GAUDIO, Mansueto
Daniela Giordana
Nacque a Vignale Monferrato il 7 luglio 1873 da Paolo e Giulietta Bellero, agricoltori nella cascina di Pratochiuso. Trascorse la prima giovinezza a Vignale e, dopo [...] il 27 marzo 1898 riapparve alla chiesa dell'Annunziata di Genova nel ruolo di Pietro nell'oratorio Cristo all'Oliveto di L. van Beethoven, e il 19 novembre al teatro Carlo Felice ne La risurrezione di Lazzaro di L. Perosi, direttore R. Ferrari. Tra l ...
Leggi Tutto
Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] re del medesimo autore, la più alta vetta che lo spirito corale abbia toccato dopo Bach e Händel.
Entrati, con Beethoven, nel pieno spirito ottocentesco, siamo portati nella corrente del romanticismo musicale, cui il senso della coralità non è ignoto ...
Leggi Tutto
HALL, Peter Reginald Frederick, Sir
Biancamaria Mazzoleni
Regista teatrale inglese, nato a Bury St. Edmunds (Suffolk) il 22 novembre 1930. Ha compiuto gli studi alla Perse School e al St. Catharine's [...] in altri prestigiosi teatri di tutto il mondo, opere di Mozart (Il flauto magico, 1970; Così fan tutte, 1978), di Beethoven (Fidelio, 1979), di Wagner (Tristano e Isotta, 1971; L'Anello del Nibelungo a Bayreuth, 1983); e ancora Carmen (1985), Salomè ...
Leggi Tutto
COLANTUONI, Alberto
Paolo Petroni
Nacque a Trieste il 25 apr. 1874 da Faustino, discendente da nobile famiglia irpina originaria di Dentecane in provincia di Avellino, e da Adele Bugno.
Trascorse la [...] ; Il signor Ruy Blas, ibid. 1916; La bardana, ibid. 1923; La passione di Cristo, ibid. 1924; Ornella Butterfly, ibid. 1926; Beethoven, ibid. 1927; Di tutto un po', ibid. 1929; Il destino in tasca, in Comoedia, dicembre 1930; La sagra dei fringuelli ...
Leggi Tutto
McDowell, Malcolm (propr. Taylor Malcolm)
Francesca Vatteroni
Attore cinematografico e teatrale inglese, nato a Leeds (Yorkshire) il 13 giugno 1943. Come interprete del Free Cinema il suo nome è legato [...] di A clockwork orange, ossia quello del violento capo di una futuristica banda di delinquenti, amante della musica di Beethoven, che, arrestato, viene rieducato secondo metodi altrettanto violenti. La sua interpretazione di O lucky man!, parzialmente ...
Leggi Tutto
Oliviero Ponte di Pino
Sorpresa, i giovani tornano a teatro
Il Piccolo Teatro di Milano fa più abbonamenti delle squadre di calcio. Un segnale positivo, ma basta il bonus ai diciottenni per rilanciare [...] e la cultura portino a costruire cittadini migliori (con l’inquietante annotazione che l’amore per Bach, Mozart e Beethoven degli ufficiali delle SS non impedì loro di gestire i campi di sterminio). Servono presìdi e servizi culturali nelle aree ...
Leggi Tutto
CRUVELLI (Crüwell), Sofia (Johanne Sophie Charlotte)
Bianca Maria Antolini
Nata a Bielefeld (Vestfalia, allora appartenente al Regno di Prussia), il 12 marzo 1826, studiò a Parigi con M. Bordogni, a [...] p. 178).
Nel corso del 1851 la C. tornò a Londra, al Her Majesty's Theatre, dove interpretb Fidelio di Beethoven, Norma, Florinda di S. Thalberg (prima esecuzione), Ernani, Linda, I quattro fratelli di M. Balfe (prima esecuzione). Nella stagione 1851 ...
Leggi Tutto
BAZZANI, Alessandro, detto il Bazzanone
Elena Povoledo
Figlio di Carlo e di Adelaide Pozzi, nacque ad Odessa nel 1846. Ancora giovanissimo seguì il padre sia nella professione, esercitandosi quattordicenne [...] di Firenze di E. Terziani (1883, prima esec.), il ballo Excelsior di Manzotti (1883) e molto probabilmente il Fidelio di Beethoven (1886, nuovo per l'Italia).
L'attività per il teatro di prosa si alternava indifferentemente a quella per l'opera e ...
Leggi Tutto
FERRARIS, Ines Maria
Roberto Staccioli
Nacque a Torino il 6 ag. 1883 da Giovanni e da Margherita Greppi.
Iniziò a studiare pianoforte sotto la guida di A. Quartero e il 30 nov. 1894 esordi in un concerto [...] M. Stabile come Falstaff e Mercedes Llopart come Alice e nel novembre dell'anno seguente fu Marcellina nel Fidelio di L. van Beethoven accanto a S. Baccaloni, B. Franci e F. Merli ancora sotto la direzione di A. Toscanini.
Nel gennaio 1935 vestì i ...
Leggi Tutto
BARBAIA, Domenico
Alberto Pironti
Nacque a Milano nel 1778 da Carlo e da Margherita Pini. Di poverissima famiglia, cominciò presto a lavorare come garzone di caffè. La sua fortuna ebbe inizio quando [...] a spese. La sua disgrazia erano l'irritabílità e la vanità...". È ancora il caso di ricordare l'amaro giudizio di Beethoven (in Radiciotti) quando il B. portò a Vienna le opere di Rossini e degli altri compositori italiani, rendendole particolarmente ...
Leggi Tutto
beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...
pastorale1
pastorale1 agg. [dal lat. pastoralis, der. di pastor -oris «pastore»]. – 1. a. Di pastore, dei pastori, che ha rapporto con la vita dei pastori: veste, abito p.; ambiente p.; canti p.; la zampogna p.; un chiaro suon ... di p. accenti...