Nome con cui fu salutato dai suoi partigiani Enrico conte di Chambord (1820-1883), pretendente al trono di Francia. Le sue pretese dinastiche diedero occasione a G. Carducci di rappresentare nella Sacra [...] di Enrico quinto (1874) quella ch'egli definì "la visione feroce e grottesca della impossibilità d'una restaurazione borbonica". ...
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FERGOLA, Salvatore
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Napoli tra il 1798 e il 1799 da Luigi (cfr. voce in questo Dizionario) e da Teresa Conti. Si dedicò prima allo studio delle lettere e dell'architettura, [...] F., in Salvator Rosa, I (1839), 12, pp. 90 s.; G. F. [Filioli], Sopra alcune opere di scultura, pittura... nel Real Museo Borbonico il di 30 maggio dell'anno 1839, in Annali civili del Regno delle Due Sicilie, XX (1839), 40, p. 150 (per Alessandro ...
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Figlio (Parigi 1773 - Claremont, Surrey, 1850) di Luigi Filippo Giuseppe duca d'Orléans (detto Égalité) e di Luisa di Borbone. Fu dapprima favorevole alla Rivoluzione francese, ma in seguito scelse di [...] d'Orléans, mise in atto un'abilissima politica, che da un lato tese al riavvicinamento con il ramo primogenito dei Borboni (realizzato in pieno dopo il colpo di stato napoleonico del 1799), e dall'altro a non compromettersi di fronte al sentimento ...
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Patriota (Montalbano Ionico 1772 - Pavia 1810); a Napoli si accostò al gruppo dei giacobini e alle idee filosofiche del Condillac (che ispirarono più tardi il suo saggio L'analisi della sensibilità, 1801), [...] e (1799) aderì alla repubblica, sostenendola con una pubblicistica vivacemente democratica. Esule in Francia con la restaurazione borbonica, presentò a L.-N. Carnot il suo Rapporto sulle segrete cagioni e su' principali avvenimenti della catastrofe ...
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Militare e uomo politico (Barletta 1777 circa - Napoli 1861). Ufficiale, seguì i Borboni in Sicilia (1799) e combatté in Spagna. Dopo la Restaurazione si accostò alla Carboneria e fu implicato nella rivoluzione [...] del 1820-21; ma in seguito, distintosi nella lotta contro il brigantaggio, fu posto a capo della gendarmeria borbonica, e nel 1831 divenne ministro della Polizia. Represse con grande rigore la rivolta del Cilento (1828) e i moti siciliani del 1837: ...
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Generale (Cava dei Tirreni 1784 - Napoli 1867); esule a Parigi, entrò nell'esercito francese e si batté nella campagna napoleonica del 1805. Chiamato da G. Bonaparte nell'esercito napoletano (1806), militò [...] ), e la resse come luogotenente fino al 1855. Presidente del Consiglio e ministro della Guerra nel 1859, tentò invano di salvare i Borboni con l'alleanza al Piemonte e uno statuto, e fu obbligato a dimettersi. Esule nel 1860, tornò a Napoli nel 1862. ...
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LEOPARDI, Pier Silvestro
Giuseppe Paladino
Patriota. Nacque ad Amatrice il 31 dicembre 1797, morì a Firenze il 14 luglio 1870. Medoro Mazza, che fu intendente di Aquila sotto il Murat (1813-14), lo [...] pubblicò una vivace requisitoria contro i metodi amministrativi in uso a Napoli e contro la polizia in special modo (I Borboni di Napoli, Losanna 1847). Tornò in patria nel'48 e dal Dragonetti fu nominato ministro plenipotenziario a Torino, mentre i ...
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ULLOA, Antonio de
Ruggero MOSCATI
Ufficiale di marina e scienziato spagnolo, nato a Siviglia il 12 gennaio 1716, morto nell'isola di León il 15 luglio 1795.
Guardiamarina nel 1732, fu due anni dopo [...] imbarcato sulla S. Teresa che scortò le truppe inviate dalla Spagna per la conquista borbonica del regno di Napoli; nel 1735 venne scelto insieme con Jorge Juan per accompagnare nel Perù gli astronomi francesi Godin, Bouguer e La Condamine. La ...
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TROYA, Ferdinando
Carmine Pinto
– Nacque a Portici il 3 gennaio 1786 da Michele Troja e da Anna Maria Marpacher.
Nel corso del suo esilio, il fratello maggiore Carlo (v. la voce in questo Dizionario) [...] De Cesare, La fine di un Regno, Città di Castello 1908-1909, ad ind.; R. Moscati, La fine del Regno di Napoli. Documenti borbonici del 1859-60, Firenze 1960, ad ind.; A. Saladino, L’estrema difesa del Regno delle Due Sicilie, Napoli 1960, ad ind.; P ...
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GIROSI, Giovanni
Giovanna Cassese
Figlio di Pietro e di Emanuela Nappa, nacque a Napoli il 28 giugno 1818. Si formò come pittore nell'ambito del Reale Istituto di belle arti di Napoli, ove riportò varie [...] si iscrisse nella locale Accademia di belle arti. Molto presto iniziò la sua attività espositiva, se già nel 1835 alla Biennale borbonica in qualità di alunno della Scuola elementare di disegno per gli artieri esponeva un disegno di un Fauno (n. 421 ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...