ALFIERI, Benedetto
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Architetto, nato a Roma nel 1699, dal conte Alessandro Niccolò Alfieri Bianco, del ramo cadetto degli Alfieri di Asti, detto di Cortemiglia. Secondo il Paroletti ebbe a padrino [...] Chambéry. Nel campanile di S. Gaudenzio a Novara (1753) è evidente, invece, il richiamo, attraverso il Guarini, al Borromini.
Per Torino, l'A. aveva progettato anche una sistemazione della zona della piazza delle Erbe, disegnato la decorazione dell ...
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FELICI (De Felice), Agostino
Vincenzo Rizzo
Attivo a Napoli come scultore e maestro marmoraro, è documentato dal 1681 al 1715.
Apparteneva a una famiglia di marmorari di Carrara; con molta probabilità [...] altare dell'Immacolata nella chiesa dei Ss. Apostoli di Napoli, altare che è di fronte a quello celeberrimo del Borromini e ne riproduce, tel quel, l'intera impaginazione architettonico-decorativa. Il documento lascia intendere che la morte dei F ...
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GISLENI, Giovanni Battista
Mario Bevilacqua
Figlio di Paolo, nacque a Roma nel 1600. Il luogo e la data di nascita, riportati da Pascoli (1730-36: ed. critica, 1992, p. 998), primo e unico biografo [...] artistica del G., che colse spunti e ispirazione, più che dalle opere di Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, da Pietro Berrettini da Cortona e quei maestri più intimamente legati allo sviluppo di un linguaggio ancorato al classicismo ...
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BUONAMICI (Bonamici), Gianfrancesco
Werner Oechslin
Nacque a Rimini nel 1692. Poco sappiamo della sua formazione: studiò pittura a Bologna con Carlo Cignani, e più tardi a Roma.
Il 14apr. 1727firmava [...] interno, una sala rettangolare dagli angoli arrotondati, segue il tipo ad aula sviluppato a Roma soprattutto nell'ambito del Borromini, e molto diffuso nella Romagna e nelle Marche già dalla fine del Seicento. Tipici del linguaggio architettonico del ...
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GIANSIMONI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Domenico, nacque verosimilmente a Roma nel 1727 circa (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Ss. XII Apostoli, Stati delle anime, 1761-1800; Ibid., Arch. [...] degli Angeli, mentre l'idea della scala in curva sembra far riferimento al sacello dei Falconieri realizzato da Francesco Borromini in S. Giovanni dei Fiorentini. Come sottolineava Porro (p. 101), un ulteriore confronto può essere colto nell'opera di ...
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GASPARI, Antonio
Lorenzo Finocchi Ghersi
Poche sono le notizie certe sul G., figlio di Giovanni, nato probabilmente poco prima del 1660 in Veneto, forse non a Venezia. Dovette ricevere una prima formazione [...] andamento curvilineo, e la sequenza di tratti concavi e convessi ne palesa la diretta derivazione dalle ben note fronti romane ideate dal Borromini. Fra i progetti per la facciata di S. Vidal, sicuramente i più noti del G., si conta più di un'ipotesi ...
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GALLI, Aldo
Daniela Lancioni
Nacque a Como il 10 nov. 1906 da Attilio, impiegato municipale, e da Angela Castelletti.
Nel 1917 si iscrisse al ginnasio presso il collegio Gallio e contemporaneamente [...] invitato per la prima volta a una mostra collettiva: espose insieme con Badiali, Radice e Rho alla galleria Borromini di Como, fondata da Ciliberti. Nel 1946 partecipò alla collettiva promossa dalla galleria Ciliberti di Milano, dove espose Scultura ...
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GUERRA, Gaspare
Vitale Zanchettin
Nato a Modena intorno al 1560 (Noack) da Baldassarre e Lucia Versi, il G. fu il più giovane di tre fratelli documentati a Roma durante gli ultimi decenni del Cinquecento. [...] Hertziana, XXXI (1996), pp. 258-272; V. Zanchettin, Il tiburio di S. Andrea alle Fratte: propositi e condizionamenti nel testo borrominiano, in Annali d'architettura, 1997, n. 9, pp. 112-135; G. Settimo, Cenni sulla storia della cultura e dell'arte ...
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GAULLI, Alessandro
Tommaso Manfredi
Figlio del celebre pittore Giovanni Battista (Baciccia) e di Caterina Murani, nacque a Roma intorno al 1666 (Canestro Chiovenda, 1969 e 1972) secondo quanto si desume [...] dall'esercizio quotidiano della professione. In tal modo il G. ripeteva, sotto molti aspetti, l'esperienza di Bernardo Borromini, morto nel 1709, che dell'eredità del grande zio - come Alessandro nei confronti del padre - aveva saputo cogliere ...
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FORNOVO, Giovanni Battista
Bruno Adorni
Nacque a Parma il 2 dic. 1530 da Giovanni Antonio, intagliatore, allievo di M.A. Zucchi, e Caterina. Fu battezzato due giorni dopo avendo come padrino il canonico [...] la catena continua di concavità delle pareti fra i contrafforti con un effetto marcatamente prebarocco che anticipa F. Borromini. La concavità fra i contrafforti deve aver avuto un motivo inizialmente statico per aiutare la controspinta della grande ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....