NUZI, Allegretto
Umberto Gnoli
Pittore, nato verso il 1315 a Fabriano, ivi morto nel 1373. S'iscrisse all'arte dei pittori in Firenze, nel 1348 partecipò in Fabriano alla riunione d'una fraternita, [...] all'arte giottesca divulgata nelle Romagne e nelle Marche dalla scuola detta di Rimini. A Firenze fu alla bottega di BernardoDaddi della cui arte fu il più felice interprete, pur non restando insensibile a quella del suo condiscepolo Nardo di Cione ...
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PRATO in Toscana (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Renato PIATTOLI
Città della Toscana, nella provincia di Firenze, a 18 km. dal capoluogo verso nord-ovest. La città è posta [...] , che il comune acquistò nel 1284 e ampliò, è sede di un museo d'arte che comprende pitture di BernardoDaddi, Giovanni da Milano, Lorenzo Monaco, fra Filippo Lippi e scuola, Filippino Lippi, Francesco Botticini, ecc., la fontana del "Bacchino ...
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ORCAGNA, Andrea di Cione Arcagnolo detto l', e i suoi fratelli Nardo, Iacopo, Matteo
Pietro Toesca
Andrea, architetto pittore scultore, celebrato già da L. Ghiberti, dalla tradizione ebbe fama su tutti [...] il disegno definitivo (1366); nel 1368 dipingeva per i capitani d'Orsanmichele una Madonna che non è quella - di BernardoDaddi - collocata nel celebre suo tabernacolo.
Questo è affascinante con i suoi bagliori nelle penombre d'Orsanmichele, ma la ...
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IACOPO Landini detto del Casentino
Pittore, nato a Firenze nel 1297, morto a Pratovecchio nel 1358 o 1368. Fti nel 1339, assieme con BernardoDaddi e altri pittori fiorentini, tra i fondatori della corporazione [...] di forme e composizioni giottesche I. del C. si volge, più tardi, a una maniera più morbida, cadendo sotto l'influsso di Bernardo . Daddi.
Bibl.: R. Offner, I. del C. Integrazione della sua opera, in Boll. d'arte, n. s., III (1923-24), pp. 248-84 ...
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PACINO di Buonaguida
F. Colalucci
Pittore e miniatore attivo a Firenze nella prima metà del 14° secolo.Scarsissimi sono i dati documentari relativi alla figura di P.: il più importante è un'iscrizione [...] si collocherebbero anche altre figure di pittori-miniatori fiorentini dell'epoca, quali il Maestro della S. Cecilia, BernardoDaddi e Jacopo del Casentino.Le ricerche dello studioso hanno stimolato nei decenni successivi numerosi interventi tesi ad ...
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STEFANO FIORENTINO
Pittore fiorentino, allievo di Giotto, attivo dall'ultimo decennio del Duecento alla prima metà del Trecento.L'artista è ricordato per la prima volta nel 1347, quando compare come [...] , CXXXVI) nomina S. tra i migliori maestri "che siano stati da Giotto in fuori" insieme a Cimabue, BernardoDaddi e Buonamico Buffalmacco. Filippo Villani (De origine civitatis Florentiae; 1400 ca.), esaltandone le doti di mimesi naturalistica, lo ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] la Vergine sotto un ciborio, come in un affresco staccato di Nardo di Cione, del 1350 ca., in S. Lorenzo a Firenze. BernardoDaddi in una tavola del 1335 (Firenze, Mus. dell'Opera di S. Maria del Fiore) si spinse oltre, rappresentando, in una sorta ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] nell’ambito dell’interpretazione dell’arte del Maestro offerta da alcuni dei seguaci fiorentini più diretti: da Taddeo Gaddi a BernardoDaddi, fino a Maso di Banco38.
Nel Palazzo del Bargello, costruito nel 1250 per il podestà e ora sede del Museo ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] l'intera scuola fiorentina e venne recepito anche da artisti non formatisi direttamente nella sua bottega, come BernardoDaddi (v.), che vi immise componenti gotiche.Rispetto a Firenze, Siena sviluppò una scuola pittorica particolarmente ricca di ...
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FIGURAZIONI DEVOZIONALI
P. Skubiszewski
A partire dall'ultimo quarto del sec. 19°, la storia dell'arte distingue nell'iconografia del Tardo Medioevo, considerandole come un fenomeno a parte, quelle [...] fondano su opere di edificazione, quale l'incontro dei tre vivi e dei tre morti, come per es. nel dittico di BernardoDaddi, conservato a Firenze (Gall. dell'Accademia; Settis Frugoni, 1967, pp. 207-209, nr. 8). Sulle piccole f. devozionali dei secc ...
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