In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] gentilezza e proprietà, che mai la maggiore. Tutti in quel benedetto tempo del 1300 parlavano e scrivevano bene. I libri delle , di cui si era già fatto interprete ➔ Vittorio Alfieri nel celebre sonetto patriottico “L’idioma gentil sonante e puro ...
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PACIAUDI, Paolo Maria
Lisa Roscioni
– Nacque a Torino il 23 novembre 1710 da una «honestissima familia» (Fabroni 1789, p. 180).
Il padre Giuseppe era protomedico presso la corte sabauda sotto la reggenza [...] la sua residenza a Roma dove consolidò i rapporti con Benedetto XIV, che nel 1750 lo aveva apprezzato per il d'Italia, XLIX (1981), pp. 43-65; U. Benassi, Vittorio Alfieri nel carteggio del Paciaudi, in Id., Curiosità storiche parmigiane, Parma 1982, ...
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Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] tali scritture, che, come lamentato già nel 1540 da ➔ Benedetto Varchi (Storia fiorentina XVI, 4), «appariscono ancora più lettere Ottocento: già nel 1803, in un sonetto di stampo alfieriano, Carlo Botta si scagliava contro i termini e costrutti ...
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RUSSO, Luigi
Raffaele Ruggiero
– Ultimo di otto figli, nacque a Delia (Caltanissetta) il 29 novembre 1892 da Giuseppe, impiegato comunale, e da Diega Meo.
Dopo il ginnasio in seminario compì gli studi [...] il 1930 e il 1945 commentò Boccaccio, Tasso, Alfieri, Foscolo, Leopardi, Nievo e Verga. Dal 1936 LIV (1999), luglio, pp. 453-487, settembre, pp. 584-610; L. R. - Benedetto Croce, I-II, a cura di E. Cutinelli-Rendina, Pisa 2006; L. R. - Gianfranco ...
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AMALFI, Tommaso Aniello d', detto Masaniello
Gaspare De Caro
Nacque il 20 giugno 1620 a Napoli, contrariamente alla tenace tradizione che lo vuole nativo di Amalfi, da Francesco, detto Cicco, e da Antonia [...] medaglie coniate in Olanda con le effigi di Masaniello e del Cromwell, a Benedetto Spinoza che disegnò sé stesso nei panni del pescivendolo napoletano, sino all'Alfieri (Filippo), al melodramma di Weber, allo storico tedesco A. Glaser, che fa della ...
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Foscolo, Ugo
Luigi Trenti
Poeta, nato a Zante nel 1778 e morto a Turnham Green, presso Londra, nel 1827. L’interesse di F. per M. è documentato quasi in tutta la sua opera, dagli anni del periodo repubblicano [...] 26-43; S. Gentili, Machiavelli in Foscolo: i Sepolcri, «Antologia Vieusseux», 1999, 14, pp. 5-24; A. Di Benedetto, «Il nostro gran Machiavelli»: Alfieri e Machiavelli, in La lingua e le lingue di Machiavelli, Atti del Convegno internazionale di studi ...
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BIANCONI, Giovanni Lodovico
Ettore Bonora
Nacque a Bologna il 30 sett. 1717 da Antonio Maria, fratello del teologo Giovanni Battista, e da Isabella Nelli.
Compiuti i corsi di umanità e appresa la lingua [...] ma il proposito non ebbe seguito; anzi, con una raccomandazione di Benedetto XIV, egli passava l'anno seguente alla corte di Dresda, presso nel Bettinelli, ma, ove si eccettuino il Vico e l'Alfieri, fu comune a tutti gli uomini colti del sec. XVIII, ...
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MONTI, Augusto
Alberto Cavaglion
MONTI, Augusto. – Nacque a Monastero di Bormida (all’epoca in provincia di Cuneo, ora di Asti) il 29 agosto 1881 da Bartolomeo e Luisa Berlingeri.
Dopo iniziali studi [...] degli anni, venne a innestarsi nel filone piemontese che da Alfieri giunge fino a I miei ricordi di Massimo d’Azeglio. affatto un esempio di crescita morale, come sosteneva Benedetto Croce. Identico l’atteggiamento critico verso il partito ...
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SBARBARO, Pietro
Fulvio Conti
– Nacque a Savona il 20 aprile 1838 da Francesco, commerciante di vele e cordami per navi mercantili, e da Maria Salomone.
Studiò presso le Scuole pie di Carcare e di Savona, [...] a Cesare Cantù, da Aurelio Saffi a Carlo Alfieri di Sostegno.
L’impegno profuso in questa iniziativa, fu nuovamente eletto deputato nel collegio di Pavia, dove subentrò a Benedetto Cairoli, morto nell’agosto di quell’anno. Questa volta però, ...
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CARPANI, Giuseppe
Gian Paolo Marchi
Nacque a Villalbese nel Comasco il 28 genn. 1752 da Giacinto e Orsola Ripamonti. Dopo aver compiuto i primi studi presso i gesuiti di Brera, fu avviato alla carriera [...] di Kotzebue e le ultime del teatro francese. D'Alfieri non si possono admettere, e con alcune piccolissime correzioni, Le Temps (Parigi), 5 febbraio del 1914; L. F.Benedetto, Arrigo Beyle milanese, Firenze 1942(trascrizione delle due lettere del ...
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viscere
vìscere s. m. [dal lat. viscus viscĕris, usato per lo più al plur., viscĕra -um] (pl. i vìsceri m., o le vìscere f.). – 1. Nome generico, sia nell’uso corrente sia anche nel linguaggio scient., di ciascuno degli organi interni, racchiusi...
sdegnoso
sdegnóso agg. [der. di sdegno]. – 1. a. Di persona che dimostra sdegno, cioè avversione, disprezzo o rifiuto per tutto ciò che le appare in contrasto con i proprî gusti, con i proprî principî: un uomo s. di ogni compromesso; è sempre...