GUIZZARDO da Bologna
Simona Foà
Nacque presumibilmente a Bologna nella seconda metà del XIII secolo da Bondo, o Bondi, forse originario del Frignano, nel Modenese, ma trasferitosi a Bologna. Come G., [...] epistola in versi, la XIV del suo epistolario, per chiedergli la restituzione di un codice di Virgilio.
Nel 1319 G. non era a Bologna, come prova un documento di procura per il fratello; fu inoltre a Firenze tra il 1320 e il 1323, dal 1321 in qualità ...
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MARCO da Bologna (Marco Fantuzzi)
Rosamaria Dessi
Nacque a Bologna nel 1409. L'ascrizione alla nobile famiglia bolognese dei Fantuzzi non è suffragata dalle fonti. Il francescano Alessandro Ariosto, [...] Alle origini dei Monti di pietà… Studi in occasione delle celebrazioni nel V centenario della morte del b. Michele Carcano (1427-1484)…, Bologna 1984, p. 30; C. Piana, Due rilievi sulla biografia del beato M. da B., O. F. M. scritta dal Melloni, in ...
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JACOPO da Bologna
Giuliano Di Bacco
Compositore, attivo intorno alla metà del XIV secolo, insieme con Giovanni da Cascia e un maestro Piero, non meglio identificato, fu considerato dai contemporanei [...] cura di H. Zenk - H. Schultz - W. Gerstenberg, Regensburg 1933, pp. 17-39; P.P. Scattolin, I trattati teorici di Jacopo da Bologna e Paolo da Firenze, in Quadrivium, XV (1974), pp. 7-79.
Fonti e Bibl.: F. Petrarca, Canzoniere, a cura di M. Santagata ...
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BERNARDO da Bologna (al secolo Floriano Toselli)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 dic. 1699, da Bartolomeo e da Teodora Castelli. Dopo aver studiato nel collegio Panolini di Bologna, vestì [...] 1753 B. venne inviato nel convento di Malta, dove ricoprì la carica di custode; nel 1754, tornato nella provincia di Bologna, venne eletto vicario provinciale; poi per tre anni fu guardiano del locale convento, fino a quando, nel 1758, verme inviato ...
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LUDOVICO da Bologna
Paolo Evangelisti
Figlio di Antonio di Severo (m. entro il 1438), nacque a Ferrara, in data collocabile intorno al terzo decennio del Quattrocento.
L'appellativo "da Bologna" si [...] partenza per l'Oriente di tre frati osservanti che ricevono la benedizione di Eugenio IV e la richiesta a un Ludovico da Bologna rivolta dai fabbricieri di S. Petronio per un ciclo di predicazioni (cfr. Piana, 1954, p. 60; Bargellesi Severi, p. 6).
L ...
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GERARDO da Bologna
Silvana Vecchio
Nacque a Bologna in una anno imprecisato, che le più antiche biografie collocano tra il 1240 e il 1255.
Incerta è anche la data del suo ingresso nell'Ordine carmelitano, [...] , III, Louvain-Paris 1947, pp. 23, 105 s., 116; P. De Vooght, Un texte inédit sur le désir de voir Dieu: Gérard de Bologne, Summa XII, 1, ad 3, in Recherches de théologie ancienne et médiévale, XX (1953), pp. 137-143; Id., Les sources de la doctrine ...
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CASTELLANO da Bologna
Marco Palma
Non si conosce il cognome di questo illustre rappresentante del movimento francescano a Bologna nel Trecento, e ciò complica notevolmente il problema della sua identificazione [...] volta nelle fonti a noi note tra quelli dei testimoni di un testamento in favore del convento dei minori di Bologna il 16 giugno 1321. Nella gerarchia francescana della provincia ricoprì diverse dignità. Nel 1341-42 era vicario del convento della ...
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ARCANGELO da Bologna
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Bologna, presumibilmente nel primo decennio del sec. XVI. Divenuto agostiniano, ebbe modo di ascoltare nel suo convento di Bologna le prediche, [...] Paleario, in Giorn. stor. d. letter. ital., XIV (1889), p. 57; A. Battistella, Il S. Officio e la Riforma religiosa in Bologna, Bologna 1905, p. 10; P. Tacchi Venturi, Storia della Compagnia di Gesù in Italia, I, Roma-Milano 1910, p. 322; F. Tocchini ...
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DI BOLOGNA, Antonio
Felicita De Negri
Era figlio di Antonino e di Giulia Di Sangro, e nipote del celebre unianista Antonio Beccadelli, detto il Panormita.
Le vicende della famiglia Beccadelli sono note: [...] nozze con una "donna di sangue reale". Tale reticenza non è casuale. In una famiglia come quella Beccadelli-Di Bologna, numerosi esponenti della quale si attestarono ai vertici della gerarchia laica ed ecclesiastica, la sventura del D. rappresentò un ...
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Architetto (attivo nella seconda metà del 15º secolo). Fu operoso nel Veneto, dove diffuse la conoscenza del rinascimento albertiano e brunelleschiano in una visione alquanto personale e che ben si fonde con la tradizione tecnica locale (cupole in legno, ecc.). Opere principali: lavori nel monastero di S. Michele a Candiana (1467) e nel duomo di Vicenza (dove risulta attivo come capo ingegnere dal ...
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studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...