sinapsi Giunzione tra due cellule nervose o, più esattamente, tra la terminazione neuritica dell’una e il pirenoforo (s. asso-somatica), un dendrite (s. asso-dendritica) o il neurite (s. asso-assonica) [...] funzione della s. è divenuta oggetto di studi interdisciplinari, quali la biochimica, la biofisica, la biologia dello sviluppo, la neurochimica e la neurofisiologia.
Le s. sono costituite dall’affrontamento delle rispettive membrane plasmatiche dell ...
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spermatozoo In biologia, la cellula sessuale maschile matura (detta anche spermio) con cui tutte le specie provvedono, eccettuati i casi di partenogenesi, alla riproduzione sessuale mediante il processo [...] il suo corredo aploide di geni a quello dell’uovo per la riproduzione sessuata e dà il via al programma di sviluppo della cellula uovo.
Lo s. umano, così come quello di altri Vertebrati, è formato da due regioni morfologicamente e funzionalmente ...
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Boncinelli, Edoardo. - Genetista e divulgatore scientifico italiano (n. Rodi 1941). Laureatosi in fisica all’Università di Firenze, si è dedicato allo studio della genetica e della biologia molecolare [...] della farmacologia cellulare e molecolare del CNR. Attualmente insegna biologia e genetica all’Università Vita-Salute “San Raffaele” ( famiglia di geni atti al controllo del corretto sviluppo corporeo. Accanto all’attività di ricerca scientifica B ...
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In medicina e in biologia, termine che identifica difetti della morfogenesi da cui derivano alterazioni macroscopiche della struttura di un organo, di parte di esso o di una più estesa parte del corpo. [...] delle displasie.
Cause e origini
Le m., come esemplificato dalle sperimentazioni in biologia, sono il risultato di una alterazione che si verifica nello sviluppo embriofetale, in periodi ben definiti (tanto più tardi interviene il difetto, tanto ...
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Biologo e scienziato britannico (n. Dippenhall 1933). Laureatosi a Oxford, ha insegnato per diversi anni al California Institute of Technology per poi assumere la cattedra di Biologia cellulare all’università [...] è reversibile. La sua scoperta è stata ripresa da S. Yamanaka che nel 2006 è riuscito a riprogrammare lo sviluppo delle cellule staminali per renderle pluripotenti (iPS), ovvero capaci di adattarsi ai differenti tessuti. G. e Yamanaka hanno ampliato ...
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Medico e microbiologo (Halifax, Canada, 1877 - Nashville, Tennessee, 1955). Dal 1913 al 1947 svolse l'attività di batteriologo al Rockefeller Institute di New York. Gli si deve la dimostrazione che l'informazione [...] genetica viene trasmessa dall'acido desossiribonucleico (DNA) e non da molecole proteiche, come si riteneva in passato. Tali ricerche sono state fondamentali per lo sviluppo della biologia molecolare. ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] chimico stabile tra composto cancerogeno e proteine dell'organo in cui si sviluppa il tumore (E. C. e J. A. Miller, 1947 tumori simili a quelli del pollo, ma spesso con caratteristiche biologiche diverse. L'agente del sarcoma di Rous è una ...
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(App. V, i, p. 368; v. aborto, App. V, i, p. 1; eutanasia, App. V, ii, p. 172)
La condizione umana ha subito, con l'avanzare del progresso tecnologico, modificazioni decisive, al punto che si considera [...] di ieri.
Ogni embrione, costituito da una cellula di uovo fecondato e capace di sviluppo, ha una sua individualità e unicità di carattere biologico: esso contiene un patrimonio genetico in forma di corredo cromosomico, che rappresenta il genoma ...
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Immunologia
Paolo Dellabona
Roberto Sitia
L' i. è la disciplina che studia la risposta immunitaria, cioè il complesso fenomeno biologico attraverso il quale un organismo risponde a un segnale di pericolo, [...] e strutturale nel campo dell'immunologia
Dopo la biologia molecolare, fu la biologia cellulare a fare il suo ingresso innovatore nell'immunologia. Verso la metà degli anni Ottanta, lo sviluppo delle tecniche di microscopia confocale e videoimaging ...
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Sangue
Giuseppe Maria Gandolfo
Laura Conti
Franco Mandelli
Giovanna Meloni
(XXX, p. 664; App. II, ii, p. 782; III, ii, p. 657; IV, iii, p. 261; V, iv, p. 621)
Nell'Enciclopedia Italiana e nelle Appendici [...] di studio da alcuni anni in modelli animali. Con i recenti sviluppi nella tecnologia del trasferimento dei geni, è stato possibile ottenere terapia antibiotica e dei giorni di ricovero ospedaliero.
Terapia biologica
La terapia genica (v. App. V) è ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
farmaco biologico
loc. s.le m. Farmaco progettato sulla base delle caratteristiche delle strutture biologiche del corpo umano. ◆ La ricerca di farmaci «biologici», efficaci e meno tossici degli attuali, è uno dei filoni di studio su cui punta...