Scrittore ucraino (Osnova, Char´kov, 1778 - Char´kov 1843); cominciò a scrivere a cinquant'anni, dapprima in russo, poi (1830-40) compose in ucraino i racconti che gli diedero la maggiore fama. I suoi [...] ("La strega di K."). Importante il suo romanzo Pan Chaljavskij ("Il signor Ch.", 1839), che ottenne il riconoscimento di Belinskij, e la sua produzione teatrale, nella quale spicca la commedia Priezžij iz stolicy, ili Sumatocha v uezdnom gorode ("L ...
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Nome («Giornale letterario») di tre periodici russi. Il primo, fondato a San Pietroburgo nel 1830 dal poeta e critico barone A.A. Del´vig, visse due anni; a Del´vig subentrò nella direzione il critico [...] secondo fu pubblicato a San Pietroburgo tra il 1840 e il 1849 e diretto da A.A. Kraevskij; vi collaborarono V.G. Belinskij, A.V. Kol´cov, V.A. Sollogub, N.A. Nekrasov
Il terzo, organo della direzione dell’Unione degli scrittori sovietici dell’URSS ...
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Critico e pubblicista russo (n. Znamenskoe, Lipeck, 1840 - m. annegato presso Dubbel´no, Jūrmala, 1868). Polemista tra i più radicali del nichilismo russo, svolse una febbrile attività per diffondere, [...] poetica di Puškin, si ricordano: Bazarov (1862), sul protagonista di Otcy i deti di Turgenev; Motivy russkoj dramy ("I motivi del dramma russo", 1864); Razrušenie estetiki ("La distruzione dell'estetica", 1865); Puškin i Belinskij ("P. e B.", 1865). ...
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Rivoluzionario, diplomatico e critico letterario russo (Mosca 1871 - Losanna 1923). Figlio di un ingegnere polacco, studiò alla scuola tecnica superiore di Mosca, frequentando i circoli studenteschi rivoluzionarî [...] superflui", 1905; O buržuaznosti modernistov "Sul carattere borghese dei modernisti", 1908; Leonid Andreev, 1910; V. G. Belinskij, 1911; N. A. Dobroljubov, 1912) sviluppò una forte polemica contro il decadentismo, indicando altresì i criterî positivi ...
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Scrittore russo (Orël 1818 - Bougival, Parigi, 1883). Tra i primi autori ad essere conosciuto e apprezzato in Occidente, T. ottenne un grandissimo successo con i racconti della raccolta Zapiski ochotnika [...] della filosofia hegeliana. Nel 1841 T. tornò in Russia, dove si legò a circoli progressisti del tempo, conobbe V. G. Belinskij e giurò a sé stesso di combattere contro la servitù della gleba. Solo più tardi però questo giuramento trovò eco nel suo ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] che attraversano tutta la storia culturale della Russia. Tra gli occidentalisti sono attivi T. Granovskij, A. Herzen e Belinskij, vero leader dello schieramento, giornalista e critico veemente e geniale, le cui idee favoriranno il multiforme sviluppo ...
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LO GATTO, Ettore
Emanuela Sgambati
Nacque a Napoli, il 20 maggio 1890, da Domenico e da Clelia Çesbron de la Grennelais. Trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Porto San Maurizio e a Livorno.
Del suo [...] , contenente varie traduzioni, corredate di studio critico, di poesia (A.A. Blok), prosa (Čechov) e pensiero (V.G. Belinskij, K.I. Čukovskij) russi ottenne un successo enorme: molti noti intellettuali italiani, come C. Rebora e G. Prezzolini, ne ...
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Gogol´, Nikolaj Vasil´evič
Guido Carpi
Incanti e disincanti della vecchia Russia
La prosa di Nikolaj Gogol´, il grande scrittore russo vissuto nel 19° secolo, è come un tappeto magico, intessuto di [...] fra gli intellettuali progressisti che fino ad allora avevano considerato lo scrittore un alleato: il critico letterario Vissarion Belinskij, che più di tutti aveva contribuito alla diffusione del mito di Gogol´, lo accusa in una famosa lettera ...
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