LIFAR, Serge
Gino TANI
Danzatore e coreografo, nato a Kiev il 2 aprile 1905. Studiò con B. Nižinskoja e E. Cecchetti: nel 1923 raggiunse a Parigi la compagnia di S. Djagilev, ove si fece strada lentamente, [...] e la Compagnia dei balletti russi si disperse. Fu allora incaricato dall'Opéra di Parigi di mettere in scena Prometeo di Beethoven. Il successo conseguito gli valse la carica di primo ballerino e "maître de ballet" del grande teatro; posto che occupa ...
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ROUSSEAU, Victor
Sophie A. Deschamps
Scultore belga, nato a Feluy (Hainaut) il 16 dicembre 1865. Dall'età di 10 anni imparò il mestiere di scalpellino nelle cave del suo paese. A 11 anni, è scalpellino [...] der Stappen. Ma nello stesso tempo, frequenta l'opera e i concerti. Wagner, che comincia a imporsi, e Beethoven producono su di lui una profonda impressione. Il R. personifica, del resto, quegli artigiani valloni, sognatori, idealisti, intellettuali ...
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MARX, Adolf Bernhard
Musicologo, nato a Halle il 25 maggio 1795, morto a Berlino il 17 maggio 1866. Studiò, a più riprese, a Halle con D.G. Türk e a Berlino con K. F. Zelter. Nel 1824 fondò la Beriiner [...] è legato, più che alle composizioni (opere, oratori, cori, Lieder, musica strumentale, ecc.), ai lavori musicologici, tra i quali più spesso si citano gli studî sul Beethoven (1858), sul Gluck (1863) e il trattato di composizione (voll. 4, 1837-74). ...
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Strumento popolare a corde che si pizzicano con il plettro, a forma di liuto, ma di minori dimensioni e con minor piegatura della cavicchiera. Dalla m. nel 18° sec. derivò il mandolino, differendone per [...] spesso utilizzato nella musica colta; tra gli altri, da A. Vivaldi (che gli dedicò 3 concerti), W.A. Mozart (nel Don Giovanni), L. van Beethoven (3 composizioni per mandolino e pianoforte), G. Verdi (nell’Otello), G. Mahler, A. Schönberg, A. Casella. ...
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GIULINI, Carlo Maria
Lorenzo Tozzi
Direttore d'orchestra, nato a Barletta il 9 maggio 1914. Dopo aver studiato la viola con R. Principe e composizione con A. Bustini al conservatorio ''Santa Cecilia'' [...] in senso emotivo-spirituale) delle opere da lui dirette.
Tra le sue esecuzioni memorabili: Quarta Sinfonia di Brahms, Settima di Beethoven, il Requiem in do minore di Cherubini, i Quadri di un'esposizione di Musorgskij-Ravel, la Nona di Mahler, nel ...
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SOLTI, Sir Georg
Lorenzo Tozzi
Direttore d'orchestra britannico di origine ungherese, nato a Budapest il 21 ottobre 1912. All'Accademia Franz Liszt di Budapest studiò pianoforte con E. von Dohnányi [...] repertorio sinfonico, in gran parte inciso per la Decca, che comprende per altro l'integrale delle Sinfonie di L. v. Beethoven, J. Brahms, G. Mahler. Congeniali gli sono soprattutto le opere teatrali di R. Wagner e R. Strauss, frequentate infatti con ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] Danza delle ore di Amilcare Ponchielli, interpretata da un gruppetto di ippopotami in tutù rosa confetto, la Sesta sinfonia di Beethoven, che con le sue note avvolge il temporale scatenato da Giove su una placida campagna popolata da ninfe, fauni e ...
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sinfonia Composizione per orchestra affermatasi nel 17° sec. come brano strumentale introduttivo di un’opera o di una cantata e divenuta nel 18° sec. una forma musicale da concerto autonoma e complessa.
La [...] e il 1796 compose ben 104 s., a cui si aggiunsero le 40 s. di Mozart e le 9 di L. van Beethoven; questi compositori formano la triade alla quale gli storici delle musica attribuiscono il merito di aver definito i caratteri emblematici del sinfonismo ...
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settimino medicina Figlio nato da un parto pretermine, tra la fine del settimo e l’inizio dell’ottavo mese di gravidanza. I neonati s. sono classificati fra i prematuri perché, pur potendo vivere in maniera [...] ; per estensione, il complesso degli esecutori. Composizioni di questo tipo furono scritte, tra gli altri, da L. Spohr e L. van Beethoven (per fiati e archi) e da C. Saint-Saëns (per tromba, pianoforte e archi), M. Ravel, A. Schönberg, I. Stravinskij ...
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UGHI, Bruto, detto Uto
Lorenzo Tozzi
Violinista, nato a Busto Arsizio (Varese) il 21 gennaio 1944. Iniziati gli studi di violino a soli quattro anni, debuttò al Lirico di Milano nel 1951. Proseguì gli [...] , Brahms, Čaikovskij, Mendelssohn e Bruch, nonché l'integrale di quelli di Mozart e di Paganini e le Sonate di Beethoven (con Sawallisch al pianoforte).
Violinista di tecnica impeccabile, cultore del bel suono e della puntualità esecutiva, U. è un ...
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beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...