Regista cinematografico e teatrale italiano (n. Piacenza 1939). L'orizzonte dei conflitti familiari, il gioco della sessualità, l'ombra della morte, la presenza costante della pratica psicoanalitica sono i temi che, a partire dall'esordio con I pugni in tasca (1965), hanno caratterizzato i suoi film, politici e poetici al tempo stesso (in particolare Nel nome del padre, 1972, e Marcia trionfale, 1976). ...
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Perpignani, Roberto
Stefano Masi
Montatore, nato a Roma il 20 aprile 1941. Protagonista del rinnovamento del cinema italiano tra la seconda metà degli anni Sessanta e i primi Settanta al fianco di registi [...] carriera di montatore, e soltanto nel 1966 egli poté montare un secondo film, La Cina è vicina (1967) di Bellocchio, altra opera caratterizzata da costruzioni linguistiche coraggiose. In virtù di questi due film, si propose come montatore vicino alla ...
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Placido, Michele. – Attore e regista italiano (n. Ascoli Satriano, Foggia, 1946). Diplomatosi all'Accademia d'arte drammatica di Roma, ha recitato in teatro, nel 1969, nella trasposizione dell’Orlando [...] (1985) di D. Damiani, Mery per sempre (1989) di M. Risi, Lamerica (1994) di G. Amelio, La balia (1999) di Bellocchio. Ha debuttato come regista con Pummarò (1990), viaggio in Italia di un giovane immigrato africano tra lavoro nero e camorra, per ...
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Agosti, Silvano
Paolo Berardi Vernaglione
Regista e montatore cinematografico, nato a Brescia il 23 marzo 1938. La sua eclettica attività di uomo di cinema si inquadra nel clima culturale dei primi [...] di cinema e studiando l'opera di Sergej M. Ejzenštejn. Rientrato in Italia, sceneggiò e realizzò il montaggio del film di Bellocchio I pugni in tasca (1965) sotto lo pseudonimo di Aurelio Mangiarotti. Nel 1967 girò il suo lungometraggio d'esordio, Il ...
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Sceneggiatore cinematografico italiano (n. Roma 1947). Dopo essere stato tra i realizzatori di Matti da slegare (1975), documentario collettivo ambientato in un manicomio, ha intrapreso un lungo sodalizio [...] professionale con S. Rulli. Insieme hanno firmato le sceneggiature per M. Bellocchio (Il gabbiano, 1977), M. Risi (Mery per sempre, 1989; Il muro di gomma, 1991), D. Luchetti (Il portaborse, 1990; Arriva la bufera, 1993; La scuola, 1995; I piccoli ...
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Direttore della fotografia italiano (Roma 1923 - ivi 2005), tra i più attivi e versatili del cinema italiano; cominciò a lavorare giovanissimo (1943) e, dopo un periodo dedicato in prevalenza al cinema [...] di consumo, passò a collaborare con registi come M. Bellocchio (La Cina è vicina, 1967), S. Leone (C'era una volta il West, 1968), L. Malle (Lacombe Lucien, 1968), M. Ferreri (Storie di ordinaria follia, 1982), F. Fellini (Ginger e Fred, 1986; L' ...
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Lanci, Giuseppe
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 1° maggio 1942. Tra le più rilevanti personalità della fotografia italiana degli anni Ottanta e Novanta, è stato spesso legato [...] moderna: non a caso è toccato a lui materializzare il mondo di L. Pirandello per cineasti di diversa impostazione, da Bellocchio (Enrico IV, 1984; La balia) ai fratelli Taviani (Kaos, 1984), con i quali ha lavorato in ben sei lungometraggi, fino ...
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Remotti, Remo. – Attore, poeta e artista italiano (Roma 1924 - ivi 2015). Personalità poliedrica e irriverente, ha esordito nel mondo dell’arte come pittore, per dedicarsi in seguito alla recitazione [...] e alla scrittura teatrale e quindi lavorando nel cinema con registi quali Bellocchio, Moretti, Scola e Verdone; celebri le sue interpretazioni nelle pellicole Il Padrino - Parte III (1990), Letters to Juliet (2010) e Hudson Hawk - Il mago del furto ( ...
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Attrice cinematografica e televisiva italiana di origini iraniane (n. Roma 1975). Compiuti gli studi classici a Roma, ha vissuto per qualche tempo in Inghilterra dove nel 1999 si è diplomata alla Guildhall [...] cui L’uomo che verrà (2009), Un altro mondo (2010), Il primo uomo (2011), Bella addormentata (2012), il film di M. Bellocchio ispirato al caso di E. Englaro, per il quale è stata premiata con il David di Donatello 2013 come attrice non protagonista ...
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Attrice cinematografica francese (n. Le Mans 1964). Ha esordito nell’eccessivo ed estetizzante 37°2 le matin (trad. it. Betty Blue, 1986), che le è valso un’immediata candidatura al premio César come miglior [...] attrice, oltre che un notevole credito presso gli ambienti cinematografici internazionali meno omologati. Nel 1988 è stata scritturata da M. Bellocchio per La visione del sabba, quindi da J. Jarmush per la scena parigina di Night on Earth (Taxisti di ...
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cinespettacolo
s. m. Spettacolo multimediale che riunisce elementi di rappresentazione teatrale e di spettacolo musicale e danzato, alternandoli con proiezioni cinematografiche. ◆ Michele Placido interrompe le prove del «Macbeth» con la regia...
-occio
-òccio [forse lat. volg. *-ŏceu, coniato per analogia con la serie -āceus, -ĭcius, -īcius, -ūceus]. – Suffisso alterativo aggettivale e nominale avente valore attenuativo, vezzeggiativo o spregiativo (belloccio, grassoccio; bamboccio,...