verlaine. Invitato dai surrealisti francesi a entrare nel loro gruppo, preferì lavorare in totale solitudine ...
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Disegnatore francese (Flessinga 1805 - Parigi 1892). Nel 1824 combatté volontario per la libertà della Grecia; fino al 1830 circa militò in Francia, e forse nell'Africa del Nord; nel 1842 era a Londra. [...] acume aspetti della società parigina del Secondo impero: balli, caffè, teatri, costumi, ma soprattutto belle donne e cavalli (Baudelaire gli dedicò varî articoli nel Figaro, poi raccolti in un ampio, importantissimo studio: C. G.: le peintre de la ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] e di T. Carlyle, le teorie di H. Bergson, che sostennero autorevolmente l’indirizzo simbolista. Figura influente è quella di C. Baudelaire: alcuni temi delle Fleurs du mal (1857), come il satanismo, il gusto per il macabro, la sensualità, oltre alla ...
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LIPPI, Andrea
Federico Trastulli
Nato a Pistoia il 4 febbr. 1888, il L. era figlio di Artemisia Bartoli e di Pietro, fonditore proprietario di un'attività nota in tutta Italia. Il mestiere paterno determinò [...] . Il L., inoltre, nutriva spiccati e non comuni interessi letterari e poetici che lo portarono a conoscere gli scritti di Ch. Baudelaire, D. Alighieri, E.A. Poe e W. Shakespeare, dai quali in più di un'occasione trasse ispirazione.
Ancora fanciullo ...
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Pittore e decoratore, morto a Parigi il 13 novembre 1943.
Nell'ultimo decennio di vita, eseguì ancora, oltre a quadri di cavalletto, molte grandi decorazioni, tra cui quelle nel liceo "Claude-Bernard", [...] : Histoire de l'art religieux, Parigi 1939; Sérusier, sa vie, son oeuvre.
Bibl.: S. Barazzetti-Demoulin, M. D., Parigi 1945; M. Raynal e J. Leymarie, Histoire de la peinture moderne - De Baudelaire à Bonnard, Ginevra 1949, pp. 93, 122 seg. e passim. ...
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Pittore francese (Montauban 1780 - Parigi 1867). Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (1834-41), esercitò, anche attraverso il suo frequentatissimo studio, una profonda influenza sulla pittura francese [...] nello stesso Salon, La battaglia di Scio. Il contrasto tra le due tendenze, quale si riflette negli scritti di Ch. Baudelaire, si concentrava nell'antitesi tra il disegno e il colore, cioè tra elemento intellettuale ed elemento passionale e, anche se ...
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Pittore e incisore belga, morto e Ostenda il 19 novembre 1949.
Nell'ultimo qindicennio di vita rallentò molto la sua attività. Le ultime opere di una certa importanza risalgono al 1933 (Le port d'Ostende, [...] . 1940, n. 238, p. 1; P. Haesaerts, Un grand maître disparaît, ibidem, p. 3; M. Raynal, Histoire de la peinture moderne. De Baudelaire à Bonnard, Ginevra 1949, pp. 80-81; M. Raynal, A. Rudlinger e altri, Histoire de la peinture moderne... Fauvisme et ...
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FOTOGRAFIA
Italo Zannier
Romano Fea
Giampaolo Bolognesi
(XV, p. 782; App. II, I, p. 963; III, I, p. 663; IV, I, p. 842)
Storia della fotografia. - La storia della cultura di questi ultimi centocinquant'anni [...] la più umile serva, come la stampa e la stenografia, che non hanno né creato né sostituito la letteratura" (Ch. Baudelaire, Le public moderne et la photographie, in Curiosités esthétiques et autres écrits sur l'art, Parigi 1980, p. 159).
L'invettiva ...
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surrealismo Movimento di avanguardia nato in Francia nei primi anni 1920, che ebbe vasta diffusione internazionale nel periodo tra le due guerre mondiali, estendendo la sua influenza dal campo letterario [...] Nord-Sud) che condividevano la predilezione per ‘moderni’ come P. Picasso e G. Apollinaire, riscoprivano D.A. de Sade e C. Baudelaire e indicavano in A. Rimbaud, A. Jarry e soprattutto in Lautréamont gli iniziatori di un genere di poesia basato sull ...
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Pittore e scultore, nato a Katowice (Polonia) il 13 marzo 1902, morto a Parigi il 24 febbraio 1975. Studiò a Berlino attorno agli anni Venti, lavorando assieme a G. Grosz e a J. Heartfield: i contatti [...] a partire dal 1939 divenne la sua attività principale. Fanno parte di quest'intensa attività le illustrazioni di testi di Baudelaire, G. Bataille, A. Peyre de Mandiargues (1939-1941). È del 1944 l'inquietante serie d'illustrazioni per The story of ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...