Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] alla facoltà di diritto, seguendo contemporaneamente corsi alla Scuola di scienze politiche e alla Sorbona, dove fu allievo di H. Bergson. Collaborò a Le Banquet, la rivista fondata (1892) da un gruppo di amici del Condorcet, alla Revue blanche e ad ...
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Saggista statunitense (n. presso Roxbury, New York, 1837 - m. nell'Ohio 1921), iniziatore del genere letterario noto nella letteratura americana come "nature essay". Amico di Walt Whitman, pubblicò nel [...] change (1912), The summit of the years (1913), The breath of life (1915), Under the appletrees (1916), riflettono la filosofia di Bergson, in cui B. trovò una conferma alle intuizioni di Whitman. Tutta l'opera sua deve a H. D. Thoreau più di quanto ...
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Alice Gonzi
Filosofo, poeta, saggista, drammaturgo romeno (Iaşi, 1898 - Auschwitz-Birkenau 1944). Inizia la sua attività di intellettuale nella nativa Romania, per emigrare a Parigi nel 1923. Qui, incontra, [...] il suo proprio pensiero filosofico in continuo confronto con autori come Šestov, Nietzsche e Kierkegaard, Husserl, Heidegger, Freud, Bergson e Gide. La problematica centrale del testo e della filosofia di F.: il bisogno di trovare un nuovo modo di ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] tempo non è frazionato in una successione puntiforme, ma è espresso come ‛durata' e convergenza di questi diversi atti mentali.
Per Bergson la ‛durata', oltre che memoria, è al tempo stesso ‛slancio vitale', cioè divenire e creazione in atto, e anche ...
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Scrittore, critico d'arte e filosofo (Barcellona 1882 - Villanueva y Geltrú, Barcellona, 1954). Diresse il movimento intellettuale di Catalogna (il cosiddetto "novecentismo"), scrivendo, in catalano, il [...] 'art de Goya (1928), Pablo Picasso (1930), El barroco (1943, trad. it. 1945). Discepolo, in Francia, di Boutroux e Bergson, nel 1947 pubblicò El secreto de la filosofía, iniziando una sistemazione del suo pensiero, fondato su una concezione del mondo ...
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Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita [...] dei valori dello apirito, divulgatore in Italia di contemporanei movimenti filosofici stranieri, quali l'intuizionismo francese del Bergson e il pragmatismo anglo-americano del Peirce e del James, promotore infine dello svecchiamento della cultura ...
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Storico e critico (Aix-en-Provence 1865 - Arthez-d'Asson 1933). Entrato nella Compagnia di Gesù, studiò in Inghilterra, dove subì profondamente l'influsso di Newman (Newman, 1906), orientandosi fin dai [...] modernisti, che egli vide attraverso Tyrrel, e comprese fin tanto che essi sentirono le suggestioni di M. Blondel e H. Bergson e ai quali si tenne vicino umanamente (si pensi all'assoluzione da lui impartita in extremis a Tyrrell) anche quando era ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] .F. Hegel e della filosofia idealistica tedesca, la lettura di A. Schopenhauer e di T. Carlyle, le teorie di H. Bergson, che sostennero autorevolmente l’indirizzo simbolista. Figura influente è quella di C. Baudelaire: alcuni temi delle Fleurs du mal ...
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TOURNIER, Michel
Paola Ricciulli
Scrittore francese, nato a Parigi il 19 dicembre 1924. Dopo aver compiuto studi umanistici e giuridici, ha conseguito il diploma di studi superiori in filosofia, senza [...] Magi); i filosofi che lo aiutano nella sapiente opera di ricostruzione vanno da Aristotele a Platone a Kant, fino a Sartre e Bergson. La sua fama è legata soprattutto a Vendredi ou les limbes du Pacifique (1967; trad. it., 1968), da cui ha tratto una ...
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Scrittore e critico svizzero, nato a La Chaux-de-Fonds il 17 luglio 1901, morto a Roma il 3 maggio 1957. Studiò alla facoltà di lettere di Ginevra; alla Sorbona conseguì la licenza e il dottorato in lettere. [...] -même, 1954). Ha pubblicato inoltre: Le naturalisme de Montaigne et autres essais, in collab. con E. Seillière (1938); H. Bergson, in collab. con P. Thévenaz (1943); La Quête du Graal (1944); Balzac visionnaire (1946); Patience de Ramuz (1949); Les ...
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slancio
slàncio s. m. [der. di slanciare; l’uso fig. è modellato sul fr. élan]. – 1. Atto di slanciarsi, rapido movimento del corpo per balzare in avanti, in alto o in basso: con uno s. saltò sulla moto e partì; con uno s. improvviso il cane...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...