PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] per Padova nel marzo-aprile 1532. Dopo il soggiorno patavino – durante il quale conobbe, tra gli altri, Pietro Bembo e Benedetto Lampridio – nel 1533 rientrò a Siena per difendere Antonio Bellanti, coinvolto in un processo per violazione della legge ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I dibattiti linguistici del Cinquecento nascono dall’incertezza della norma propria [...] , quali ad esempio vengono sviluppate nel dibattito italiano sulla questione della lingua: da Pietro Bembo a Pier Francesco Giambullari, a Benedetto Varchi, a Lodovico Castelvetro, a Leonardo Salviati, a Niccolò Machiavelli, e soprattutto a Sperone ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] senso stretto).
Non va invece considerata purista la dottrina di Bembo (Prose della volgar lingua, 1525), se non per un gentilezza e proprietà, che mai la maggiore. Tutti in quel benedetto tempo del 1300 parlavano e scrivevano bene. I libri delle ...
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LAMPRIDIO, Giovanni Benedetto
Stefano Benedetti
Nacque a Cremona nel 1478 dal notaio Leonardo Bellintendi, assumendo poi il cognome di Lampridio (forse coniato sul greco αῶ ἰδέα, "bell'intendere"; [...] di stima e consuetudine che lo avrebbe legato nel tempo a Pietro Bembo.
Tra il 1522 e il 1523, dopo la morte di Leone di P. Serassi, Roma 1760, pp. 162 s.; Ode di Benedetto Lampridio cremonese a Bernardino Trebazio vicentino, trad. di B. Morsolin, in ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] di corte e popolo cittadino.
Tra le Prose di Bembo (1525) e il Vocabolario della Crusca (1612), I dialetti italiani. Storia, struttura, uso, Torino, UTET.
Croce, Benedetto (1952), La letteratura dialettale riflessa. La sua origine nel Seicento e il ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] inizi del Cinquecento dalla maggior autorità di quel momento, ➔ Pietro Bembo, «tenuto il maggiore huomo che havesse l’Italia in quel seguendo in parte l’insegnamento del suo maestro Benedetto Varchi, rompe gli schemi tradizionali, applicando al verbo ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] è basata la teoria del classicismo volgare elaborata dallo stesso Bembo nelle Prose della volgar lingua (1525). Quali modelli di filocruscante che va dal misurato tradizionalismo di Benedetto Buommattei, alla «posizione più tenacemente ancorata ...
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FERRERI, Zaccaria
Eckehart Stöve
Nacque a Vicenza nel 1479 da famiglia nobile. Quindicenne, entrò nel monastero benedettino di S. Giustina a Padova. Nel 1504 si recò a Roma, dove due anni dopo conseguì [...] nell'ordine benedettino, fu abate dell'abbazia di S. Benedetto di monte Subasio presso Assisi (perlomeno appare con questo livello nella familia del pontefice, accanto a celebri umanisti come P. Bembo, J. Sadoleto e G. F. Poggio. Da Leone X ricevette ...
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TATTI, Francesco (detto Sansovino)
Simone Testa
Naque a Roma nel 1521, primogenito dello scultore e architetto fiorentino Iacopo Tatti, ma era nato, forse, da una relazione extraconiugale della madre, [...] San Marco (Bonora, 1994, p. 52). Nel 1554 sposò Benedetta Musocca o Misocca (1533-83), figlia di Vettore, mercante veneziano imprenditoriale, raccolse i titoli di famosi autori quali Bembo, Sannazzaro e Ariosto, già stampati con notevole fortuna ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] tipo moderno è l’edizione aldina del De Aetna (1496) di Bembo, dove sono introdotti la ➔ virgola di forma attuale ‹,›, il ➔ di primo piano come il Della lingua toscana (1643) di Benedetto Buommattei o le Osservazioni della lingua italiana (1644) del ...
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