CAVALIERI, Emilio de’
Warren Kirkendale
Nacque a Roma tra il 1545 e il 1553, figlio di Tommaso e di Lavinia della Valle; apparteneva alla famiglia Orsini Cavalieri fondata da Mario, figlio di Gabriele [...] S. Maria in Aracoeli; egli quindi diresse il lavoro di eminenti costruttori di organi, quali Domenico e BenvenutoBenvenuti, Francesco Palinieri e lo scultore in legno Giovanni Battista Montani. Gli strumenti furono in effetti completati solo dopo ...
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Romagna
Augusto Vasina
Pier Vincenzo Mengaldo
. Numerosi sono nelle opere dantesche, e particolarmente nella Commedia (If XXVII e Pg XIV soprattutto), i riferimenti alla R., che vi figura strettamente [...] che, in ambito romagnolo, ebbero il più efficace e fedele continuatore diBenvenuto in fra Giovanni Bertoldi di Serravalle, autore negli anni 1416-1417 di una traduzione latina e di un commento della Commedia.
Dal tardo Medioevo all'età moderna la ...
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CIBO, Innocenzo
Franca Petrucci
Primogenito di Francesco detto Franceschetto, figlio di papa Innocenzo VIII, e di Maddalena, figlia. di Lorenzo de' Medici, nacque a Firenze il 25 agosto del 1491. Fin [...] del quale il C. e l'altro fratello ecclesiastico, Giovanni Battista, avevano rinunciato all'eredità paterna e dove già lasciare di sé che un'immagine di trista mediocrità.
Di lui, che si avvalse anche dell'opera di Raffaello e diBenvenuto Cellini ...
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Salomone (Salamone)
Gian Roberto Sarolli
Re d'Israele, figlio di David e di Betsabea, salito al trono nel 971 e morto nel 931 a.C.; portò la Palestina, sia pur per breve tempo, a un apparente splendore [...] dimensione teologico-politica, ereditata dai teorici carolini, da Giovannidi Salisbury, nel Policraticus, fino a s. Tommaso, nel tradizione dei primi commentatori e massime del domenicano Benvenuto legato all'explicit del De Regimine principum, ...
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MONTEFELTRO, Guido di
Tommaso di Carpegna Falconieri
MONTEFELTRO, Guido di. – Conte di Montefeltro, figlio di Montefeltrano (morto nel 1253), a sua volta figlio di Buonconte di Montefeltrano, nacque [...] ) lo disse «sapientissimus virorum, fortis et largus et callidissimus in bellando»; Giovanni Villani lo definì «gran savio e maestro di guerra e duce nelle battaglie»; Benvenuto da Imola lo considerò superiore ai re Latino, Turno e Messenzio cantati ...
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MARGHERITA d'Austria, duchessa di Firenze, poi duchessa di Parma e Piacenza
Gino Benzoni
MARGHERITA (Margarita) d’Austria, duchessa di Firenze, poi duchessa di Parma e Piacenza. – Frutto d’un fugace [...] venne detto palazzo Madama. Ottavio Farnese non vi era benvenuto. Agli occhi di M. appariva goffo e maldestro, rozzo e immaturo; della firma, il 12 febbr. 1577, da parte di don Giovanni d’Austria, alla pacificazione di Gand dell’8 nov. 1576. M. non ...
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ELEONORA de Toledo (Alvarez de Toledo), duchessa di Firenze
Vanna Arrighi
Nacque in Spagna nel 1522 da don Pedro e da Maria Osorio Pimentel, marchesa di Villafranca.
La madre era l'ultima erede della [...] e dalla nascita di almeno otto figli (Maria nel 1540, Francesco nel 1541, Isabella nel 1542, Giovanni nel 1543, di tanti ritratti di E. e di altri membri della sua famiglia, mentre per la scultura e l'oreficeria commissionò molti lavori a Benvenuto ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] , Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Buzzati, Dino (1993), Il segreto del Bosco Vecchio, Milano, Mondadori.
Calvino, Italo (1985), Il cavaliere inesistente, Milano, Garzanti.
Cellini, Benvenuto (1985), Vita, a cura di ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] della solenne accoglienza diGiovanna d'Austria (tutte le opere realizzate nella circostanza sono andate perdute).
Nella seconda metà degli anni Sessanta il M. e Cavalori poterono giovarsi anche dell'appoggio autorevole diBenvenuto Cellini. Nel ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] e dunque era ingiusta la loro persecuzione.
Nel reciproco gioco di prestiti culturali si riscontra una discussione di temi comuni tra ciò che aveva tramandato Giovannidi Salisbury, ciò che andava divulgando Michele Scoto e quel che teorizzava ...
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plurisposato
p. pass., s. m. e agg. Chi o che si è sposato più volte. ◆ Sul «New York Times», pagina degli editoriali, si discute se sia il caso o no di farsi un cowboy. […] È stato preso seriamente, come è logico in un grande Paese che ha...