Disciplina originatasi dalla psicologia e insieme dalla neuroanatomia e neurofisiologia con lo scopo di individuare e descrivere i meccanismi che sono alla base del comportamento degli esseri viventi considerati [...] la biologia, fu l’approccio filogenetico conseguente alle teorie evoluzionistiche. Secondo J.B. de Lamarck lo studio del comportamento animale doveva essere concepito come un’investigazione sulle funzioni del sistema nervoso: l’evoluzione deisistemi ...
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strutturistica chimica Settore della chimica che studia la distribuzione spaziale degli atomi, ioni e gruppi di una molecola, le relazioni che questa disposizione ha con le proprietà molecolari chimico-fisiche, [...] maniera mirata con gli enzimi e di regolarne l’attività. La biologia strutturale è divenuta, fin dalla fine degli anni 1970, una delle struttura tridimensionale.
Nell’analisi strutturale deisistemi molecolari complessi in soluzione vengono adottati ...
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teleologia Concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole degli uomini, avvengono in funzione di un fine o scopo.
Sebbene il termine sia piuttosto recente [...] nell’analisi filosofico-scientifica contemporanea. Così E. Nagel ha proposto un’analisi non-teleologica deisistemibiologici in termini di autoregolazione e di meccanismi di retroazione. Prescindendo dalla tematica della riducibilità, hanno ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] estensione metaforica, quando non metafisica, ad ambiti estranei alla biologia. L’idea fondamentale che informa l’approccio evoluzionistico alla c queste pratiche è stato fornito dallo sviluppo deisistemi informativi, delle reti telematiche e di ...
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In matematica applicata, e in particolare nella teoria delle decisioni, problemi di o., le questioni attinenti alla ricerca dei criteri di scelta tra diverse opzioni o di determinazione del valore di particolari [...] studiati in altri settori disciplinari quali la fisica, la biologia, la neuropsicologia, le scienze naturali. Ciò ha prodotto è aumentata in modo rilevante, grazie al progresso deisistemi informatici e delle procedure di calcolo. Inoltre, sono ...
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In biologia e medicina, l’insieme delle modificazioni che una struttura vivente subisce sotto l’effetto di sollecitazioni di varia natura. In alcuni casi i processi avvengono in assenza di mutamenti sostanziali [...] più attuabile oltre i primi anni di vita. In questo periodo, alterazioni dei rapporti sensoriali con l’ambiente possono produrre profondi r. deisistemi coinvolti e dell’organizzazione delle varie aree di rappresentazione della periferia sensoriale a ...
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Termine introdotto nell’uso dopo il 1773 per designare, in biologia, l’indirizzo filosofico e metodologico che sostiene: a) la priorità e l’emergenza della struttura anatomico-funzionale dell’organismo [...] di ambiti normativi giustificherebbe la non applicabilità, in biologia, dei modelli fisico-meccanici. All’affermarsi di tale punto di vista hanno contribuito la notevole fortuna della teoria generale deisistemi, elaborata da L. von Bertalannfy a ...
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Antropologia
In antropologia culturale, la prospettiva più importante per lo studio delle società e delle culture umane prima che si diffondesse nel corso del Novecento il paradigma funzionalista e il [...] studiosi si confrontarono intorno alle tematiche dell’evoluzione deisistemi di parentela e delle forme di famiglia, volte a costruire un discorso unitario che comprendesse la biologia e l’antropologia. Se la proposta della ‘sociobiologia’ ...
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sinergetica Scienza deisistemi composti da molti sottosistemi in mutua interazione. Studia come la cooperazione di quei sottosistemi generi strutture spaziali, temporali o funzionali su scala macroscopica, [...] fisica, chimica, biologia, economia, sociologia, linguistica ecc.)
In particolare, ciò che caratterizza i sistemi chimici e fisici dinamici irreversibili e sfuggano all’usuale dinamica reversibile dei modelli di tipo newtoniano.
In natura sono note ...
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variante biologia Individuo che presenta, per un dato carattere, una differenza rispetto al tipo o alla media o alla norma; la comparsa di v. in popolazioni naturali è generalmente legata all’insorgenza [...] . In diacronia, assai spesso è proprio la rottura di questo limite che segna una svolta nella struttura sempre instabile deisistemi.
In filologia, si chiamano v. le diverse lezioni (parole o frasi scritte diversamente, o mancanti, o aggiunte, o ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
sistemico
sistèmico agg. [der. di sistema] (pl. m. -ci). – Del sistema, relativo al sistema, o più precisamente pertinente a un sistema, soprattutto nelle accezioni biologiche del termine. In partic., nel linguaggio medico, detto di affezioni...