Nome di un profeta ebreo e di un libro biblico che da lui prende nome. Del profeta sappiamo che esercitò il suo ministero nel regno d'Israele durante la seconda metà del sec. 8º a. C. Reagì alla crisi [...] politica e alla profonda decadenza morale del suo tempo, richiamandosi al patto stretto tra Yahweh e il suo popolo e condannando i capi politici e religiosi che a esso venivano meno. Il libro, primo nella ...
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ZOLLI, Eugenio (propr. Israel Zoller)
Giovanni GARBINI
Ebraista ed esegeta biblico, nato a Brody (nella Polonia già austriaca) il 7 settembre 1881, morto a Roma il 2 marzo 1956. Mutò il cognome Zoller [...] un anno l'incarico di epigrafia semitica); insegnò inoltre lingue e letteratura ebraica e aramaica post-biblica nel Pontificio Istituto Biblico dal 1946 al 1955.
Opere principali: Israel, Udine 1935 (saggi); Il Nazareno, Udine 1938 (saggi); Christus ...
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piaghe d’Egitto Insieme di calamità che, secondo il racconto biblico, si abbatterono per volontà divina sul faraone e sugli Egizi a causa del loro rifiuto alla partenza degli Ebrei. Furono: acqua mutata [...] in sangue, rane, zanzare, mosche velenose, mortalità del bestiame, ulcerazioni, grandine, locuste, tenebre, morte dei primogeniti. L’ultima p. vinse definitivamente la resistenza degli Egizi e gli Ebrei ...
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Benedettino (Ménilla-Horgne 1672 - Senones, Vosgi, 1757), storico ed esegeta biblico, abate di S. Leopoldo a Nancy (1718), poi di Senones (1728). I risultati del Commentaire littéral sur tous les livres [...] de l'Ancien et du Nouveau Testament (1707-16) e della Histoire Sainte de l'Ancien et du Nouveau Testament, et des Juifs (1718) confluirono nel Dictionnaire de la Bible (1722), il contributo più importante ...
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Profeta ebreo, le notizie sul quale sono raccolte nel libro biblico che ne porta il nome. Nato in Anatot intorno al 645 a. C., ebbe la vocazione profetica nell'anno 13º del re di Giuda Giosia. Gli elementi [...] fondamentali della sua predicazione sono i seguenti: condanna della corruzione morale e religiosa del popolo; preannunzio dell'invasione straniera dal nord (Babilonesi), come punizione delle colpe commesse; ...
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(ebr. Estēr, gr.'Εσϑήρ, lat. Esther) Protagonista dell'omonimo libro biblico. Ebrea, adottata alla morte del padre dal cugino Mardocheo, un beniaminita esule a Babilonia, fu eletta regina da Assuero [...] (Artaserse I) dopo una gara di bellezza. In occasione d'un aspro dissidio sorto tra Mardocheo e il primo ministro Aman, accusato dal primo di favorire una congiura di corte, E. ottenne l'abrogazione ...
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YŪSUF
SUF È la forma araba dell'ebraico Yôseph; il personaggio biblico fu noto a Maometto, che rinarrò la sua storia, con curiose deformazioni e fraintendimenti del racconto biblico, nella XII sūrah [...] del Corano, detta appunto Sūrat Yūsuf. Il nome si diffuse quindi nell'onomastica arabo-musulmana, e fu portato da varî personaggi, come, tra gli altri, il sultano almoravide Yūsuf ibn Tāshufīn e l'almoḥade ...
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Rabbino e studioso ebreo (Praga 1801 - Breslavia 1875). Scrisse di diritto biblico e talmudico, di storia dell'esegesi palestinese, di metodologia talmudica. Nella sua dottrina, egli volle stabilire una [...] sintesi fra tradizione conservatrice e tendenze rinnovatrici e riformatrici del suo tempo ...
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(ebr. Mō’āb) Regione a E del Mar Morto e personaggio biblico indicato come il capostipite della gente che abitò la regione, i Moabiti. Questi dovevano essere molto affini etnicamente agli Israeliti e [...] Mesa e da altre minori, è strettamente simile all’ebraico. Il dio nazionale era Kemosh, al quale si facevano sacrifici umani. Secondo la narrazione biblica le ostilità tra Moabiti e Israeliti iniziarono già al tempo dell’occupazione della Palestina. ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.