Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] è l’unica, e in determinate circostanze non è neppure la prevalente. Se pensassimo così, saremmo allo stesso livello della democrazia borghese, che non aveva dietro di sé un partito, ma le clientele»46.
Su questa linea troviamo anche i gruppi della ...
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BARBATO, Nicolò (Nicola)
Massimo Ganci
Nacque a Piana dei Greci (od. Piana degli Albanesi) da Giuseppe e da Antonina Mandalà il 5 ott. 1856. Piccolo centro agricolo dell'entroterra palermitano, circondato [...] positivistica e negli ideali del movimento operaío, oltre a costituire un vero e proprio atto di accusa contro la borghesia. In essa egli fece l'apologia del nuovo significato, che, per il socialismo, assumevano le istituzioni civili, significato ...
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COPPOLA, Giacomo
Luigi Agnello
Nato ad Altomonte (Cosenza) il 16 luglio 1797 dal barone Tarquinio, cospicuo proprietario terriero, e da Maria Ludovica de Beaumont di Castelvetere si laureò in giurisprudenza [...] di Serracapriola (decr. 22 marzo 1848). A Potenza, dove assunse la carica il 14 aprile, trovò fermento nella borghesia liberale e una irrequietezza assai più minacciosa nelle plebi delle campagne, che rivendicavano le terre demaniali usurpate. Senza ...
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CARDUCCI, Costabile
Aldo Cermele
Nacque a Capaccio (Salerno) il 15 giugno 1804 da Antonio e da Giuseppina Verduzio, in una famiglia di agiati possidenti. Dopo aver fatto i primi studi nel paese natale, [...] , C. C. e i moti del Cilento, Roma 1909; G. Paladino, Il 15 maggio 1848, Milano 1921, pp. 511 s.; L.Cassese, La borghesia salernitana nei moti del Quarantotto, in Arch. stor. per le prov. napol., n. s., XXXI (1947-49), pp. 395-425; T. Pedio, Il ...
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DELLA CHIESA, Giovanni Antonio, conte di Stroppo
Federica Paglieri
Figlio di Nicolino e di Lucia Corva (o Corto), fratello di Francesco Agostino, nacque a Saluzzo (secondo il Manno, il 16 febbr. 1594 [...] : la carriera del D. seguiva il modello quasi stereotipo che permetteva ai più valenti rappresentanti della nobiltà e della borghesia dell'epoca di raggiungere le alte cariche dello Stato. Nel 1632 fu eletto da Tommaso di Savoia presidente del suo ...
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LUCCA (XXI, p. 556)
Augusto Mancini
Il censimento del 21 aprile 1936 dà al comune 81.738 ab., e 82.300 ab. residenti, dei quali nella città e immediato suburbio 36.819, nella campagna 45.481.
Dal 1931 [...] anticipata cessione del ducato fu accolta dai Lucchesi con dolore e non senza sdegno verso il sovrano: solo una parte della borghesia colta, di cui erano esponenti i Giorgini, ne fu lieta, ma alla nobiltà e al popolino parve una soggezione, che cessò ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] le trasformazioni di quel periodo rendono precari, fragili, ma attivi. Nella Cina moderna la formazione della borghesia è ostacolata poiché le attività manifatturiere e commerciali sono da secoli sottopposte all'asfissiante controllo burocratico dell ...
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La massoneria
Anna Maria Isastia
La storia della rinascita della massoneria in Italia, dopo la lunga parentesi della Restaurazione, quando le logge (l’unità di base di un’organizzazione massonica) erano [...] , che contemporaneamente si trasforma da cenacolo di un’élite intellettuale in luogo di accoglienza di massa per la nuova borghesia. La loggia diventa, in questo contesto, la cinghia di trasmissione e di diffusione del progetto, degli ideali e della ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] da ultimo sotto la spinta di nuove realtà politiche protonazionali, di fronte alla «coalizione del papato rinnovato con la borghesia, la spiritualità, l’umanità e il regno a occidente e al meridione». Se prima della Riforma gregoriana non esisteva ...
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BELLEZIA, Giovanni Francesco
Valerio Castronovo
Nato nel 1602 in Torino, figlio del giureconsulto Gaspare, si addottorò in legge nel 1622. Lettore presso l'Ateneo di Torino, dal 29 sett. 1625 decurione [...] e di grave afflizione per la città, come quello della ricomparsa della peste. Già segnalatosi fra i rappresentanti della borghesia cittadina fautori di un consolidamento delle franchigie municipali, negò nel maggio 1631, nella sua qualità di avvocato ...
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borghesia
borgheṡìa s. f. [der. di borghese]. – 1. Il ceto intermedio tra la nobiltà terriera e il nascente proletariato, che già sul finire del medioevo esercitava nelle città arti e mestieri, professioni, attività commerciali e produttive,...
borghese
borghése s. m. e f. e agg. [rifacimento, su borgo, del lat. mediev. burgensis, sul modello del fr. bourgeois]. – 1. In origine, abitante di un borgo, di una città, soprattutto con riferimento alla Francia; quindi, in genere, cittadino...