L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] lingua astratto e collettivo. Tra i neolinguisti vi furono i rappresentanti della scuola torinese, Matteo Bartoli, BenvenutoTerracini, e Giulio Bertoni.
Bartoli elaborò un’originale linguistica spaziale, che, sotto l’influenza del metodo geografico ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] all’interno di comunità linguistiche anche di ridotta estensione demografica. Già all’inizio del secolo scorso BenvenutoTerracini poteva analizzare la presenza di molte variabili nella parlata francoprovenzale di Usseglio (un comune montano di ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] dalla Società filologica romana, compilati da autori destinati a divenire celebrità nel campo della linguistica (Benvenuto Aronne Terracini, Carlo Tagliavini, Bruno Migliorini), e preceduti da un libretto con identico titolo, ma sottotitolato Nuova ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] linguistico italiano (ALI), concepito da Matteo Bartoli e proseguito dalla sua scuola torinese, in particolare dal suo allievo Benvenuto A. Terracini, con il concorso di Ugo Pellis che coinvolse la Società filologica friulana «G.I. Ascoli» di Udine ...
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