Apologista cristiano (m. 327 circa), vissuto a Sicca Veneria (od. el-Kef) nell'Africa proconsolare. Retore pagano e maestro di Lattanzio, si sarebbe convertito in tarda età, secondo s. Girolamo, offrendo [...] i cui ultimi capitoli si rivelano di compilazione affrettata e disorganica. Tutta l'opera, per l'imperizia nell'uso della Bibbia e l'imprecisione e superficialità delle conoscenze teologiche, fa ritenere A. ancora poco edotto della nuova fede da lui ...
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Femmina del colombo.
Politica
Nella pubblicistica politica per colombe (ingl. doves) s’intendono coloro che, di fronte a determinate scelte politiche e militari, si mostrano accomodanti ed escludono il [...] nel Vietnam, si sono poi diffusi anche in altri paesi.
Religione
La c. assume diversi significati simbolici derivanti da vari passi della Bibbia: la c. che ritorna a Noè con il ramo d’ulivo, lo Spirito Santo che in forma di c. interviene nel ...
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Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] 1908, per iniziativa di P. Wattson, un ottavario di preghiere per l’unità dei cristiani), traduzioni interconfessionali della Bibbia (pubblicate in diverse lingue) e impegno per la pace e la giustizia.
E. e Chiesa cattolica
L’atteggiamento cattolico ...
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Biblista italiano (Raggiolo, Casentino, 1869 - Travale, Siena, 1943); sacerdote nel 1892, con la rivista Studi religiosi, da lui fondata e diretta (1901-07), dette impulso al rinnovamento, in senso storico-critico, [...] libri biblici (I Salmi, 1895; Le lamentazioni di Geremia, 1897; Il Nuovo Testamento, 1900; La Genesi con di scussioni critiche, 1908; Le perle della Bibbia, 1914); ha pubblicato studî critici e storici: Il Pantheon. Origini del cristianesimo (1914). ...
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Mistico e riformatore (Ossig, Slesia, 1489 - Ulma 1561). Aderì ai temi della Riforma avvicinandosi a Carlostadio così da venir considerato un "sacramentario": per questo fu combattuto dai luterani di Slesia [...] si unisce a Cristo, e partecipa con lui allo Spirito, sì da porsi al di sopra della rivelazione storica e della Bibbia; gli spiriti uniti in Dio costituiscono la chiesa, società invisibile in cui anche la "cena" eucaristica ha un valore puramente ...
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Ecclesiastico (Castelmonardo, od. Filadelfia, Catanzaro, 1731 - Potenza 1799), fautore del giansenismo nell'Italia meridionale. Entrato fra gli oratoriani, compì gli studî a Roma, ove fece parte del gruppo [...] il De sacris scripturis liber, qui est locorum moralium primus (1763), in cui sostenne l'opportunità che i fedeli leggessero la Bibbia in italiano, e il De claris cathechistis ad Ferdinandum IV regem libri III (1769), in favore dei catechismi di tipo ...
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Russell, Charles Taze. - Predicatore (Pittsburgh, Pennsylvania, 1852 - Pampa, Texas, 1916), intorno alla cui figura si formò il gruppo religioso degli “Studenti Biblici”. Educato da genitori presbiteriani, [...] delle ricerche degli Studenti Biblici concentrando l’attenzione sulla seconda venuta di Cristo e rifiutando dottrine ritenute non conformi alla Bibbia come la trinità e l’inferno di fuoco. La predicazione di R., in America ed Europa (in specie in ...
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Esegeta biblico e orientalista (Bastida de' Dossi 1875 - Roma 1965), dal 1892 nella Compagnia di Gesù; si diede agli studî biblici e orientalistici nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut e nel Pontificio istituto [...] sue opere: Un commento a Giobbe di Giuliano di Eclana (1915); Il Diatessaron in volgare italiano (1938); La Sacra Bibbia tradotta dai testi originali (in collab. con altri, 1943); I Salmi tradotti dall'ebraico (1945); Institutiones Biblicae scholis ...
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Eretici del 12° sec., seguaci del sacerdote riformatore provenzale Petrus Brusianus (Pietro di Bruys; m. Saint-Gilles tra il 1130 e il 1140), che avrebbe sostenuto la non validità del battesimo dei bambini, [...] del suo corpo una volta per tutte al termine della sua vita; avrebbe rifiutato le pratiche per i defunti come inefficaci, rigettato la Bibbia, accettando solo i Vangeli e forse l’epistolario paolino, disprezzato la tradizione ecclesiastica. ...
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Prelato anglicano (Guildford, Surrey, 1562 - Croydon 1633), fratello di Sir Maurice e di Robert; arcivescovo di Canterbury dal 1611. Fedele alla tradizione dell'anglicanesimo primitivo, avverso perciò [...] durezza, anche verso il re, gli procurò inimicizie (di vecchia data quella di W. Laud); sotto Carlo I, che pure incoronò (1625), perdette quasi ogni influenza. Fece parte della commissione preposta alla "versione autorizzata" della Bibbia. ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.