PALMIERI DI MICCICHE, Michele
Lina Scalisi
PALMIERI di Miccichè, Michele. – Nacque a Termini Imerese nel novembre 1779 dal barone Placido e da donna Rosalia Morillo.
Quartogenito di sette figli, visse [...] Si trattò di un allontanamento ‘prudente’, giacché i due partirono con regolare passaporto e ampie rassicurazioni sulla clemenza dei Borbone per il coinvolgimento nei moti del 1820 che li aveva visti fautori del ripristino della costituzione del 1812 ...
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DEL GIUDICE, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Gregorio d'Alife, in provincia di Terra di Lavoro (oggi San Gregorio Matese, provincia di Caserta), il 9 sett. 1819, da Giuseppe e da Giacinta Violante. [...] base della formula moderata "Italia e Vittorio Emanuele", il trapasso indolore - e scevro di conseguenze sul piano sociale - dal regime borbonico all'unificazione del Mezzogiorno coi resto d'Italia. Per la verità sembra che il D., con una sua azione ...
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BRAICO, Cesare
Mario Themelly
Nato a Brindisi il 24 ott. 1816 da Bartolomeo e da Carolina Carasco, dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, si laureò in medicina a Napoli nel 1845. [...] , non lontano da Avellino, in "un orribile carcere scavato nel terrapieno sotto il livello della strada e già abolito dagli stessi Borboni come inetto alla vita dell'uomo". Dopo l'epidemia di colera, nell'aprile '55, il B. con un gruppo di trenta ...
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AGAR, Jean-Antoine-Michel
Pasquale Villani
Nato a Mercuès presso Cahors (dipartimento del Lot), il 18 dic. 1771; dovette la sua fortuna, oltre che alle sue qualità di amministratore, all'amicizia del [...] : Riflessioni di un Napoletano al proposito d'una Memoria che ha per titolo: Osservazioni sopra uno scritto intitolato: Dei Borboni di Napoli, che circolava specialmente in Toscana, e che si tentò di sequestrare. Al principio di marzo dell'anno ...
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ARCOVITO, Luigi
Angela Valente
Nato a Reggio Calabria il 29 maggio 1766 da Santo, buon intagliatore in legno e tornitore, e da Margherita Dito, studiò nel collegio per piloti in S. Giuseppe a Chiaia [...] non pare avesse troppa simpatia per lui) e più ancora dal libro del Weil. Messo in disponibilità al ritorno dei Borboni, dopo il moto rivoluzionario e la concessione della costituzione fu richiamato in servizio il 9 luglio 1820 e nominato comandante ...
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D'ANGELO (De Angelis), Domenico
Angela Catello
Probabile figlio di Francesco, scultore-argentiere abbastanza noto, si formò certamente a Napoli, cominciando a lavorare nella bottega paterna; se ne hanno [...] , sulla base di una precisa indicazione documentaria, è stato possibile individuare l'oggetto tra gli ori e gli argenti donati dai Borboni al S. Sepolcro di Gerusalemme (Catello, 1982, p. 56).
Tra le rare opere del D. ancora esistenti è il busto di ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] muove lungo tre direttrici: la polemica con chi ritiene che l'autonomia siciliana possa essere conciliata con il mantenimento dei Borboni sul trono di Napoli; l'esigenza di una stretta intesa fra patrioti napoletani e siciliani; e la priorità della ...
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BORGO, Ignazio Solaro di Moretta, marchese del
Valerio Castronovo
Nato intorno al 1662 da Carlo Gerolamo, gran maestro di artiglieria e da Maria Roero di Cortanze, fu avviato in giovane età alla carriera [...] al pericolo di un eccessivo sviluppo di potenza di don Carlo e di uno scontro diretto, alla distanza, fra Savoia e Borboni nella penisola, senza un terzo elemento di equilibrio, il B. collaborava con l'Ormea e il di Breglio all'opera di graduale ...
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FALCONI, Corrado (detto Dino)
Alessandra Cimmino
Nacque a Livorno il 18 nov. 1902 da Armando e Tina Di Lorenzo, ambedue attori, fra i più celebri della scena italiana. Laureatosi in giurisprudenza a [...] di un teatro appena più serio fu, nel marzo 1927, Cento donne nude, in tre atti, con la compagnia del padre, Falconi-Borboni, coautore L. Ridenti, al teatro Olimpia. Nel maggio 1929 la compagnia Gandusio-Marchetti (in scena anche E. Viarisio e L ...
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PAVESI, Angelo
Marco Ciardi
PAVESI, Angelo. – Nacque a Casalmaiocco (provincia di Milano, circondario di Lodi), l’11 gennaio 1830.
Di famiglia agiata e impegnata politicamente (il padre, Giulio Pavesi, [...] né i nomi dei nostri, ognuno sta attendendo nuove de’ suoi cari. Sperasi che questo sia l’ultimo crollo dei Borboni» (Lettere a Stanislao Cannizzaro..., 1992, p. 194).
Pavesi ebbe un ruolo determinante nella diffusione del Sunto di un corso di ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...