Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giorgio Fuà
Pietro Alessandrini
È difficile racchiudere in un breve quadro rappresentativo la personalità, l’attività, il pensiero di Giorgio Fuà. Viene in soccorso la sua Nota autobiografica (in Trasformazioni [...] con crescente difficoltà nelle economie avanzate nelle quali prevale il peso economico e sociale dei servizi e della produzione di beni immateriali, difficili da valutare.
Su questo fronte va attribuito a Fuà il grande merito di avere anticipato l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Maria Galanti
Claudia Sunna
Nel panorama intellettuale del secondo Settecento, Giuseppe Maria Galanti è riconosciuto come il più assiduo indagatore delle condizioni economiche e politiche del [...] civile all’agricoltore». L’agricoltura, per Galanti, ha una funzione economica e sociale di primo piano:
I veri beni degli uomini sono i prodotti della terra, che forniscono l’abbondanza, che conservano la semplicità de’ costumi, che dispongono ...
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CHIARENTI
Michele Luzzati
Famiglia di mercanti e banchieri pistoiesi originaria di Montemagno e inurbatasi all'inizio del secolo XIII. I C. incominciarono la loro attività come cambiatori, dapprima [...] la compagnia non riusciva a recuperare le somme pretese, perché il 5 nov. 1311 un inviato pontificio sequestrava loro beni immobili in Pistoia (Regestum Clementis... V, nn. 3876, 10391, 10392, 10400, 10404, 10506). Le difficoltà non venivano soltanto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonino da Firenze
Oreste Bazzichi
Nel campo di osservazione di Antonino da Firenze c’è un palcoscenico privilegiato, unico al mondo: la situazione culturale, economica, sociale e civile della Toscana, [...] è una questione che attiene alla politica economica, perché lo scopo ultimo dell’attività commerciale è di fornire alle famiglie o alla comunità beni o servizi (parte II, tit. I, cap. XVI, § 2, col. 150b). La ricerca del profitto fine a se stesso è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Demaria
Aldo Montesano
Nel periodo centrale del Novecento, Giovanni Demaria si colloca tra gli economisti italiani di maggiore rilievo. È stato uno studioso di grande attività e ampi interessi [...] bilanciati di scambio con i deboli Paesi satelliti, perciò senza trasferimenti valutari. Generalmente, la Germania compra beni di consumo e materie prime a prezzi relativamente alti, obbligando all’acquisto dei suoi prodotti industriali del ...
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BUONINSEGNA di Angiolino (Segna, Boninsegna Angiolini Malchiavelli, Buoninsegna Machiavelli)
Michele Luzzati
Mercante e uomo politico fiorentino, nacque intorno al 1250; per ricchezza e influenza politica [...] nominato Lapo suo esecutore nei codicilli al testamento, non pervenutoci, del 1304), così, circa trent'anni più tardi, i beni fondiari da lui lasciati erano finiti insieme con quelli dei Bardi nella lista preparata dai sindaci del fallimento.
Ma coi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giustino Fortunato
Claudia Sunna
Tra i primi a cogliere con chiarezza e a inserire in un quadro unitario di riflessione l’analisi dell’arretratezza del Mezzogiorno, Giustino Fortunato rappresenta un [...] italiana che, a partire dal 1887, aveva prodotto due effetti negativi sull’economia meridionale: l’aumento dei prezzi dei beni precedentemente importati e quindi un peggioramento delle condizioni di vita per le fasce più povere e le difficoltà di ...
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DA EMPOLI, Attilio
Riccardo Faucci
Nacque a Reggio Calabria il 2maggio 1904, da Antonio e da Amelia Ciraolo, in una antica famiglia di origini toscane, trasferitasi in Calabria nel sec. XVII. Zio matemo [...] del risparmio, il D. osserva che il ricorso di Einaudi al concetto di "saggio individuale di sconto fra beni presenti e futuri", di tipo psicologico, per sostenere la non tassabilità del risparmio presente, porterebbe all'assurdo di esentare ...
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FRIGESSI DI RATTALMA, Arnoldo
Roberto Baglioni
Nacque a Trieste il 7 genn. 1881 da Adolfo e Giulia Pavia.
Appartenne a una prestigiosa famiglia ebraica dalle profonde radici ungheresi, i Frigyessy von [...] l'altro, per effetto dell'"accordo La Malfa" del dicembre 1947 - che prevedeva la cessione, in conto riparazioni, di tutti i beni italiani posseduti in questi paesi -, la RAS perse un notevole patrimonio. Frattanto, fra il 1946 e il 1947, temendo per ...
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COMI, Vincenzo
Vincenzo Clemente
Nato a Torano Nuovo (nella, provincia di Teramo) il 3 novembre del 1765 da Alessio e da Rosaria Cascioli, la sua formazione, avvenuta a Teramo, risentì del clima culturale [...] dell'ex convento dei cappuccini che aveva acquistato con il terreno circostante il 30 ott. 1811 nelle vendite di beni ecclesiastici seguite alle leggi di eversione. Giulianova presentava una posizione più favorevole al commercio, sul mare ed in ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
catasto (ant. anche catastro e, a Venezia, catàstico) s. m. [dal gr. biz. κατάστιχον «registro», da κατά στίχον «riga per riga»]. – In origine, qualsiasi rassegna di beni, anche mobili, e di possessori, allo scopo di ripartire il carico fiscale;...