Duca di Boemia (n. 907 circa - m. 929). Primogenito del duca Vratislao I, assunse il governo della Boemia nel 921, dapprima sotto la tutela della madre Drahomira. Propagatore zelante, mediante il ricorso [...] congiura ordita dal fratello Boleslao. Divenuta la sua figura leggendaria, V. fu venerato dalla nazione boema come martire della fede; quale primo santo boemo, diventò modello dell'eroe nazionale e protettore dello stato. Carlo IV fece fare in onore ...
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Venceslao, santo
Duca di Boemia (n. 907 ca.- m. 929). Figlio del duca Vratislao I, assunse formalmente il potere nel 921. Promosse la cristianizzazione della Boemia e riconobbe la sovranità del re di [...] Germania Enrico I (929). Questo gli alienò una parte della nobiltà; V. fu ucciso in una congiura ordita dal fratello Boleslao. Fu poi venerato come martire della fede ...
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AGNESE DI BOEMIA (O DI PRAGA), SANTA
Figlia di Premislao Ottocaro I, re di Boemia, e di Costanza d'Ungheria, nacque a Praga nel 1211. Educata nel monastero cistercense di Trebnitz, all'età di tre anni [...] fu promessa in sposa a Boleslao, figlio del duca di Slesia, che però morì in giovane età. Venne quindi promessa al figlio di Federico II, Enrico, ma questi nel 1225 sposò Margarethe Babenberg (v.), figlia ...
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Figlio (n. 956 circa - m. Tenkitten, presso Gniezno, 997) di Slavník, principe della Boemia or., fu educato a Magdeburgo nell'ordine benedettino, ricevendo dall'arcivescovo Adalberto, con la cresima, il [...] benedettini condotti con sé da Roma, fondò il convento di Břevnov presso Praga, cui va il merito di una larga diffusione in Boemia della civiltà cristiana e latina. Compiuto un viaggio missionario in Ungheria nel 994-95, nel 996 fu di nuovo a Roma ...
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LIECHTENSTEIN, Giorgio di
Daniela Rando
Nacque intorno alla metà del XIV secolo da una famiglia di origine ministeriale, poi denominata dal castello di Liechtenstein, presso Vienna, che, a partire dal [...] uno dei mediatori nella vicenda di Jan Hus: il 28 novembre il L. fu tra coloro che i cardinali inviarono al teologo boemo per indurlo a un'audizione e, di fronte alle reticenze di questo, fu lui a sottolineare le buone intenzioni dell'ambasceria.
Nel ...
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hussiti
(o ussiti) Seguaci del riformatore religioso boemo J. Hus, condannato nel 1415 al rogo dal Concilio di Costanza, dove era stato invitato da Sigismondo di Lussemburgo a difendere le sue tesi, [...] di ribellarsi ai sacerdoti e al papa. Gli h. si opposero (1419) alla successione di Sigismondo sul trono di Boemia; la rivolta si protrasse fino al 1436, mentre il movimento hussita si divideva tra utraquisti (moderati) e taboriti (radicali ...
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ALBERT BEHAIM
TThomas Frenz
Visse fra il 1190-1200 ca. e il 1260, tuttavia possediamo notizie attendibili solo sul periodo in cui svolse attività politica. Dal 1239 fu agitatore papale in Baviera contro [...] di Passavia (secondo l'opinione prevalente degli studiosi proveniva da Böhaiming nella Selva Bavarese, mentre il richiamo alla Boemia è oggi respinto), ed è verosimile che sia stato educato nel convento di Niederaltaich; ottenne (1212?) un canonicato ...
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anabattisti
Movimento ereticale nato in seno alla Riforma protestante, formato da vari gruppi sostenenti la necessità di battezzare i soli adulti. Gli a. si caratterizzavano per il rigorismo morale, [...] 1525. Combattuti dai cattolici così come da Lutero e da Zwingli, si dispersero nella Germania meridionale, in Austria, in Boemia e Moravia. Sotto la guida di Jan Matthys, nel 1536 tentarono di insediare a Münster la «nuova Sion». Ovunque combattuti ...
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Pietro Barbo (Venezia 1417 - Roma 1471). Divenuto cardinale prete del titolo di S. Marco (1440) per volontà dello zio materno Eugenio IV, godette di una posizione influente sotto Nicolò V e Callisto III, [...] XI di Francia, col quale era in contrasto per la prammatica sanzione di Bourges, né di Giorgio di Poděbrady re di Boemia, col quale venne a conflitto per la questione delle compattate di Praga. Combatté contro Napoli e Venezia, e (1470) riconobbe la ...
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Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, od. Pienza, 1405 - Ancona 1464). Di nobile ma decaduta famiglia senese, indirizzato a studî giuridici, fu scrittore e abbreviatore al Concilio di Basilea e si pose [...] XI l'abrogazione, rimasta formale, della prammatica sanzione di Bourges; fu in grave contrasto con Giorgio di Poděbrady re di Boemia per le compattate del Concilio di Basilea con gli utraquisti; scomunicò il duca Sigismondo del Tirolo per le violenze ...
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boemo
boèmo agg. e s. m. (f. -a). – Della Boemia, regione storica e geografica dell’Europa centrale, che forma oggi la parte centro-occidentale della Repubblica Ceca: il territorio b.; storia, letteratura b.; come sost., abitante, nativo,...
cristallo
s. m. [dal lat. crystallus e crystallum, gr. κρύσταλλος, propr. «acqua gelata, ghiaccio», der. di κρύος «freddo, gelo»]. – 1. a. Prodotto dell’industria vetraria ottenuto fondendo ad alta temperatura miscele di sabbia quarzosa, minio...