Patriarca armeno (m. 439); con la collaborazione di Mesrob, cui è dovuta l'introduzione dell'odierno alfabeto armeno, promosse la traduzione dal siriaco e dal greco della Bibbia e di altre opere religiose, [...] e diede impulso al sorgere della liturgia armena ...
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Teologo protestante (n. Lipsia 1734 - m. 1804). Prof. e sovrintendente a Helmstedt (1761), preposto e consigliere concistoriale a Berlino (1764); movendo dall'accentuata distinzione tra studio della Bibbia [...] e dogmatica (Lehrbuch des christlichen Glaubens, 1764), si orientò verso posizioni illuministiche, che si fecero chiare nello scritto Religion der Vollkommeneren (1792) e che gli procurarono polemiche ...
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mūsāf Nella liturgia ebraica, la preghiera che si recita di sabato, nei capimese e in altri giorni festivi, a ricordo del sacrificio aggiuntivo prescritto per queste ricorrenze dalla Bibbia (Numeri 28,9-15). ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] di lingua greca, è durato più di quattro secoli. Se la t. protestante ha come punto di riferimento essenziale la Bibbia, la t. ortodossa ha come principale riferimento la grande tradizione patristica dei primi secoli cristiani. Non mancano, tuttavia ...
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Ebraista francese (Gamaches, Piccardia, fine sec. 15º - Parigi 1547). Ebbe da Francesco I la cattedra di ebraico nel Collège de France. I suoi Scholia biblici furono pubblicati da R. Estienne nella sua [...] edizione della Bibbia latina (1545), nota per questo come Bibbia di Vatable. ...
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Letterato inglese (n. Bradley 1549 - m. 1622). Segretario di Elisabetta I, alla quale probabilmente insegnò il greco, fu uno degli insigni studiosi incaricati di redigere la Authorized version della Bibbia. [...] Tradusse le Storie di Tacito (1591) e pubblicò un'eccellente edizione della Ciropedia di Senofonte (1613) ...
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Umanista bielorusso (n. Polock 1490 circa - m. 1541 circa). Studiò a Cracovia e a Padova; fu poi a Praga, Vilnius, Königsberg. Sua opera principale è la Bivlja ruska ("La Bibbia rutena", 1517-19), traduzione [...] in bielorusso di 23 libri dell'Antico Testamento corredati di prologhi e commentarî. Come poeta adottò tecniche fondate sul sillabismo e la rima, nuove rispetto alla tradizione degli Slavi orientali. Importante ...
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Letterato di origine tedesca (Karwaiten, Kurische Nehrung, 1776 - Königsberg 1840), prof. di teologia e direttore del seminario lituano presso l'università di Königsberg, pubblicò una versione in lituano [...] della Bibbia con una prefazione in tedesco (1816); è noto soprattutto per aver pubblicato (1825) la prima raccolta di canti popolari lituani dal titolo Dainos oder litauische Volkslieder, alla quale egli aggiunse un trattato relativo alla poesia ...
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Traslitterazione del termine ebraico ṣĕbā’ōt (plur. di ṣābā «esercito»), nelle locuzioni bibliche Yahweh ṣĕbā’ōt «Dio degli eserciti», e Yahweh Elōhē ṣĕbā’ōt «Dio Signore degli eserciti. Dalla Bibbia l’espressione [...] è passata nella liturgia (Sanctus sanctus sanctus, Dominus Deus sabaoth, nella Messa). L’espressione biblica celebra in Dio la prerogativa di capitano degli eserciti d’Israele o di Signore delle schiere ...
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Teologo olandese (Amsterdam 1633 - ivi 1712), arminiano, predicatore (1657) a Gouda e (1667) ad Amsterdam, dove (1668) fu prof. nel seminario dei rimostranti. La sua teologia riconosce solo la Bibbia come [...] base per distinguere i dogmi fondamentali da quelli non fondamentali. Respingendo le speculazioni trinitarie e cristologiche, L. diede il massimo rilievo all'aspetto morale dell'insegnamento di Gesù. Opera ...
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bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...
bibbio
bìbbio s. m. [lat. vipio (-onis), la gru minore]. – 1. Uccello della famiglia delle anatre, più noto col nome di fischione. 2. Nome dato nell’Italia centr. al gabbiano comune.