Storico e filologo (Ashfield 1865 - Londra 1933), benedettino. Convertito al cattolicesimo dall'anglicanesimo (1890), entrò nella Congregazione benedettina di Beuron a Maredsous (1892) e di qui passò poi [...] Membro della pontificia commissione per la revisione della Volgata (1913), si distinse specialmente nel campo della critica testuale biblica. Notevole, tra i varî suoi studî, quello sulla questione sinottica (Matthew, Mark and Luke, 1937), in cui è ...
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Esegeta, gesuita austriaco (Vienna 1842 - 's-Heerenberg, Paesi Bassi, 1914), collaborò al Cursus S. Scripturae di K. J. R. Cornely, con i commentarî sul Pentateuco e sui libri di Giosuè, dei Giudici, di [...] Rut, dei Re e dei Paralipomeni; pubblicò studî biblici (Der biblische Schöpfungsbericht, 1877-78; Exegetisches zur Inspirationsfrage, 1904); dal 1913 fu consultore della Commissione biblica. ...
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GENOCCHI, Giovanni
Rocco Cerrato
Nacque a Ravenna il 30 luglio 1860 da Federico e da Celeste Gori. Compiuti i primi studi nel seminario diocesano, nel 1877 passò a Roma al pontificio seminario Pio. [...] in Italia, Bologna 1961, pp. 103-123; Id., L'opera di U. Fracassini e di G. G. per il rinnovamento della cultura biblica in alcune lettere inedite, in Aspetti della cultura cattolica nell'età di Leone XIII, Roma 1961, pp. 667-685; G. Levi Della Vida ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] di Giudei.
Storia
Età antica
La fase più antica della storia degli E. non dispone, come fonte, che del racconto biblico, per cui la critica non parla di fondamenti storici, ma di leggende e tradizioni popolari, discutendo la consistenza dei gruppi ...
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. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino [...] si veggano i commenti ai varî libri e la bibliografia alle voci genesi e paolo, s. Inoltre A. Vitti, Christus-Adam, in Biblica, 1926, p. 121 segg., 270 segg., 384 segg.; per le leggende P. Baldini, in Ricerche religiose, II (1926), p. 139; per gli ...
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Grecista e letterato inglese, nato il 10 gennaio 1654, morto il 3 agosto 1712. Umanista più che filologo, di larghissime letture ma di non troppo acuta e precisa dottrina, pubblicò edizioni di Euripide [...] ), di Anacreonte (1705), di Omero (1710). Da ricordarsi inoltre, della sua molteplice e disordinata attività, una parafrasi poetica della storia biblica di Ester in greco, lingua che affermava per lui più facile del latino e dell'inglese stesso, e un ...
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aula
Andrea Mariani
. Unico caso in Pd XXV 42 per grazia vuol che tu t'affronti / lo nostro Imperadore [Dio], anzi la morte, ne l'aula più secreta co' suoi conti. Il termine classico, in unione all'aggettivo [...] ‛ segreto ', ha interessato fra i primi il Tommaseo, al quale fa venire in mente una citazione biblica; e mentre il Sapegno concentra l'attenzione, seguendo le orme dei più antichi commenti, su a. come termine feudale equivalente a " reggia " (per ...
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MUTUALITÀ
Bruno BIAGI
. Il principio della mutualità rispecchia il bisogno e l'esigenza che, in tutti i tempi e in tutti i luoghi, hanno spinto gli uomini economicamente più deboli a cercare una possibilità [...] di miglioramento e di difesa nell'unione solidale.
La più antica espressione della mutualità va ritrovata nella famosa massima biblica: "Non fate agli altri ciò che non vorreste fosse fatto a voi; fate costantemente agli altri ciò che vorreste ...
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LUZZATTO, Samuel David
Umberto Cassuto
Ebraista, nato a Trieste il 22 agosto 1800. Nel 1829 si trasferì a Padova come insegnante nel Collegio rabbinico lombardo-veneto, nel quale ufficio rimase fino [...] . Fu uno dei fondatori della moderna scienza del giudaismo. I suoi meriti principali sono nel campo dell'esegesi biblica, dove, nonostante il suo atteggiamento troppo rigidamente conservatore, la sua magistrale padronanza della lingua e il suo fine ...
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correzione
Fernando Salsano
Attestato solo nel Convivio, è riferibile ad alcune accezioni di ‛ correggere ' (v.). E la correptio che anima i Proverbi di Salomone (" Convertimini ad correptionem meam [...] l'atto di far presente a qualcuno il suo errore incitandolo al ravvedimento (tale è infatti il senso prevalente della correptio = ἒλεγχος biblica) e implica l'idea della disciplina e del monito (come in IV XXIV 14 e 15 come alcuno lume d'animo ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.