Seconda lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Deriva dal beta greco (B), che rappresenta il bēt fenicio, con stesso valore fonetico. L’uso di B con valore di v (e della sua modificazione Ƃ con valore [...] scrittura romana minuscola, poi nelle diverse scritture medievali e moderne.
La lettera italiana b rappresenta la consonante esplosiva bilabiale sonora [b], la cui pronunzia richiede una chiusura e riapertura delle labbra. La b nei vari contesti ...
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Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] ugola. Ciascuno di questi tre articolatori agisce in maniera diversa nella produzione delle vibranti. Nel primo caso il diaframma bilabiale deve la sua rapidità nell’alternare chiusure e aperture al fatto che entrambe le pareti sono mobili, essendo l ...
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Il classico metodo per individuare i fonemi di una lingua consiste nella prova delle coppie minime o prova di commutazione (➔ fonologia). Per realizzare questa prova, Trubeckoj formula la seguente regola: [...] es. [p] e [k] condividono tutti i tratti (consonantico, occlusivo, non-sonoro) tranne il tratto di luogo di articolazione (bilabiale ~ velare);
(b) accertare che i due foni ‘sospetti’ siano in distribuzione sovrapposta o parallela: i due foni devono ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma è rimasta pressoché immutata dalla scrittura romana del periodo imperiale fino all’età moderna. La P della scrittura romana più antica differiva [...] asta minore a sinistra.
La lettera p rappresenta in italiano come in tutte le altre lingue la consonante esplosiva bilabiale sorda ‹p›, la cui pronuncia, come quella della corrispondente sonora ‹b›, richiede una chiusura e riapertura delle labbra. La ...
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variante biologia Individuo che presenta, per un dato carattere, una differenza rispetto al tipo o alla media o alla norma; la comparsa di v. in popolazioni naturali è generalmente legata all’insorgenza [...] v. contestuale si ha in italiano nelle due locuzioni non posso, non chiedo: l’ultimo fonema della negazione, n, appare rispettivamente bilabiale (come in impacco) e velare (come in inchiostro); in tal caso le due realizzazioni m e ṅ sono dette v. del ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] grado medio (per es., invito). Nella fonetica storica italiana, ha avuto notevoli conseguenze l’affinità della v con la bilabiale esplosiva sonora b: nel latino d’età imperiale, infatti, questi due suoni, pur seguitando a distinguersi in principio di ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] [ɱ] prima delle fricative labiodentali /f/ e /v/, come in [iɱˈvero] invero e [iɱˈfat:i] infatti; un suono nasale bilabiale [m] prima delle occlusive bilabiali /p/ e /b/, come in [umˈbaʧo] un bacio e [nomˈposːo] non posso.
La catena fonica del parlato ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] cui poggia l’opposizione sono detti distintivi o pertinenti: per es. si ha opposizione fonologica tra occlusiva bilabiale sorda /p/ e occlusiva bilabiale sonora /b/ nelle parole pollo e bollo; in questo caso il tratto di sonorità è pertinente, in ...
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Economia
Nome o simbolo che permette di identificare un prodotto, bene o servizio, differenziandolo dai prodotti, beni o servizi concorrenti. Si ha la m. industriale quando l’impresa manifatturiera immette [...] la cui presenza caratterizza uno dei due elementi di una opposizione binaria rispetto all’altro; così, in fonologia, la bilabiale sonora ‹b› di banca rispetto alla sorda ‹p› di panca. Marcato è il termine caratterizzato da una m. fonologica ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] a quel che i due fonemi /m/ e /n/ hanno in comune, e tralasciando i tratti che distinguono /m/ da /n/, cioè la bilabialità del primo e la dentalità del secondo.
Un'altra nozione elaborata nell'ambito del Circolo di Praga, e che è venuta emergendo da ...
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bilabiale
agg. [comp. di bi- e lat. labium «labbro»]. – Di consonante la cui articolazione risulta dall’opposizione delle due labbra (anche sostantivato al femm.: una b., le bilabiali). Tale opposizione può consistere in un’occlusione o in...
m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...