STRACHWITZ, Moritz Karl Wilhelm Anton
Carlo Grünanger
Poeta, nato a Peterwitz presso Frankenstein (Slesia) il 13 marzo 1822, morto a Vienna l'11 dicembre 1847. Discendente da un'antica famiglia comitale, [...] radicata nelle tradizioni della propria terra, espressione d'un'ardente giovinezza sdegnosa della mediocrità borghese del "biedermeier", come della demagogia egualitaria dei politicanti liberali, la poesia dello St., procedendo sulle orme di ...
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SCHIRMER, Johann Wilhelm
Fritz Baumgart
Pittore e incisore, nato il 5 settembre 1807 a Jülich, morto l'11 settembre 1863 a Karlsruhe. Scolaro di Wilhelm Schadow all'accademia di Düsseldorf dal 1825, [...] a Berlino e a Karlsruhe; altri dipinti in numerose gallerie della Germania.
K. Zimmermann, J. W. Sch., Saalfeld a. S. 1920; P. F. Schmidt, Biedermeier-Malerei, Monaco 1922; K. Koetschau, Rheinische Malerei der Biedermeierzeit, Düsseldorf 1926. ...
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WERTHES, Friedrich August Clemens
Carlo Grünanger
Scrittore, nato a Buttenhausen nel Württemberg il 12 ottobre 1748, morto a Stoccarda il 5 dicembre 1817. Discepolo e amico di Ch. M. Wieland, suo collaboratore [...] e rappresentante, nella lirica (Hirtenlieder, 1772; Lieder eines Mädchens, 1774), di quel genere familiare e borghese che prelude al Biedermeier, il W. ha il grande merito di aver contribuito con le sue versioni fedeli, anche se spesso prosaiche, a ...
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Scultore, nato a Erfurt il 17 marzo 1813, morto a Vienna il 15 novembre 1878 nel manicomio provinciale in cui era internato da 10 anni. Solo all'età di 23 anni, cominciò a occuparsi d'arte studiando a [...] a Vienna), sei statue di imperatori nella cattedrale di Spira e il monumento a Beethoven a Vienna (Heiligenstadt). Dopo il lezioso Biedermeier fu l'arte severa dei bronzi del F. che più contribuì a dare a Vienna l'aspetto di grande città.
Bibl.: F ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] i primi a echeggiare motivi decadenti d'oltralpe furono due romagnoli, il forlivese O. Guerrini, che lesse Baudelaire con spirito Biedermeier, e non vi colse che qualche motivo superficiale, e il faentino A. Oriani, che si mise sulle orme di Gautier ...
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STRAUSS und TORNEY, Lulu von
Alda MANGHI
Poetessa e scrittrice tedesca, nata a Bückeburg (Vestfalia) il 20 settembre 1873. Vissuta sin dall'infanzia in un clima ricco di tradizioni letterarie dopo il [...] raccolta Reif steht die Saat (1919, 1926, 1929). Interessanti come quadri della cultura di un'epoca sono: Vom Biedermeier zur Bismarckzeit, 1932, e Eugen Diederichs, 1936, biografia del marito. Si ricordano infine i suoi racconti: Das Meerminneke ...
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UMORISMO
Mario PRAZ
Il concetto d'umorismo è dei meno agevoli a definire, per la qualità d' "incognito e indistinto" che ne forma precipua caratteristica. Ricorrendo al massimo dizionario inglese, il [...] 'umana simpatia che già animava il modello, il Don Chisciotte: nel romanzo di Mark Twain, come nelle opere più tipiche del Biedermeier, la scena naturale - la magica corrente del Mississippi, coi suoi seni, le sue isole, le sue foreste, le sue nebbie ...
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POCCI, Franz
Leonello Vincenti
Scrittore e artista, nato a Monaco di Baviera il 7 marzo 1807, ivi morto il 7 maggio 1876. Era figlio di un italiano oriundo di Viterbo, generale nell'esercito bavarese, [...] , cacciatori, soldati: erano i motivi e gli spiriti del mondo romantico, quale andava stemperando e idealizzando il Biedermeier della Germania cattolica. Ai sensi realistici e rivoluzionarî del nuovo tempo il P. reagì con l'osservazione umoristica ...
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INDUNO, Domenico
Luca Bortolotti
Nacque a Milano il 14 maggio 1815, quintogenito di Marco, cuoco e credenziere presso le cucine di corte, e Giulia Somaschi. Appena ragazzo, l'I. fu mandato a bottega [...] era già prodotto nell'ambito della pittura di genere, esponendo a Brera i frutti di tale impegno; la cultura figurativa Biedermeier (soprattutto i dipinti di Peter Fendi, Carl Schindler e Friedrich Amerling, quest'ultimo amico di Hayez e di Molteni e ...
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ZEDLITZ, Joseph Christian, barone Nimmersatt
Carlo Grünanger
Poeta austriaco, nato nell'avito castello di Johannisberg in Slesia il 28 febbraio 1790, morto a Vienna il 16 marzo 1862. Condiscepolo, nel [...] ha per argomento la tragica fine del Tasso), lo Z. sempre meglio si rivelò come il tipico e genuino interprete del Biedermeier austriaco. Tale lo dimostrano, oltre alle liriche (Der Liebe Lust und Qual, 1819; Gedichte, 1832), soprattutto le sue due ...
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Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...
conversevolezza
s. f. Nei linguaggi artistici, nelle varie forme testuali di scrittura, la caratteristica e la capacità di esprimersi e di interagire con un tono e in uno stile conversevole, vivido ed efficace. ♦ Il Biedermeier ha tinte ancora...