Fisiologo, nato il 13 settembre 1867 a Nizza di Sicilia, morto a Messina sepolto fra le macerie del terremoto il 28 dicembre 1908. Laureato in medicina a Bologna nel 1892, ottenne la cattedra. di Messina [...] , con i quali, mettendo in evidenza i rapporti fra attività epatica e secrezione biliare, avvolorò l'ipotesi che la bile sia un prodotto di dissimilazione delle cellule epatiche. Portò numerosi contributi alla fisiologia del digiuno, studiando le ...
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microlitiasi
Presenza, a livello di un organo cavo o a conformazione spugnosa (polmone, corpi cavernosi, ecc.), di minuscole concrezioni (microliti o microcalcoli) di costituzione diversa a seconda dei [...] casi. M. delle vie biliari: si forma per alterazioni qualitative della bile, che diventa sovrasatura, favorendo la precipitazione nelle vie biliari di microcalcoli di bilirubina, di colesterolo o, più spesso, misti.
M. delle vie urinarie: frequente ...
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glicuronico, acido
Composto organico, derivabile dal glucosio per ossidazione del gruppo alcolico primario, presente come costituente di vari polisaccaridi (per es., i glicosamminoglicani). Nel fegato [...] si lega alla bilirubina, formando un complesso (bilirubina coniugata o diretta) che viene riversato nella bile. Nell’organismo umano esplica un’importante funzione nei processi di disintossicazione, per la sua capacità di legarsi con alcune sostanze ...
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Chimica
Trattamento di decomposizione che si fa subire a sostanze naturali a opera di reattivi chimici, del calore, della pressione (come, per es., al legno quando lo si tratta con bisolfito di calcio [...] completano pure la d. peptica delle proteine, fino ad amminoacidi, grazie all’erepsina (aminopeptidasi, tri- e dipeptidasi). La bile emulsiona i grassi e ne facilita l’assorbimento. Nell’intestino il chimo si trasforma in chilo: all’azione digerente ...
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Chimico (Gottinga 1788 - Heidelberg 1853), prof. di chimica e di medicina a Heidelberg; è noto per importanti ricerche sui complessi del ferro e del cianogeno e sull'acido gallico. Compì importanti lavori [...] sulla dinamica della digestione, individuando numerosi componenti della bile. Notevole il suo contributo alla razionalizzazione delle conoscenze chimiche nella prima metà dell'Ottocento, anche se recepì tardivamente la teoria atomica e l'uso dei pesi ...
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Prodotto semidigerito degli alimenti, nell’ultima fase della digestione gastrica e nella prima fase di quella intestinale: nello stomaco, il c. è acido per l’acido cloridrico; nel tenue è alcalino per [...] la secrezione delle ghiandole duodenali e per l’afflusso della bile. ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] Timeo di Platone sono distinte tre classi di malattie e la terza comprende i disturbi generati dallo pneuma, dal flegma e dalla bile (84d-86a); la teoria dei tre umori esposta in questo passo è molto più simile a quella āyurvedica che non a quelle ...
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In anatomia umana è la porzione fissa dell'intestino tenue (v. digerente, apparato), situata sulla parete posteriore dell'addome, nel limite fra la zona epigastrica e la mesogastrica. È lunga in media [...] e strettamente collegata a quella del pancreas del fegato e delle vie biliari. Il duodeno contiene il succo enterico, la bile e il succo pancreatico che iniziano la fase intestinale della digestione (v. digerente, apparato): secondo W. B. Cannon una ...
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VOMITO (fr. vomissement; sp. vómito; ted. Erbrechen; ingl. vomit)
Piero BENEDETTI
Angiola BORRINO
Nino BABONI
È l'emissione attraverso la bocca del contenuto stomacale provocata dalla soverchia distensione [...] di sostanze alimentari, poi acquoso e verdastro per la presenza di bile: durante la crisi v'è quasi sempre forte cefalea, debolezza colore verdiccio o verde-gialliccio per la presenza di bile. Il materiale vomitato può contenere sangue (nella gastrite ...
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sfintere
Muscolo di forma anulare che, disposto intorno a un orifizio, ha la funzione, contraendosi, di restringerlo o chiuderlo (per es., s. dell’ano, della vescica, ecc.). S. di Oddi: situato allo [...] sbocco del coledoco nella parete duodenale, regola il deflusso della bile dal coledoco nel duodeno ed impedisce il reflusso del contenuto duodenale nel coledoco; s. costrittore della pupilla: il complesso delle fibre muscolari lisce circolari dell’ ...
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bile
s. f. [dal lat. bilis]. – 1. Liquido giallo più o meno scuro, vischioso e filante, di sapore amaro, prodotto dal fegato e costituito da un miscuglio di numerose sostanze, tra le quali gli acidi, i sali e i pigmenti biliari, la lecitina...
biliare
agg. [der. di bile]. – Che si riferisce alla bile, prodotto dalla bile. Acidi b.: composti organici steroidi, prodotti finali del metabolismo del colesterolo; il principale è l’acido colico, secreto dal fegato sotto forma di composto...