DAVANZATI, Bernardo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 31 ag. 1529 (Archivio dell'Opera del duomo, Battesimi, anni 1522-1532, c. 119 v), da Antonfrancesco di Giuliano e da Lucrezia, figlia di Bernardo [...] nove sonetti, un madrigale e un epitaffio per il sepolcro di Andrea del Sarto. Dei sonetti, cinque sono indirizzati a BenedettoVarchi.e, in particolare, due sono in risposta ad altrettanti di quell'autore; un sonetto è dedicato a Baccio Valori, un ...
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PINO, Paolo
Mattia Biffis
PINO (de Pinis), Paolo. – Non è nota la data di nascita di questo pittore e letterato, attivo a Venezia e nel suo entroterra a partire dagli anni Trenta del Cinquecento. Poco [...] da alcuni studiosi radunati attorno all’Accademia degli Infiammati (1541-43), tra cui in particolare Sperone Speroni e BenedettoVarchi (Pardo, 1992, pp. 42 s.); esso si radica inoltre nel contesto del «revival albertiano» della metà del Cinquecento ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] Marinoni (1944-1952: vol. 1°, 74-75) e Altieri Biagi (1998: 79), Leonardo appartiene alla classe culturale che ➔ BenedettoVarchi definì dei «non idioti», vale a dire le persone colte, ma non ‘letterate’ di professione. Leonardo fa parte infatti di ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] bembiano ormai alle porte. Nonostante infatti l’ammirazione di letterati come ➔ Baldassarre Castiglione, Annibale Caro, ➔ BenedettoVarchi, ➔ Lionardo Salviati (nonché, in parte, dello stesso ➔ Pietro Bembo), e la conseguente inclusione nella lista ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] aggiunta una considerevole produzione poetica, particolarmente apprezzata dai contemporanei che non esitarono a considerarlo, come scrisse BenedettoVarchi, tra i massimi poeti in lingua latina. Il Syphilis sive De morbo gallico, pubblicato a Verona ...
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Storici e politici fiorentini del Cinquecento
Angelo Baiocchi Testi
Simone Albonico
Premessa
Questo volume si presenta con il duplice intento di costituire uno strumento di lavoro per studiosi e di [...] detto in alcune note di commento ai testi di Donato Giannotti, Antonio Brucioli, Filippo de' Nerli, Bernardo Segni, BenedettoVarchi); diventano anzi quasi canoniche, segno di una larga diffusione e di un massiccio ingresso nella forma mentis e nella ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] di G. Milanesi, Firenze 1857-58, I, pp. 241-243, 396 s.; II, pp. 437, 513; III, pp. 277 s.; G.B. Busini, Lettere a BenedettoVarchi sopra l'assedio di Firenze, a cura di G. Milanesi, Firenze 1860, pp. 1, 5, 30, 51, 84 s., 90, 184, 186, 190, 194, 217 ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] volgare. Il 3 dic. 1550 fu creata una commissione di riformatori della lingua, composta, oltre che dal G., da BenedettoVarchi, Carlo Lenzoni, Lionardo Tanci e Francesco Torelli. Il 22 nov. 1551 a Lenzoni (defunto) e a Torelli subentrarono Francesco ...
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PICCOLOMINI, Alessandro
Franco Tomasi
PICCOLOMINI, Alessandro. – Primogenito di una famiglia piuttosto numerosa, probabilmente composta da altri dieci fratelli e due sorelle, nacque a Siena il 13 giugno [...] Tra ottobre e novembre del 1541 Piccolomini dovette infatti arginare la crisi, mediando con Speroni e cercando il sostegno di BenedettoVarchi, come documenta il carteggio superstite tra i due relativo proprio a questo giro di mesi. Forse a causa dei ...
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FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] : proprio in tal senso il F. colse il nesso esistente tra le due lingue, non accettando le tesi di BenedettoVarchi e di Claudio Tolomei, che invece consideravano il volgare una lingua pienamente autonoma.
Su tali presupposti si fonda la concezione ...
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lode
lòde (ant. lòda) s. f. [lat. laus laudis]. – 1. a. Parola, frase, discorso (pronunciato o scritto) con cui si manifesta piena approvazione per l’operato, il comportamento di una persona, o se ne riconoscono i meriti, le qualità; anche...
neocomunitarismo
s. m. Riproposizione di un sistema sociale e civile nel quale la storia e gli interessi di una comunità, locale o globale, prevalgono sulle singole individualità. ◆ [tit.] La strada moderata al neocomunitarismo (Giornale,...