Ḅrhaspāti (o Brahmaiaspāti) Divinità indiana, celebrata già nel Ṛgveda e la cui figura ebbe ulteriori sviluppi religiosi e filosofici. In origine è la personificazione della preghiera, chiamato «padre [...] creatrice e con il compito della tutela dei buoni. Più tardi, a cominciare dai testi sacri dell’antica letteratura vedica ( Brāhmaṇa), perde sempre più il carattere personale, per diventare il brahman, cioè il principio eterno di tutte le cose. ...
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. Nome di un gruppo di divinità indiane, così chiamate dalla madre Āditi, dea della luce celeste. Negli inni vedici, il loro numero varia da cinque a otto, e così pure variano i loro nomi: in un passo [...] del Ṛigveda (II, 27) sono enumerati Mitra, Aryaman, Bhaga, Varuṇa, Dakṣa, Aṃśa. Nei Brāhmaṇa il loro numero è diventato di dodici. Considerati come classe, sono divinità luminose celesti senza caratteri particolarmente distinti; primeggiano tra essi ...
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Scienza indiana: periodo vedico. Discipline ausiliarie dei Veda
Christopher Minkowski
Takao Hayashi
David Pingree
Discipline ausiliarie dei Veda
Testi per i rituali solenni (Śrautasūtra)
di Christopher [...] all'Iran achemenide.
L'utilizzazione dei giorni siderali nell'India del 400 a.C. ca. non desta sorpresa. Già nel Taittirīyabrāhmaṇa (Brāhmaṇa della scuola Taittirīya; I, 5, 2, 1) si notava che, dopo il sorgere di un nakṣatra (qui nel senso di 'stella ...
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Occorre anzitutto definire esattamente l'estensione del termine. Con esso si vuole indicare, nel presente articolo, non solo una forma di pensiero religioso-filosofico, ma anche un complesso di istituzioni [...] in una triade. L'idea di raccogliere le divinità in gruppi di tre è antica nell'India: si rintraccia già nel Ṛgveda; nei Brāhmaṇa è espressa dicendo che in realtà esistono solo tre dei, Agni sulla terra, Vāyu nell'aria e Sūrya nel cielo: il che è ...
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brahman
Termine sanscr. usato nella filosofia indiana solo al singolare per indicare l’unica realtà che pervade o trascende – a seconda delle scuole – il mondo fenomenico (in questo secondo caso considerato [...] (mantra) del Ṛgveda, concepiti come carichi di energia sacrale e capaci di rendere efficace il sacrificio. Nei testi tardo vedici (Brāhmaṇa e Āraṇyaka) il termine è usato per la prima volta per indicare la forza suprema al di sopra degli dei. La ...
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Denominazione del ramo asiatico di una delle lingue indo-arie, veicolo di molte forme della cultura aria dell’India, dal periodo vedico fino ai nostri giorni. Si distinguono: un s. vedico, ovvero la lingua [...] grammatici, primo per importanza Pāṇini (5°-4° sec. a.C. ca.); un s. ieratico, ovvero la lingua della letteratura esegetica (Brāḥmana, Āraṇyaka, Upaniṣad), che rappresenta una forma intermedia fra le altre due; un s. epico, vale a dire la lingua di ...
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PANINI (Pāṇini)
Ambrogio Ballini
Grammatico indiano, originario dell'India settentrionale, vissuto probabilmente nel sec. IV a. C., autore del più antico e famoso manuale di grammatica sanscrita che [...] perdute, e i cui autori egli ricorda), le norme regolatrici del sanscrito, quale esso ci appare particolarmente nella fase dei Brāhmaṇa, delle Upaniṣad e dei Sūtra (v. india: Letteratura). A P. fu attribuita falsamente la paternità di due poemi epici ...
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Termine moderno, derivato dal nome del fiume Indo, che all’inizio del 19° sec. i Britannici iniziarono a usare per designare il complesso di credenze e pratiche religiose della vasta popolazione dell’India [...] (ātman) e ne mettono in risalto l’identificazione con il brahman. In altre parole, il principio onnipresente del mondo e l a due categorie, una assolutistica, in cui la realtà ultima è il brahman, come si è già osservato, l’altra teistica, con un dio ...
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Il più grande filologo e storico dell'India moderna: nato a Malwan nel 1837 e morto a Poona il 24 agosto 1925. Preoccupato delle difficoltà che i suoi connazionali trovavano nello studio del sanscrito, [...] e sicuro apprendimento di essa. Una recensione acuta ed accurata in Native Opinion del 26 febbraio e 6 marzo 1864 dell'Aitareya Brāhmaṇa, edito con traduzione e note di M. Haug, palesò le qualità di critico e di scienziato del Bh. a tal segno che ...
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Scienza indiana: periodo classico. Divinazione e astrologia
David Pingree
Divinazione e astrologia
'Saṃhitā' ('divinazione')
Anche in India, come altrove, la divinazione ha origini antichissime. [...] (Discorso della rete di Brahmā) del Dīghanikāya (Mucchio dei discorsi lunghi), il Buddha punisce alcuni asceti (śramaṇa) e brahmani per aver fornito, in cambio di cibo, determinati servizi, tra cui l'interpretazione di presagi. I fenomeni menzionati ...
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brahmanico
brahmànico ‹bramà-› (o bramànico) agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai brahmani o al brahmanesimo: casta, religione b.; sacrificio brahmanico.
sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...