Cardinale italiano (Roma 1843 - ivi 1923). Ebbe varie cariche nella curia romana, dedicandosi particolarmente all'Azione Cattolica. Si adoperò per l'unione delle Chiese orientali dissidenti e a tal fine [...] fondò la rivista Il Bessarione (1896) e suggerì la creazione della Congregazione per la Chiesa orientale di cui fu primo segretario (1918). ...
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Umanista (n. Costantinopoli 1422 circa - m. 1480); dopo la conquista turca si rifugiò a Creta, poi in Italia, dove contribuì con l'insegnamento e con gli scritti alla diffusione della cultura greca. Protetto [...] dal card. Bessarione, intervenne contro T. Gaza nella polemica circa Aristotele e Platone. Autore di una raccolta di precetti morali, proverbî e apoftegmi (᾿Ιωνιά), completata e in parte pubblicata (i soli apoftegmi, 1519) dal figlio (v. Apostolio, ...
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PEROTTI, Niccolo
Paolo D'Alessandro
PEROTTI (Perotto, Perotta), Niccolò. – Nacque a Sassoferrato nel 1429 o 1430, primogenito di Francesco e di Camilla, o Iacopa, Lanzi da Fano.
Il cognome oscilla dalla [...] 543, cc. 93v-96r), ma dopo l’elezione di Sisto IV (9 agosto 1471) tornò a Roma e seguì per un tratto Bessarione nella legazione in Francia iniziata il 20 aprile 1472. Prima della morte del cardinale (18 novembre), dedicò a Pietro Foscari una raccolta ...
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Teologo e umanista francese (Colline-Beaumont, Pas-de-Calais, 1423 circa - Les Préavins, Arras, 1504). Professore alla Sorbona, ove ebbe discepoli Erasmo e J. Reuchlin; dal 1473 generale dell'ordine dei [...] Trinitarî; viaggiò in missioni diplomatiche e a Roma conobbe il Bessarione. Autore di alcuni poemetti e di traduzioni da Cesare e Livio. Interessante il suo epistolario, ricco d'informazioni sull'umanesimo italiano e sulle origini di quello francese. ...
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Scrittore greco (fine 2º o 3º sec. d. C.), autore di un poema epico Postomeriche (Τά μεϑ' ῎Ομηρον) in 14 canti, a noi giunto; da un passo del poema si deduce che forse era di Smirne. Fu detto Quinto Calabro [...] perché Bessarione scoprì il codice del poema (ora perduto; ma ne restano apografi) presso Otranto (nell'antica "Calabria"). Il poema tratta di avvenimenti successivi a quelli narrati nell'Iliade, attingendo ai poemi ciclici Etiopide e Piccola Iliade ...
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Umanista (Creta 1396 - Roma 1486). Volle essere detto da Trebisonda, sebbene cretese. Venuto giovanissimo, forse fin dal 1412, in Italia, vi studiò con Guarino e con Vittorino da Feltre; insegnò poi a [...] Contro Platone e il platonismo scrisse una Comparatio Platonis et Aristotelis che provocò la vivace risposta del card. Bessarione (In calumniatorem Platonis). Perse e riebbe il segretariato, lasciò Roma per Napoli e Venezia; vi tornò definitivamente ...
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Orientalista e teologo italiano (Savona 1870 - Roma 1926). Entrato tra gli eremitani di s. Agostino (1885), poi passato agli agostiniani dell'Assunzione e di qui tornato nel 1902 agli eremitani, fu poi [...] ridotto allo stato laicale. Dedicatosi a studî sull'Oriente cristiano, collaborò assiduamente al Bessarione (1896-1923), pubblicando inoltre: Die Polemik des Islam (1902); La Chiesa russa (1908); Nomenclator litterarius theologiae orthodoxae Russicae ...
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CALDERINI (Calderinus, Caldarinus, de Caldarinis), Domizio (Domitius, Domicius, Dominicus)
Alessandro Perosa
Nacque a Torri del Benaco agli inizi del 1446 da Antonio e da Margherita di Domenico Pase. [...] da inviare agli amici romani; aggiunge poi che - cessate le fatiche di un viaggio che s'era iniziato quasi due mesi prima (il Bessarione, com'è noto, aveva lasciato Roma il 20 aprile) - ha ripreso a poetare e ha composto un epigramma (di cui dà il ...
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BELBELLO, Luchino
Renata Cipriani
Dai documenti pubblicati per la prima volta dal Carta, poi con qualche aggiunta dal Pacchioni, quindi da Samek Ludovici (1954) si apprende che questo miniatore originario [...] di Pavia lavorò per i Vilsconti, per gli Estensi, per i Gonzaga, per il card. Bessarione dal 1448 al 1462.
Un documento del 1450 ci informa che il B., accusato (in contumacia) di sodomia, fu condannato ad esser bruciato vivo e alla confisca dei beni. ...
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DE GREGORI, Luigi
Maria Guercio
Nato il 2 maggio 1874 a Roma, da Francesco e da Teresa Ghobert, si laureò in lettere alla Sapienza nel 1899 con la tesi Di Dioscuride e i suoi epigrammi, che venne pubblicata [...] sugli Studi italiani di filologia classica (IX [1901], pp. 149-93). Collaborò in quegli anni con il Bessarione, manifestando uno spiccato interesse per gli studi bizantini, ai quali tuttavia - non appena abbracciata, sull'esempio dello zio Ignazio ...
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