Patriota (Reggio di Calabria 1756 circa - Napoli 1799); soldato dell'esercito borbonico, aderì ai moti repubblicani (1799), nei quali si distinse al comando della legione campana e poi della Guardia nazionale; [...] arrestato, fu condannato a morte dai Borboni. ...
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Uomo politico (Palermo 1803 - ivi 1877), fratello di Emerico. Fu decurione di Palermo (1836) e intendente a Messina (1848). Deputato al parlamento siciliano (1848) e ministro delle Finanze nel governo [...] rivoluzionario (1849), dopo il ritorno dei borboni esulò a Genova, dove nel 1860 costituì un comitato di aiuto per l'impresa dei Mille. Incaricato d'affari del governo provvisorio di Sicilia presso la corte di Torino, si dimise nel sett. 1860 in ...
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Generale (Parigi 1761 - ivi 1816). Nel 1790 emigrò raggiungendo a Torino il conte d'Artois; combatté nell'esercito formato dai nobili fuoriusciti, nella campagna del 1792. Rientrato in Francia sotto il [...] consolato, continuò a cospirare a favore dei Borboni; nominato pari di Francia (1814) da Luigi XVIII, lo seguì a Gand durante i Cento giorni. ...
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CARAFA, Lelio
Carla Russo
Figlio terzogenito di Marzio Domenico, duca di Maddaloni, e di Emilia Carafa dei duchi d'Andria. Allo scoppio della guerra di successione spagnola, i Maddaloni si erano schierati [...] napol. dal 1700 al 1709, a cura di G. De Blasiis, ibid., X (1885), p. 485; Lettere di Bernardo Tanucci a Carlo III di Borbone (1759-1776), a cura di R. Mincuzzi, Roma 1969, pp. 104, 280, 361, 685; G. De Sivo, Storia di Galazia Campana e di Maddaloni ...
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Antica famiglia francese (all'origine Périgord; T., probabile soprannome, si aggiunse nel sec. 13º). Il ramo primogenito, reso illustre dal cardinale Hélie (v.), si estinse (1425) con Archambaud VI, e [...] la contea di Périgord passò a Giovanni di Blois, poi ai Borboni; quindi, con l'avvento al trono di Enrico IV, fu riunita alla corona francese. Il cognome fu mantenuto da un ramo cadetto, cui appartenne Charles-Henry marchese di Chalais, e che coi ...
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Uomo politico e finanziere (Napoli 1817 - ivi 1884); ebbe contatti coi maggiori esponenti del moderatismo italiano e si adoperò per la fondazione di asili infantili a Napoli. Consigliere di stato e ministro [...] dei Lavori pubblici (1848), poi direttore generale delle bonifiche. Caduti i Borboni rimase in disparte, e fu del gruppo municipalista napoletano che al sacrificio dell'autonomia del Mezzogiorno avrebbe preferito una unione federale con gli altri ...
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Pubblicista francese (Monaco 1767 - Parigi 1832); funzionario al ministero della Polizia generale sotto l'Impero, fu destituito nel 1807 per essersi servito di documenti ufficiali nella sua Histoire de [...] la guerre de la Vendée et des Chouans (1806). Alla Restaurazione ottenne una pensione dai Borboni; autore di numerosissime pubblicazioni antibonapartiste, con la Histoire de la révolution du Piémont et des ses rapports avec les autres parties de l' ...
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Uomo politico francese (Barcelonnette 1775 - Maisons-Laffitte 1827), valoroso combattente nelle guerre della Rivoluzione (1792-97); fu anche avvocato; dopo Waterloo difese alla Camera i diritti di Napoleone [...] II. Deputato di sinistra (dal 1818), brillante oratore, fu per molti anni il capo autorevole dell'opposizione parlamentare ai Borboni restaurati. ...
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Principe francese (Parigi 1820 - Frohsdorf 1883); figlio postumo del duca di Berry (detto perciò "il figlio del miracolo"). Nel luglio 1830, in seguito agli avvenimenti rivoluzionarî di Parigi, l'avo Carlo [...] favore, ma egli dovette seguire la famiglia reale in esilio (in Inghilterra, poi in Boemia). Capo della casa reale dei Borboni di Francia alla morte di suo zio, il duca di Angoulême (1844), convinto assertore di una monarchia per diritto divino, egli ...
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Atteggiamento e dottrina politica che, contro i mutamenti succedutisi in Europa in conseguenza dell’azione napoleonica, rivendicavano la legittimità del potere dinastico spettante per grazia di Dio ai [...] sovrani spodestati. La dottrina fu formulata da Talleyrand al Congresso di Vienna per riaffermare la ‘legittimità’ del ritorno dei Borboni, e quindi degli altri sovrani, sui troni europei.
Il nome di legittimisti fu poi assunto da coloro che in ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...