Giurista e uomo di stato (Castel Baronia, Ariano, 1817 - Roma 1888). Membro del parlamento di Napoli (1848), dopo la repressione borbonica si rifugiò a Torino, dove ebbe la prima cattedra di diritto internazionale. Deputato [...] come fonte del diritto delle genti (1851), ebbe immensa risonanza, provocando le proteste dell'Austria e dei Borbone e fornì la base dottrinaria giuridico-politica al Risorgimento. Svolse in monografie, lezioni, commenti legislativi, pareri, una ...
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Giurista ed economista (Lanciano 1763 - Gragnano 1842); avvocato insigne, primeggiò nel foro napoletano. Partecipò ai moti del 1799; ristabilitasi la dinastia borbonica, fu sospetto di carboneria e solo [...] nel 1831 fu autorizzato a esercitare la libera docenza. Fu insegnante efficacissimo, scrittore di varia e profonda cultura. Tra le sue opere: Saggio sulla giurisprudenza penale del Regno di Napoli (1814); ...
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Giurista e uomo politico (Palermo 1810 - ivi 1870). Prof. (dal 1841) di diritto penale all'univ. di Palermo, scrisse anche di economia professando idee liberiste. Arrestato dalla polizia borbonica alla [...] vigilia della rivoluzione del 1848, dopo la vittoria popolare fu deputato al parlamento siciliano. Esule, dopo il ritorno dei Borboni, dapprima a Genova (dove ricoprì la cattedra di diritto costituzionale) e quindi a Firenze, tornò nel 1860 a Palermo ...
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PISANELLI, Giuseppe
Emilio Albertario
Giurista, avvocato, oratore e uomo politico, nato nel settembre 1812 a Tricase (Lecce), morto il 5 aprile 1879 a Napoli. In questa città si laureò in giurisprudenza [...] 'esercizio dell'avvocatura. Deputato nel 1848 al parlamento napoletano, perseguitato per i suoi sentimenti liberali dalla reazione borbonica, riuscì a sfuggirla riparando a Civitavecchia, e successivamente a Genova, insieme con P. S. Mancini e altri ...
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Tajani, Diego
Magistrato e uomo politico (Cutro, Catanzaro, 1827 - Roma 1921). Laureatosi in giurisprudenza nel 1850, avvocato, assunse (1858) la difesa, davanti alla Gran corte criminale di Salerno, [...] dei superstiti della spedizione di Sapri. Perseguitato per questo dalla polizia borbonica, emigrò volontariamente in Piemonte e nel 1858 entrò nella magistratura subalpina. Dopo aver partecipato come volontario alla seconda guerra d’indipendenza, ...
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ROMANO, Liborio
Mario Menghini
Uomo politico, nato a Patù, in provincia di Lecce, nel 1798, morto ivi il 17 luglio 1867. Apparteneva a famiglia alla quale - come ebbe a scrivere nelle sue Memorie politiche [...] nativa Patù. Lasciò alcune Memorie politiche, con le quali si difese dalle accuse mossegli di aver tradito la causa dei Borboni dei quali era ministro. Furono pubblicate postume dal nipote Giovanni (Napoli 1894).
Bibl.: G. Lazzaro, L. R., Torino 1863 ...
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BELTRANI SCALIA, Martino
Stefano Rodotà
Nato a Palermo il 5 febbr. 1828 da Vito e da Adelaide Scalia, si laureò presso l'università palermitana in giurisprudenza. Partecipò al moto di Palermo del 12 [...] di artiglieria nell'esercito siciliano antiborbonico, prendendo parte ai combattimenti di Messina del 1848 e '49. Restaurata la monarchia borbonica, si rifugiò a Malta, e quindi fa esule a Marsiglia, Parigi, Londra e ancora a Parigi, dove si fermò ...
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Giurista (Catanzaro 1750 - Napoli 1826). Insigne avvocato e fervente patriota, fu esule (1799-1808) a Torino e Milano; in quest'ultima città occupò (dal 1801) la cattedra di diritto pubblico e fu nominato [...] Murat a riordinare l'ufficio della procura generale della Corte di cassazione di Napoli, ove rimase anche dopo la restaurazione borbonica. Famose alcune sue arringhe, tra cui la Difesa di una donna accusata di sortilegio (1770; e memoria relativa al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pompeo Neri
Marcello Verga
Giurista, funzionario al servizio della dinastia medicea e, dal 1737, della dinastia lorenese; poi, dal 1749 al 1758 presidente della Giunta incaricata di portare a termine [...] anche in considerazione dei suoi rapporti con la famiglia Corsini, che si era apertamente schierata a favore della soluzione borbonica nella successione medicea, e un membro della quale sedeva in quegli anni sul trono papale con il nome di Clemente ...
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Giurista (Napoli 1828 - ivi 1916). P. avversò il positivismo filosofico e metodologico applicato alle scienze giuridiche e l'empirismo semplicistico di antropologi, psicologi e sociologi criminalisti. [...] Con decreto di L. C. Farini, dittatore dell'Emilia, fu nominato prof. di diritto nell'univ. di Bologna. Caduti i Borboni, fu sostituto procuratore generale presso la gran corte criminale di Napoli, quindi segretario generale nel dicastero di Grazia e ...
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borbònico agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -ci). – Dei Borbone, dinastia reale di origine francese, che, dal sec. 12° in poi, regnò in parecchi stati europei: governo b.; come sost., fautore o seguace dei Borbone. Talora usato nel senso di retrogrado:...
borbonismo
s. m. [der. di borbonico]. – Atteggiamento nostalgico verso la dominazione e la tradizione borbonica: al palazzo Francalanza, che egli aveva fatto riaprire e riabilitava perché la chiusura non s’imputasse al b. della famiglia (De...